Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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giudicate liberamente tra voi medesimi, se vi  pare  che io vi dica la verità: abbandonatemi se vi pare che io
se vi pare che io vi dica la verità: abbandonatemi se vi  pare  che io predichi errore; ma seguitemi e operate a seconda
per la quale ogni corpo, avendo un centro di gravità,  pare  che abbia un' unica forza, che lo determina in una
i primi, di loro sentenze, colgono così aggiustato che  pare  abbiano un cotal senso apposito, nel quale immediatamente
deliberazione a pigliarsi. Per questo nei vecchi, nei quali  pare  meno vigoroso il raziocinio analitico, da essi trascurato
lui viene associato intimamente il segno per guisa che egli  pare  formare una cosa sola con esso; ond' è nel segno che l'
è pure agevole a prendersi dai grandi ingegni, poichè  pare  che l' anima sensitiva faccia le stesse operazioni che fa
un altro di eccitamento, si ha più vivezza di sensazione.  Pare  adunque che la sensazione non si produca in ragione dell'
fisso queste sedici file da cui lo scacchiere risulta, mi  pare  un disegno totalmente diverso dal primo. Veniamo al passo
con tanta docilità alla nazione intera per forma che  pare  unanime, e senza contrasto verso quella trascinata; e molto
argomento altresì il vedere che la stessa usanza, che  pare  sì bella ai nazionali durante il breve tempo del suo
precise che presiedono ad una tale collisione, tuttavia  pare  che si ravvisino ben chiare queste due: I - Essendo il
innanzi sicuro. La media sentenza da noi accennata, che ci  pare  vera, discende quale naturale corollario dalle cose
della materia, furono già da noi esposte. Ora a noi  pare  che questa sola causa sia a pieno sufficiente a spiegare
si vanno le molecole conseguentemente ritondando. Il che mi  pare  così probabile da poter anzi vedere nella stessa forma
e quando il principio sensitivo si muove suscitato da essi,  pare  che il suo movimento sia estraneo al sentimento; il che
si potrebbe forse tentare anche quella dei due istinti? Se  pare  strano che nella natura si dia una lotta radicale, non vi è
la gioia? Quanto si aumenta il grado del suo godimento, non  pare  che altrettanto si accresca la perfezione del suo stato?
perspicacissimi della moderna dottrina medica, ai quali  pare  aver riconosciuto nei solidi la prima causa delle malattie,
via regia dei suoi progressi. Invece di eccesso di stimolo  pare  che si dovrebbe dire inopportunità di stimolo; giacchè le
sia l' unica cagione della accresciuta eccitabilità; anzi  pare  che una buona parte, per lo meno, di questa nuova
questa continuità, ma solo di una vicinanza, tuttavia a noi  pare  che la dimostri il ragionamento. Il terzo luogo è
che non possa ammettere modificazione di sorte. Anzi mi  pare  probabile che vi sieno due limiti della continuità delle
è più compatto e le particelle si combaciano in più punti,  pare  che la vita di continuità dovesse riuscire più fitta e
qualità di stimoli, che gli sarebbero applicati. Per altro  pare  evidente che il corso zoetico a queste condizioni non
e quindi esclude lo stupore? Checchessia di questi dubbi,  pare  però certo il fatto generale, che un forte stimolo
a cagion d' esempio, affini la vista coll' adoperarla.  Pare  che la facoltà sensoria dell' occhio s' accresca non solo
e resistenti all' azione di sì forti rimedi? A me  pare  che per ispiegare questo fatto si deva ricorrere alla
perchè la trova scossa dalla maggiore azione del sole.  Pare  dunque che si deva piuttosto dire che le fibrille percosse
azione dissolvente nuoccia al ventricolo. All' incontro  pare  indubitato che nel cadavere si trovi alcune volte il
accresciuta nelle arterie, diminuita nelle vene. E non  pare  tampoco improbabile che il sistema venoso e il sistema
Ma piuttosto, ritornando al fenomeno dell' infiammazione,  pare  che questo ritrarrebbe dalle cose dette qualche maggiore
e talora opposte ed antagonistiche operazioni; ed anzi a me  pare  che il volere appunto dall' effetto dei rimedi dedurre
definisce cotesta robustezza o debolezza patologica , che  pare  dover essere qualche cosa di diverso da quella che il volgo
E` troppo manifesto che ciò procede dall' abitudine, e  pare  che la cosa possa seguire a questo modo. L' abitudine dell'
convalescenti sono deboli; manifesta prova, per quello che  pare  a noi, che il principio vitale in istato di malattia è
e qualora si crede utile d' accrescere l' azione bellicosa,  pare  che s' ottenga coll' accrescere la forza del principio
utilmente a frenare le emorragie ostinate. Questo effetto  pare  doversi attribuire a due cagioni, cioè: 1 all' azione
un panariccio intumidiscono le glandole sotto l' ascella,  pare  che ciò avvenga, perchè l' infiammazione, rendendo
sangue, lasciando anche da parte la crasi del medesimo, che  pare  dover influire piuttosto nelle febbri continue che nelle
ed uno, fondamento dell' individualità animale. A noi  pare  che, meditando le relazioni di questi tre modi di
nella mano, nell' estremità della fibra nervosa, ed egli  pare  che la cosa accada così: abbiamo percepita la spina che ci
il fenomeno extrasoggettivo del movimento sensorio. A me  pare  probabile congettura la seguente: il movimento sensorio
il principio attivo senziente deve essere il medesimo.  Pare  dunque che al principio senziente, della cui attività sono
alle cose sostanziali e necessarie, di quello che ne  pare  nel primo aspetto, ed anche più talvolta che non credessero
il suo principio dell' acqua come origine delle cose,  pare  confermarsi dall' osservare che egli aggiungeva all' acqua
ancora l' idea netta) parlavano dell' animato . A me  pare  probabile che il crudo materialismo si debba attribuire a
. Aristosseno musico pose pure l' anima in una armonia; ma  pare  che la sua non fosse l' armonia degli elementi, ma degli
organismo; e tuttavia si dice che l' anima sia niente.  Pare  adunque volesse dire che l' anima non era niente, separata
determinati, o sieno specifici, o sieno generici. Ed a me  pare  che questa idea doveva essere appunto il Dio di Pitagora,
dell' una colla natura oggettiva dell' altra. Nondimeno  pare  che prima di Socrate e di Platone, i Pitagorici, che
specie ed esemplari degli elementi reali? Il che a noi  pare  che cessi d' essere congettura per divenire certezza,
riponesse l' archetipo, ossia l' ideale del mondo? VII)  Pare  anche indubitato che Empedocle, come tutti gli antichi
per le cose che questi dice nel « Timeo »; il che a me  pare  non altro che una delle solite calunnie, colle quali lo
censurare il suo maestro d' aver dato il moto all' anima. E  pare  che egli non abbia saputo distinguere l' estensione e il
2) Nasce ancora dai fenomeni della vista, pei quali  pare  che noi percepiamo col senso i corpi lontani; e dai
di più cose in una non involga assurdo, come  pare  che l' involga. Di tutto ciò il nostro ragionatore si tiene
ET EX TALI UNIVERSALI PER EXPERIMENTUM ACCEPTO » (qui  pare  all' opposto che l' universale quiescente sia ancora l'
tosto che, avendo più reali percepiti, ne fa il confronto,  pare  che solo nella collezione di più reali, fatta nella mente e
cotanto dal vero, che la narrazione dei suoi pensieri  pare  doversi piuttosto appellare una narrazione dei suoi errori?
l' immaginazione dovrebbe essere diretta e governata; onde  pare  che la riflessione non dissomigli le più volte da un
immobile, come infatti non potè inferirnela Aristotele.  Pare  che faticato il suo ingegno nel combattere gli altrui
una natura comune, questo non dice Aristotele; e non  pare  che abbia sentita la forza della difficoltà, a cagione che,
secondo la diversa relazione sotto cui la riguarda. Poichè  pare  che talora la consideri sotto la relazione d' universale e
rispetto alla suprema sostanza, cioè a quella dell' essere,  pare  che ammetta tre modi: 1 l' essere che esiste separato come
corpo corruttibile, negando che preesista al corpo, come  pare  facesse Platone o alcuno della sua scuola, sebbene conceda
e si avranno le due dottrine che dicevamo. Ora egli  pare  che Aristotele or pieghi all' una ed ora all' altra. La
s' appoggia sopra un falso supposto. E Aristotele stesso  pare  in qualche luogo ammetterla, in altri pari abbandonarla, e
inesistere in altro o ad altro congiunti. Ma quello che mi  pare  decisivo per riconoscere, che Aristotele ammette che la
dal rimanente e sta colla mente congiunto. Veramente egli  pare  che Aristotele non possa concepire la mente senza un
le fa l' arte (3). Comechessia di ciò che opera la natura,  pare  non potersi dubitare che la mente, ossia l' intellezione
elemento degli enti singolari (1); e quando se n' accorge,  pare  che si piaccia di chiamarla, in vece che specie, genere
o genere? - Che la ammetta, dopo quello che abbiamo detto,  pare  dimostrato, e noi non ne dubitiamo. Ma il difficile a
diversi sotto cui Aristotele considera la cosa stessa, mi  pare  che derivi quella duplicità di dottrina, che fu già
restringe il divino in senso proprio alla mente.  Pare  dunque che per mente intenda l' oggetto e per l' anima
che le menti umane sieno tante, quanti sono gli uomini, non  pare  a dubitarsi. Ma si può dubitare se quest' ultimo atto a cui
e anche questo a noi è solo momentaneo. Dal qual luogo  pare  che una delle due: o l' atto nostro della contemplazione è
l' interno circolo del pensiero; e per questo  pare  che attribuisca al cielo il volgersi in giro
dell' anima (2), e viene dal di fuori (3); onde non  pare  che Aristotele conservasse all' anima dopo la morte dell'
ma sì viceversa. Ora, che la mente sia una per Aristotele,  pare  indubitato; se poi la faccia una di numero o di specie, noi
non avranno comune il genere? Non si può evitare: ed egli  pare  che, secondo Aristotele, il convenire solamente nel genere
immediata, priva di coscienza, non ci soddisfa, non  pare  cognizione nostra, e non è cognizione scientifica (1).
che non può trapassare, e dice che sarebbe assurdo: e  pare  lo attribuisca all' esser quel primo incomprensibile alle
dai contrari » ». Ma che ci sieno dei principŒ materiali  pare  non doversi ammettere; poichè se il cielo e l' altre cose
assolutamente e che è anche fine sia l' intelligibile.  Pare  dunque che queste due cose le divida assolutamente tra
ammirazione della saviezza, di cui Dio l' ha fornita. Mi  pare  di entrare perfettamente nelle sue idee, e veggo la cosa di
A me stesso, per quella poca conoscenza che ho del mondo,  pare  avere trovati degli avversari totalmente opposti di
nel ministero posto nella sua Chiesa da Gesù Cristo; non le  pare  che riceverebbe non so quale perfezionamento dalla
se stesso sopra il proprio grado, assai più pericoloso a me  pare  che il religioso semplice insegni al pastore che non sia il
sentimenti, pregandola di pensare a darci spalla, se le  pare  che ciò sia da Dio. [...OMISSIS...] Questi vorrebbero
fra tutti dopo quelli del ministero ecclesiastico,  pare  che lo spirito della Congregazione debba essere inclinato a
promettesse anche una estensione maggiore di utilità, non  pare  che si debba sempre e incontanente riceverla, a preferenza
ci può far conchiudere il contrario. Da questo mi  pare  di poter conchiudere, che anche la facoltà dell'
che gli orecchi, ma l' animo. Ben altro è il sollievo, che  pare  all' uomo di cavare dalla turbolenta agitazione delle
meglio a noi convenga . Leggete quell' articolo, che mi  pare  pieno di spirito di Dio, e che vi darà consolazione, come
o dall' avversione a veruna cosa, a verun ufficio. Non vi  pare  essere atto a predicare o a confessare? Lasciatelo dire a'
si verrà effettuando quella ristorazione nella Chiesa che  pare  a desiderarsi e si può solo impetrare dal divino suo Capo.
del nostro divino Maestro. Questo lo sappiamo, o almeno ci  pare  di saperlo, perchè è vicino, e perchè le circostanze
fare nulla, e il cessare di fare così gli costa! Veramente  pare  che sia l' apice della nostra virtù il non fare male, l'
parole, trovo, che la massima non è universale, e non mi  pare  potersi applicare al caso, che me l' ha fatta profferire.
solo potrò avere disposte qui le cose, per quello che mi  pare  ora. Allora solo potrò essere preparato a ciò che verrei a
generosi con tanta bontà. O potremo noi esserlo? A me  pare  una parola molto vana parlare di generosità con Dio; ma noi
un giorno, è il ben nostro. La potenza di Gesù Cristo si  pare  appunto in farci credere a questo unico bene, che è
queste è poi difficile lo staccarli per ragione, la quale  pare  che non abbia, quasi direi, più diritto d' intervenire a
il Signore medesimo sembra sordo alle nostre querele, e  pare  che ci abbandoni, anche allorquando ci lascia cadere
di essi mi ha già scritto. Faccia il Signore, che  pare  voglia accrescere la nostra piccola società: egli sia
i buoni, e quelli che se l' intendono con Dio, chi farà?  Pare  a molti un prendere la cosa da lontano a voler per questa
quelle dolci parole: « Deus meus et omnia »! E gli  pare  d' essere troppo felice per quelle stesse infermità che
d' Egitto come di altrettanti trofei, allora ch' ella  pare  divenuta l' arbitra delle sorti umane, allora solo ella è
vedervi e di trattenermi con voi a lungo, mio carissimo; ma  pare  che il Signore non mi voglia dare questa consolazione per
come un sistema, o considerate per parti: ma molto più  pare  a noi esser desiderabile, per toglier via, s' egli è
d' una vita tenacissima al sistema a cui appartengono.  Pare  accertato dalle accurate ricerche de' moderni eruditi, che,
delle cose mondiali? Circa la quale questione, per quanto  pare  a noi, si suol prendere errore anche dai più dotti
rimangono e dalle indicazioni che ce ne dà Aristotele; ma  pare  tuttavia indubitato che le idee proprie dell' uomo per
riducimento cessano d' essere pure idee. A tal concetto  pare  che in alcuni luoghi s' elevi Platone, o almeno così fu
dette da Cicerone disciplinae partes (1). Ma a queste non  pare  che possano appartenere gli ipomnematici , troppo
Aristotele insegna che la virtù consiste nel mezzo, così  pare  che egli si compiaccia di fare altresì delle opinioni (2):
crediamo questa conciliazione impossibile, tuttavia egli  pare  che Aristotele affetti talora di mostrarsi discorde da
come noi crediamo che vadano intese: [...OMISSIS...] .  Pare  che gli rincresca d' introdurre quest' arte, perchè lo fa
di forma, di specie, di ragione e di atto [...OMISSIS...] .  Pare  però rispetto a quest' ultimo, che dubiti egli stesso di
il quale appunto perchè obiettivo è specie; al che non  pare  esser giunto Aristotele. Di poi, qui Aristotele non ha in
frequentemente insiste sulla separabilità della mente, e  pare  che ponga questa sola separabile; ma probabilmente intende
non ha bisogno d' organo corporale, onde dice che la mente  pare  un altro genere d' anima (1), ed è non lontano dal
«noetikes», in virtù della quale l' animale si fa uomo.  Pare  dunque evidente che qui Aristotele prenda la mente sotto l'
anche si separa dal corpo; [...OMISSIS...] , sebbene egli  pare  che in questo luogo oscuro si separi piuttosto dal corpo
facoltà d' applicazione e di deduzione. Non  pare  dunque, che Aristotele abbia colto la natura comune degli
e immune affatto di spazio com' è il mondo metafisico.  Pare  dunque per un gioco d' immaginazione, che se s' ammette «
(1), che anzi egli impugna risolutamente i Megarici (poichè  pare  indubitato, che a quelli alluda nel Sofista), che
come l' autore del tutto, e accennando all' amico di Dio,  pare  che alluda alle tradizioni conservate dai sacerdoti, le
osservi tutto l' andamento del discorso di Platone, che mi  pare  non bene distinto dai commentatori. Egli prima parla di tre
estensione di sorta, chè questo bene il vede (1), ma perchè  pare  che la mente stessa deva risiedere in qualche corpo e non
le forze da sollevarsi oltre il confine della natura, e che  pare  non sappiano oggimai più spingere i lor pensieri a concepir
L' assurdità del primo di questi due sistemi si  pare  da sè stessa. Il secondo solo poi è compatibile insieme col
con esse. Quindi è che si spiega quella potenza, che  pare  sì smisurata, delle idee nell' uomo. La idea della
una felicità assoluta e piena, chè senza questa non gli  pare  di poter reggere: e quindi, ove non n' abbia una reale,
sappia come gli sia ciò accaduto. Ma egli d' altra parte  pare  manifesto che il cessare di sentire non è sentire; anzi
Santo dice, che la vita eterna comincia col battesimo (2),  pare  che questo santo Dottore non fosse del tutto contrario che
e chiudi i suoi occhi« (1) »: la quale gloria di Cristo non  pare  dover poter essere se non la sua stessa divinità (2). Così
nelle anime nostre l' effige del Verbo; similitudine,  pare  a me, acconcissima a mostrare come il Verbo sia in noi non
spiritualmente agli uomini innanzi la sua venuta in carne,  pare  reso manifesto dalle cose dette fin qui (3), e
dagli uomini: e l' affermarla con sì grande sicurezza non  pare  modestia, nè pare un aver tolto a seguir ragione, sebbene
l' affermarla con sì grande sicurezza non pare modestia, nè  pare  un aver tolto a seguir ragione, sebbene si pretenda che
dispensato da sorreggerla e munirla d' alcuna prova? Ma  pare  che qui ci sia nè sana ragione, nè senso comune, nè pudore.
dottissimi uomini, sentenzia in un modo contrario a ciò che  pare  alla ragione mia, allora è cosa ben rara che, senza
di questa distinzione di azioni mediate e immediate.  Pare  che egli supponga che i soprannaturalisti cattolici
se Dio è quel primo atto onde tutte le cose sussistono,  pare  che egli si mescoli e confonda colle cose stesse: il che
cioè sostenendo, perchè non ricadano nel nulla. La quale mi  pare  una dimostrazione della divina esistenza così ferma e
Iddio, l' uomo a imagine e similitudine nostra« (1) ». Dove  pare  che per similitudine venga espressa l' intelligenza e per
Padre che suggella l' anime mettendovi l' effige divina. E  pare  che il peccato di quel Cherubino di cui dice Ezechiele per
Un tal bene perfettamente incognito, da lui sperato,  pare  che per sè stesso non sarebbe stato sufficiente da
la luce della legge morale. Nel qual passo di Giobbe egli  pare  non parlarsi già di uomini particolari, ma della stessa
il terzo punto però, cioè quello che riguarda il sapere,  pare  che offerisca all' umanità un viaggio al tutto
e il suo principio un mistero così inesplicabile che  pare  assai più proporzionato all' intelligenza di una deità che
si possa pensare possibile di cader nell' uomo. Il perchè  pare  a non dubitarsi che la perfettibilità personale dell' umana
che l' affetto con essa la grazia. Ma questo accrescimento  pare  che sia un cotal effetto naturale della sua contemplazione
cotal effetto naturale della sua contemplazione medesima;  pare  che il conoscere gli cresca unicamente per la virtù del
cosa ch' egli creda dover piacere a Dio; questa virtù non  pare  che produca di sè stessa aumento di grazia, per modo che
beatifica della divina essenza; conciossiachè nulla si  pare  che distingua le persone dall' essenza nella deità. Di che
quello abbracciato da Platone. Come il sistema de' Manichei  pare  che avesse più risguardo al male fisico e alle questioni
e alle questioni che da lui nascono, così quel di Platone  pare  che più togliesse di mira le questioni che nascono dal male
nella sua sostanziale e personale sussistenza (3). Egli  pare  dunque certo che nell' ordine della natura l' uomo, il
e non avendo che la sola vista dell' essere universale, non  pare  dover essere suscettiva dell' azione delle forze a lei
con le medesime i luoghi delle Divine Scritture, non mi  pare  scevra di un cotale sforzo, e quasi direi che li traesse
può egli dar nulla di più chiaro e di più preciso? Ed egli  pare  che questa morbosa qualità della carne tanto meno doveva
« Egli è questo il mistero dello Spirito Santo« ». A me  pare  di veder ben chiaro l' impronta di un magisterio divino in
il non darsi per vinto così facilmente; e quando gli  pare  di non potere andare più avanti da se medesimo, ancor non
Guai a quel Filosofo che vuol conoscer tutto: che gli  pare  di non conoscer niente, se non conosce tutto affatto nell'
è mutabile, condizione che ha comune col corpo reale. Ma vi  pare  egli, rispondetemi dopo considerata bene la cosa, che si
locuzione, è forse esatta? Noi troveremo che no. Quando ci  pare  di modificare un' idea e di trasformarla in un' altra,
età, all' occasione appunto di affermare i reali; ond' egli  pare  che l' affermazione de' reali preceda le loro idee. Questa
diretto, le possa trovar collo sguardo interiore e vedere?  Pare  di no; almeno a prima giunta; poichè, se realmente gli
esistenza indeterminata è cosa al tutto semplicissima e non  pare  ammettere separazione di sorte. Ottimamente: la difficoltà
certo metterli tutti egualmente in un fascio; ma non ci  pare  poter essere accusati con ragione di temerità, se aprendo i
due aspetti che sembrano contradittorj. Da una parte egli  pare  infinito: e chi di noi non ha udito le eloquenti
tutto ciò che ci dice il senso comune, e questa volta  pare  che egli ci dica due proposizioni contradittorie. Ma non
com' avea detto innanzi. Veramente se l' uomo non è Dio,  pare  difficile a intendere, come gli possa appartenere « « l'
ordine contingente l' idealità è separabile dalla realtà,  pare  che l' ordine contingente si componga di idealità e di
con quel brutto errore del panteismo (2)? Perocchè egli  pare  che la parola Ontoteismo, che viene da Ente e Dio, sarebbe
Ma udiamo come egli continua: [...OMISSIS...] . Che vi  pare  di questo linguaggio? Egli è certamente coerente a quello
che n' avete l' intuito immediato! La cosa infatti non mi  pare  che possa essere più chiara, o signori: l' ordine delle
o signori miei, vi parrà forse un po' strana, come  pare  a me; perocchè scrive francamente che [...OMISSIS...] . Se
proprietà dell' espressione in queste parole; perocchè egli  pare  una contradizione il pretendere che la mente umana
s' accorgono del molto allentare della tempesta. Ma egli  pare  che il conflitto che fa il vizio colla virtù non sia che
ella rialza il capo da una lunga oppressione; ed allora  pare  simile a quell' atmosfera che tutta lavata dai vapori viene
oggimai si trasfondono in uno colla natura dalla quale  pare  indivisibile; questa verità finalmente che penetrò l' uomo
a caso tronchi infruttiferi, e pruni selvaggi, mentre ora  pare  un giardino ridotto dalla mano industre dell' agricoltore
a principio della operazione, dopo il quale il calcolatore  pare  abbandonato ad un cieco meccanismo. Conviene che la mente
alla qual perfezione il Calcolo delle Funzioni analitiche  pare  che colla sua purezza e generalità già schiuda la via, o la
inamicabili; quello come Caos intellettuale, di cui  pare  tipo verissimo la « Divina Commedia », lavoro maraviglioso
di tutta la loro scuola, la quale tiene un linguaggio che  pare  chiarissimo, e che promette di render dotti con lieve
di tutti i diritti e di tutti i doveri » ». Di maniera che  pare  che egli sarebbe disposto di concedere alla religione la
a scegliere tra tante bellezze, ciascuna delle quali  pare  che meriterebbe la preferenza. Quivi, ognuno che voglia
più ad obiettare, nulla a desiderare. Per questa lezione mi  pare  che La possa trovare materia abbondante nel « Nuovo Saggio
quanto fa un altro atto, ma debba essere identica ». Egli  pare  che l' esser principio d' un atto sia altra cosa che l'
facoltà. Ma ciò che diciamo comune è un' astrazione; onde  pare  che anche le facoltà sieno astrazioni. - Convien provare
leggono con freddezza, e come qualunque altro libro umano;  pare  quasi che si leggano per giudicarle, e non per esserne
» (3); e dopo averla esso Savio lodata per l' opere, che  pare  ella faccia quasi in silenzio, così dice del suo parlare: «
prevenzione, vede con facilità il vero ovunque ei sia, e  pare  che nella bocca degli altri con maggior piacere il trovi
agli eccessi di questo amor divino corrispondere. A me  pare  d' avere troppo conosciuto il cuore di Lei nella breve ora
fuor del mondo visse sempre a Dio e per Dio? Quantunque mi  pare  che circa il quanto che dobbiamo sperare non c' è da fare
cognizioni teologiche precedentemente ricevute; il che mi  pare  utilissimo quando sia fatto a dovere. Di questa scienza un
descrivere certi sentimenti avuti si diffonde notabilmente,  pare  che mostri della ripugnanza ad esprimersi francamente ed
missionari per più Missioni, sembrami cosa impossibile. Mi  pare  che noi dobbiamo scegliere fra l' America inglese e le
carissimo figlio, dalla bassezza della tiepidità in cui  pare  siate caduto, e staccandovi da voi stesso e da ogni
tutte le vostre tentazioni, e tutti i pericoli che vi  pare  d' incontrare, e le debolezze, le cadute di cui vi rimorde
il cuore, ve l' accorderà e vi farete santo. Se non vi  pare  di aver approfittato del Noviziato, cominciate adesso; e se
il titolo: « Ragionevolezza dell' uso delle punizioni »mi  pare  che dovrebbe ricevere delle importanti modificazioni,
sempre in ogni atto, in ogni istante della propria vita. Mi  pare  poi di rilevare da quello che mi dite in appresso, che voi
dite nell' ultima parte della vostra lettera, nella quale  pare  che crediate di essere trattato con diffidenza dal vostro
quattro che mi proponete, ed è quella del metodo che vi  pare  di non sapere, non è sentita solamente da voi, ma anche da
intenzione, si move in voi un certo affetto, che vi  pare  avere qualche cosa d' amor proprio. Mi domandate dunque
da lui sentita, e dal sentimento di questa nuova forza gli  pare  d' essere ingrandito, si ingalluzza e trionfa. Per darvene
crear angeli, mentre egli può creare di questi quanti gli  pare  e crear tuttavia uomini. Sicchè il non crear questi null'
precedenti appartenenti all' antico patto; ed egli  pare  questa grande sciagura del popolo ebraico l' ultimo colpo,
che vivono da uomini come quelli che han costume di bestia,  pare  manifesto (3): massime raffrontando insieme tutti i diversi
fede (4) » ora «« obbedienza della fede« (5). » Ed egli  pare  che l' ordine della giustificazione e santificazione dell'
disponevano l' uomo al culto, ma erano atti di culto. Non  pare  improbabile tuttavia, che fino ab antico quelli che
l' Eminentissimo Bellarmino da due sì gran lumi procede,  pare  a noi, manifestamente dal non aver chiaro osservato o
dottrina: [...OMISSIS...] . Per la medesima ragione a me  pare  dover intendere del carattere quel T onde Ezechiele (3)
sentenza dalla Chiesa riprovata (4). D' altra parte, egli  pare  più conveniente, che così passar dovesse la cosa; perocchè
quella che noi abbiamo chiamata grazia triniforme ,  pare  assai probabile secondo noi, che la Trinità non potesse
pienezza degli effetti del Battesimo. Al quale sentimento  pare  anco alludere il Redentore, quando chiamò la venuta dello
celebre passo di S. Giovanni: [...OMISSIS...] . Quanto ne  pare  a me, questo passo risguarda il Battesimo. S. Giovanni
essersi formato un' idea giusta della nutrizione; ed egli  pare  che credesse rimanere la materia del pane informata dall'
per l' avveramento della sua profezia. In vero egli  pare  che in tali agapi, che Cristo risorto fece co' suoi
ineffabile e soprannaturale. Questa difficoltà ci  pare  aver noi già dissipato quando notammo l' errore di Durando
quel senso che in tali mutazioni naturali si avvera. Egli  pare  a noi, che assai più perfetta sia la conversione del
agli scolastici. 2. Molte autorità contrarie ad essa a me  pare  di avere riscontrate ne' Padri più antichi e nella stessa
Così avviene nel sistema nostro, nel qual solo si salva,  pare  a noi, una vera TRANSUSTANZIAZIONE del pane e del vino. E
del pane, e della presenza del corpo di Cristo; allora  pare  a noi, che l' uom grande entri in un sistema che non può
oggettiva [estrasoggettiva] : e questa appunto mi  pare  che possa corrispondere alla distinzione recata in mezzo
suo pensiero dicendo: [...OMISSIS...] . Or da queste parole  pare  potersi conchiudere, che l' estensione che attribuisce al
invece d' accusare, calunnia il suo confratello, che gli  pare  trascorso, quando pure di quà dal limite ancor si tiene.
che la ragione dimostra convenire all' uomo«. Vero è che  pare  a primo aspetto che quest' ultima proposizione non sia
1.35 La divina volontà per mezzo dei vostri Superiori  pare  destinarvi, all' apertura del nuovo anno scolastico,
non pretendete che operi secondo il vostro. Anche quando vi  pare  cosa più prudente il fare il contrario di quel che egli fa,
Ma appunto, perchè siete libero di stare e di uscire, mi  pare  che dobbiate fare a voi stesso una simile questione:
mi sarebbe facile il mandargliene molte e sincere, così mi  pare  oltremodo difficile il mandarle di queste, che siano
possa spiegare colla sola natura dell'intelletto. Essa mi  pare  come un arbore che vive bensì di vita sua propria, ma che
natura del bambino che non richiede più in là di esse. Egli  pare  adunque che le sensazioni, che eccitano da prima l'
ai genitori che se in conseguenza di questa dottrina  pare  loro di perdere qualche cosa del desiderato amore de' loro
il tenero infante, quasi più vicino all' origine sua, egli  pare  che vi si rivolga con trasporto, che la ricerchi con
dalla quale non risulta immediatamente patimento a nessuno,  pare  innocente al fanciullo »(1) ». La ragione di questo fatto
è cosa segreta e nascosta all' umana investigazione; ben  pare  difficile lo spiegarli colle sole leggi ordinarie, secondo
de' Pitagorici posto da essi come uno? (4). Ciò mi  pare  doversi intendere così: Platone ammise l' uno indefinito,
Pitagorici, e fosse cotanto da queste scuole reputata. Ci  pare  dunque indubitato doversi distinguere l' uno indefinito di
e le determinazioni si determinavano reciprocamente. Non mi  pare  improbabile che, quando i Pitagorici pigliavano l' impari
diminuisce, la ragione nella quale sono differenti; e però  pare  che si diminuisca l' antichità dell' uno, e rispettivamente
non ebbe in esse l' importanza che gli è dovuta. Quindi non  pare  del tutto aliena dal vero la critica che Aristotele fa a'
stesso, atto a dare argomento ad una scienza completa, come  pare  a Kant «( Psicol. , 1 7 5) » (1). Per soddisfare alle
delle scienze filosofiche » (1). La quale Enciclopedia  pare  che stèsse sotto gli occhi di Vincenzo Gioberti, quando
e nemmeno di basso e di volgare, di guisa che egli  pare  che Iddio gli abbia dato non solo il dono della luce e del
sintassi e perfino nuovo accento. Così quell' elemento, che  pare  barbaro in S. Giovanni agli orecchi de' minuti filologi, è
« Comm. S. 3. »; - così pure Hugo, «II, 263 f. »: e ciò  pare  aver l' appoggio nelle abitudini dei discepoli de' rabbini.
della nostra maniera di concepire. Per altro egli  pare  non difficile neppure il sollevarsi ad intendere che un
(2) e Teofilatto (3). Verbo, parola, verbum, «logos». -  Pare  che primieramente gli uomini abbiano nominata la parola
in ipsam »; la qual conversione di Adamo all' imagine non  pare  potersi intendere altramente che della soave inclinazione
favori (1). Finalmente col sistema degli Anonimi  pare  almen che si cozzi in un altro errore, quel della
acciocchè abbian prima una cotal preparazione rimota, come  pare  dal detto di Cristo agli Apostoli: [...OMISSIS...] ,
persuade, essere la virtù riposta nel proprio arbitrio: e  pare  che solo un raggio superno ci abbia insegnato a conoscere
Ma gioverà prima che accenniamo l' organismo che  pare  più convenevole d' attribuirgli, senza la cognizione del
del medesimo. Intanto anche le basi qui dettate sono tali,  pare  a noi, a cui non si può ripugnare, perchè dedotte dalla
terre è la più ferma, soggiunge: « « vantaggio che non  pare  fosse ben sentito dagli antichi monarchi, che non
contro ogni maggiorità: problema più interessante che non  pare  a prima giunta; ma che si vede esser tale dove si supponga
l' artificiose insidie dei nemici d' entrambi. Intanto a me  pare  che basta bene ai principi un assai piccolo fondo d' onestà
Ma gioverà prima che accenniamo l' organismo che  pare  più convenevole d' attribuirgli, senza la cognizione del
del medesimo. Intanto anche le basi qui dettate sono tali,  pare  a noi, a cui non si può ripugnare, perchè dedotte dalla
terre è la più ferma, soggiunge: « « vantaggio che non  pare  fosse ben sentito dagli antichi monarchi, che non
contro ogni maggiorità: problema più interessante che non  pare  a prima giunta; ma che si vede esser tale dove si supponga
l' artificiose insidie dei nemici d' entrambi. Intanto a me  pare  che basta bene ai principi un assai piccolo fondo d' onestà