CARDELLO
che il padrone poteva udirlo, e sgridarlo se lo sorprendeva in quel giuoco. Un giorno, infatti, egli si era talmente entusiasmato nella recitazione
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di altri colori. Cardello questa volta spalancava bene gli occhi, mentre il padrone pesava i preparati, notando tutto in un quadernetto che si era
CARDELLO
, aveva fantasticato a lungo intorno al caso che lo avrebbe reso padrone di quelle parecchie dozzine di pupi e di tutti gli attrezzi del teatrino
CARDELLO
tratto pallido come un cadavere, agitando le braccia disperatamente, gridando: - Oh Dio! oh Dio! - e chiamando a nome il padrone. Si era precipitato giù da
CARDELLO
a dirittura! Questa volta il padrone gongolava. Osservava sorridendo i vasetti, voltandoli e rivoltandoli, passandoseli da una mano all'altra
CARDELLO
Cardello non dubitava affatto delle parole del suo padrone. Quando il Piemontese si metteva una cosa in testa! ... Non aveva detto: "Inizierò le
CARDELLO
tu - soggiunse rivolto a un operaio: - va' a chiamare il padrone. Intanto scaviamo più in là. - Quando l'impresario arrivava, era già in vista, a
CARDELLO
che avrebbe potuto essere la sua fortuna, se lui avesse saputo ... . - Ritenteremo ... - egli disse all'ultimo, per consolare il padrone ... . Chi sa
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chiamavano fuori Peppe-Nappa e Peppe- Nino e questo teneva di cattivo umore Cardello che avea consigliato più volte al padrone: - Andiamo via! Cerchiamo
CARDELLO
padrone a inchiodare le assicelle dello scenario e a piantare i travicelli delle quinte e della bocca d'opera, canticchiava e zufolava sottovoce per