per sensualità. Questo è il seguente paragrafo sono contriariamente espressi nella 2.ª e 3.ª edizione: cioé: » Egli mi pare che meritino lode i Romani
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. Quindi a me pare che fossero riprensibili gli Egizi, i quali ne' momenti di duolo, la testa e il volto si coprivano di fango; i Romani che nelle
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screditarlo e raccontarne i peccati. Egli mi pare per altro che sia miglior consiglio non fare tanto schiamazzo, acciocché più alla nostra vanità offesa
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, volontà, mi pare che dal bisogno giornaliero che hanno i sudditi di queste forze si possa dedurre i loro doveri verso i magistrati che queste forze
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distrazione, noia, sbadiglio nell' animo di chi parla. Per questa ragione medesima l'alzarsi ove altri seggano e favellino, e passeggiare per la camera pare
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proviamo il sentimento penoso del disagio, e ci pare che la nostra immaginazione passeggi sulle spine; 2.° Perché l' esagerazione unita allo sforzo ci fa
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campo. 6.° » Sono alcuni che in andando levano il piede » tanto alto come cavallo che abbia lo spavento, » e pare che tirino le gambe fuori d'uno stato
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bastava a scusare questa mancanza di riguardi, fa d'uopo per altro convenire che fu eccedente la pena. 2.° Pregio, modestia. Egli pare che, per es
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massimamente » agli uomini; perciocché l' usare con sì » fatta maniera di persone non pare compagnia » ma servitù; e certo alcuni se ne trovano che
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questo mondo sono come una matassa » di filo; chi non sa trovarne il capo, la lasci » stare, perché s'impiglierà sempre più. A me pare » che quando s'ode
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del XV secolo, e che ne sia stato inventore Giacomino Gringonneur, pittore di Parigi, verso la fine del secolo XIV. Pare che non si possa dubitare
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quando in quando il suo sguardo sopra un astante, e pare che la sua fisonomia s'animi e s'abbellisca; ne volete conoscere il motivo? Questi le presentò
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, indubitatamente, od altre simili che il dimostrassero irremovibile nella sua opinione. Io diceva piuttosto, egli soggiunge: Io credo, io suppongo, a me pare che
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pare che il giudizio di Cesarotti dia in falso; giacché chi vanta i propri meriti, in vece di far parlare gli altri a suo favore, li fa tacere; in vece
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