aprire, chiesero premurosamente: "È alzato il padroncino Alfredo?" "Il padroncino", rispose il portiere, "è nella sala terrena, che prende il caffè e latte
erano scappatori e focosi, e più ci avevo piacere." "Mi levi una curiosità", rispose Cecco, guardando il padroncino con un'aria un po' canzonatoria
ragazzo per i nostri sigari ... Mi vuoi dare un fiammifero acceso?" "Volentieri." Cecco accese un fiammifero di legno e lo presentò al padroncino; il quale
un'altra musata battuta sul pavimento. Alla fine si rizzò: e toccandosi il naso che era tutto sbucciato, disse piangendo al padroncino: "Io ... con le
collo del suo padroncino. Chi più beato, chi più felice di Gigino? Ballando e saltando corse a rinchiudersi nella sua camerina, e lì tanto fece e tanto
promesso al padroncino Alfredo di tenergli compagnia in un gran viaggio intorno al mondo?" "Mi spiego: gliel'avevo promesso ... e non glielo avevo
foglie e i gambi. Quando si sentì pieno fino agli occhi, allora si alzò da tavola, e fatta una bella riverenza, disse al padroncino di casa: "Arrivedella