Interno del Palazzo Ducale.
(Amelia entra nel palazzo)
Fiesco esce dal palazzo.
Sala del Consiglio nel Palazzo degli Abati.
Stanza del Doge nel Palazzo Ducale in Genova.
Doge, Paolo e seguito, poi Amelia dal palazzo.
(s’odono lamenti dall’interno del palazzo)
Alla sinistra il palazzo; di fronte il mare. Spunta l’aurora.
(varie persone escono dal palazzo, e traversando mestamente la piazza, s’allontanano)
(Simone s’allontana, Paolo si trae in disparte presso il palazzo dei Fieschi)
(Amelia, accompagnata dal padre fino alla soglia, entra nel palazzo; il Doge la contempla estatico mentre ella si allontana)
Nel fondo la chiesa di San Lorenzo. A destra il palazzo dei Fieschi con gran balcone: nel muro di fianco al balcone è un’immagine, davanti a cui arde
Qualche volta s'indica la posizione di Milano con quella del suo Osservatorio astronomico, che sta nel Palazzo di Brera. La latitudine di questo
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una serie non interrotta di 118 anni. Queste osservazioni furono sempre eseguite nel palazzo di Brera in contiguità alla specola astronomica e ad
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Al senno dell'onorevole Sella, al suo ardito pensiero è dovuto se si è fatta una sola cosa utile e grande nella città di Roma, il palazzo, cioè
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L'onorevole Sella, che come ministro comprese così bene, che un grande palazzo amministrativo, avrebbe fatto sorgere una nuova città, comprenderà
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A Bruxelles si sta costruendo un palazzo di giustizia, ove già hanno speso 50 milioni, e non è ancora finito: e, signori, Bruxelles è la capitale di
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e vigorosa nazione. Un palazzo di giustizia ove risieda l'autorità suprema giudiziaria del regno: caserme ed un campo d'armi che ispirino al popolo il
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demolisce il muro di prospetto al palazzo del Ministero della guerra? perchè un bravo ufficiale del genio ha creduto che l'area pubblica fosse a sua
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caserme, agli ospedali militari, alla piazza d'armi, e forse anche al palazzo di giustizia, quando però sia limitato in certi dati termini?
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per questo piano regolatore, un policlinico, un palazzo delle scienze, un palazzo di giustizia, caserme militari, ospedali militari, piazza d'armi
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;» dunque non vi saranno letti per ammalati. Che cosa è questo palazzo per la clinica che si fa nella città e non nell'ospedale?
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Palazzo della Accademia delle scienze. Qui sì che c'è l'indeterminato. Che cos'è il palazzo dell'Accademia delle scienze? Non ha niente in sè di
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Palazzo di giustizia. Qui la questione è molto grossa, sebbene si presenti sotto modeste forme. La relazione del Ministero dice che in questo palazzo
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comune? Dunque questo palazzo dell'Accademia delle scienze è assolutamente qualche cosa di indeterminabile.
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cosa si presume costerà quest'edificio. Palazzo per l'esposizione di belle arti, e qui almeno si sa che deve essere un palazzo dove si devono mettere
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queste aree? Si deve proprio votare alla cieca: non si dice nulla di tutto questo. Si deve cedere al comune il palazzo dei Filippini, l'ospedale di
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Si deve costruire un gran palazzo per i pesi e le misure. Dico gran palazzo, perchè so bene che cosa sono le perizie; sono perchè la Camera voti
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di costruire il palazzo federale a tutte sue spese ed a dare degli stabili, e poi siccome non volle più dare quegli stabili, il loro valore fu
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Zurigo fu fatto esclusivamente a spese del cantone di Zurigo, ed è mantenuto a sue spese: il palazzo del tribunale supremo esiste a Losanna, e fu
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Nel palazzo delle scienze ci dovranno essere i musei di scienza naturale, e pare proprio che si voglia qui imitare l'istituto di Francia, sebbene ci
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nazione. Su questo punto sono concorde con ciò che assevera l'onorevole Sella; quanto a questo palazzo dice nella relazione: «Il palazzo delle belle arti
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A Roma poi con questo palazzo dell'Esposizione permanente si crea il centro artistico della nazione. Io riconosco che Roma è un centro artistico
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Quanto al palazzo di giustizia, ho già espresso la mia opinione. Io non voterò mai la Cassazione unica; ma se passerà, che necessità c'è che questa
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questi lavori. Egli è certo che un palazzo di giustizia che concentri in Roma, in modo stabile e solenne la vita giuridica della nazione; caserme che
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Donna Marina di Malombra alla signora Giulia De Bella Dal Palazzo, 2 settembre 1864 Sospetto di aver indovinato il nome dell'autore di Un sogno. Mi
asciuga mai? Dimmi, perché, in settembre, viene al Palazzo mia cugina la contessa Fosca Salvador e Sua Eccellenza Nepomuceno, detto Nepo, figlio della
signore di quella sera. Andiamo al Palazzo, non è vero, signore?" "Sei qui per me, tu?" "È quello che vorrei sapere anch'io. Era di venire ieri mattina coi
. Parecchi eruditi e bibliofili lombardi conoscono la biblioteca del Palazzo; una vasta sala, presso che quadrata, illuminata da due ampie finestre nella
abbandonata nel 1831, per tornarvi ventott'anni dopo, nel 1859. Non si sgomentava della futura dimora; anzi si compiaceva dell'idea di questo palazzo
scalmanata, veniva a protestare che la canonica non era il Palazzo, che non avrebbero trovato questo, che non avrebbero trovato quello. Ardeva dalla voglia
, fors'anche l'oblio; la sepoltura del Palazzo dove il caso non poteva aiutare; la inimicizia del lo zio, quel ridicolo Nepo. Provava un piacere acre e
sala da pranzo. Chi aveva portato quegli ospiti al Palazzo era stato il solitario fiumicello ch'esce dal lago a ponente, fra i pioppi. Alcuni capitalisti
questione si agitò lungamente nelle regioni inferiori del palazzo. Madamigella Fanny aveva informato per la prima i suoi colleghi della "gran lezione
contessa d'esser buttate in rio, uscirono dal granaio del Palazzo per finire al Museo Britannico. Mentre le guaste fortune di casa Salvador si andavano
monosillabi o non rispondeva affatto. Pensava al colloquio avuto lì col povero conte nell'agosto precedente, la sera dopo il suo arrivo al Palazzo. Gli pareva
mescesse al gorgoglìo delle fontane. Giunto nel cortile si fermò un istante. Nessun lume, nessuna voce usciva dal Palazzo nero. Prese a dritta, rasente il
Il bigio palazzo si erge nel mare. Non è diroccato, ma non fu mai finito; non cade, non cadrà, poiché la forte brezza marina solidifica ed imbruna le
saper nulla , più, per dispetto, lacerava la riputazione delle vicine e tormentava il marito Giacomo, guattero di cucina al real palazzo. Ma non senza
Sebeto, che abitava in una campagna presso Napoli, in un palazzo tutto di marmo. Egli per amore aveva menato in moglie una donna chiamata Megera che lo