Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: padre

Numero di risultati: 816 in 17 pagine

  • Pagina 1 di 17
a nulla rimedia. Bisogna sapere ove hanno condotto mio  padre  e, come dice monna Aurelia, cercare di liberarlo ricorrendo
porcile; e le sue figlie si protendevano piangendo verso il  Padre  che non le riconosceva. - Padre! Padre caro, non ci
piangendo verso il Padre che non le riconosceva. - Padre!  Padre  caro, non ci ravvisate? siamo le vostre figliuole! Che
era un tal Settimio Crispani, già processato per bigamia,  padre  di quattordici figli di ignota dimora.
in cui l’abbiamo trovato. Onesto carpentiere, il  padre  avea sposata una di quelle tante donne uscita dal connubio
 Padre  mio! Padre mio! Non lasciarmi, t'oppongo le mie disperate
Padre mio!  Padre  mio! Non lasciarmi, t'oppongo le mie disperate braccia,
Basta : la nave stava per far vela, e un giorno quel  padre  si fece coraggio e andò al Palazzo Reale dove fece passare
Potrà asciugarsi le lacrime per un anno! - Figuriamoci il  padre  con che cuore s' imbarcasse e tornasse in patria ! Appena
figlie furono prese da una grande smania per sapere se il  padre  aveva portato loro quello che gli avevan chiesto ; ma la
notte non bastava a rasciu garlo. Di lì a qualche tempo il  padre  dovette partire di nuovo alla volta di Palermo per i suoi
vedendo che si preparava per il viaggio, gli disse : -  Padre  mio, per il bene che mi volete, dovete farmi un piacere :
dal Re dopo che mi ha trattato come mi ha trattato ? -  Padre  mio, fatelo se non volete trovarmi morta al vostro ritorno.
stessa a Palermo dal Re, e tanto disse e tanto fece, che il  padre  le procurò un cavallo e la provvide di danaro e di una
di tasca il fazzoletto che il Re le aveva mandato per il  padre  e gli dice : - Ecco, vedete, Maestà, come è grande! Questo
acconsentì ad accettarlo per isposo. Fece venire il  padre  e le sorelle a Palermo e Io sposalizio si fece con gran
cui Dio, in un sol uomo accolte le virtù riserbava di un  padre  e di uno sposo!..." Padre!... Padre!... il più augusto dei
pure indipendenza può esistere, ove padroneggiano preti. Il  padre  di Clelia, già prossimo alla cinquantina, era uomo di
lo zelo per farle rispettare dalla famiglia; ma fra un  padre  ed una figlia i doveri ed i diritti non vanno misurati alle
un garbuglio. Olimpia tirerebbe in giudizio Lorenzo, il  padre  contro il figlio..." "Ti ha... ti ha forse parlato lui di
a Lorenzo: "Dunque," soggiunse "dicevo poco fa a tuo  padre  che tu sei pentito e dolentissimo di ciò che è accaduto
moglie, sei disposto a promettere e a giurare..." "Che suo  padre  è un ladro...!" interruppe fieramente il babbo, come se si
con Olimpia. Sii buon marito, non un burattino; sii buon  padre  di famiglia, non un libertino..." Il tono predicatorio del
del Bomba, che sbuffonchiando rispose: "In quanto al buon  padre  di famiglia, il mio dovere l'ho fatto a suo tempo e non è
Lorenzo, a far veramente giudizio? Se sì, questo tuo  padre  qui, che in fondo ti vuol bene, userà tutta la sua autorità
se ne parli più. Solo mi permetto di proporre al mio signor  padre  una piccola condizione..." Lorenzo non aveva in vita sua
cose cattive. "Da quando si è vista una scena simile? tra  padre  e figliuolo? vergogna! E c'è di mezzo una brava e buona
avevano dell'odio negli occhi e nel cuore... "Tu metti tuo  padre  alla porta..." riprese a dire finalmente con voce sconnessa
poterono tirare innanzi, vivendo quasi a pane e acqua. Il  padre  sospirava pensando all'avvenire; ma la ragazza, gioviale
al telaio e con la rocca al fianco e lo stomaco pieno. Il  padre  la rabbrontolava: - Con che cuore tu canti? Ci rimane da
furono cotte, il fuoco si spense da sé. Metà ne mangiarono  padre  e figlia, metà ne spartirono tra le vicine più povere di
da poter bastare fino per otto persone. Parte ne mangiavano  padre  e figlia, parte ne dividevano tra le vicine più povere di
ricevevano la carità, cominciarono a ciarlare: - Come mai  padre  e figlia, con quella miseria, senza guadagno alcuno, se la
vederla lavorare. - In cucina dobbiamo starci soltanto mio  padre  e io. - Io sono il Reuccio! - Reuccio o non Reuccio, ho la
di Sua Maestà; in cucina dobbiamo starci soltanto mio  padre  e io. Il Reuccio, indispettito, afferrò la padellina ch'era
volta lentissimamente: - Non dire così! La sera tornato il  padre  dal lavoro, ella gli raccontò tutto: - Ho paura di restar
paura di restar sola; fatemi compagnia. Per quel giorno il  padre  non andò a lavorare; e poiché la ragazza, dalla paura di
attorno un odore che avrebbe risuscitato un morto.  Padre  e figlia, a una voce, esclamarono: - Benedetta la padellina
avevano l'aria di pretesti per non accettare. E anche mio  padre  diradò le sue gite a Settefonti, che servivano, soleva
volta che io ho domandato a mio padre: - Ma perchè? - mio  padre  si è fatto un po' scuro in viso e mi ha risposto con
di male mio padre, mia madre, la zia, io? ... E perchè mio  padre  non è più chiamato, come una volta: il Benefattore? -
sono un vigliacco ... me lo lasci dire; un vigliacco! Mio  padre  è peggio di me, perchè la vigliaccheria gli sembra
far questo. - Ma io soffrirei se dovessi nascondere a mio  padre  e alla mamma ... - Attendi un altro po'! Mio padre ...
a mio padre e alla mamma ... - Attendi un altro po'! Mio  padre  ... Ebbene, mi ribellerò; non sono più sotto tutela! Miss
... - Tu hai parlato con quell'uomo! - esclamò il  padre  di Fidelia, balzando dal pieritto. - Tu dici d'aver parlato
il Rolland, balzando in piedi, e intromettendosi fra il  padre  e la figlia: - Gran Proposto! - disse con voce autorevole;
Nella libera cerchia del santuario domestico, fra un  padre  ed una figlia, ve lo ripeto, non può esservi altro codice
ispirano istintivamente maggiore fiducia. Piace d’aver il  padre  bello, la madre ed i figli, d’aver un capo le cui fattezze
a termine un' impresa memorabile. Non soltanto, insieme col  padre  e uno zio, raggiunse ventunenne la corte di Cublai Can, il
cattivo. Quello buono era il Reuccio, e alla morte del  padre  doveva essere Re. La cosa non garbava al cattivo, e pensò
- Maestà, che disgrazia! Fu sbranato dalle fiere! Il povero  padre  ne fece un gran pianto. Dal dolore si ammalò, e dopo pochi
il tradimento del fratello. - Lasciatemi andare; mio  padre  dev'essere in pena a quest'ora. - C'è monti, valli e
- C'è monti, valli e foreste; non trovereste la via. Mio  padre  v'incontrerebbe e ne farebbe due bocconi. Bisogna avere il
per dormire. Non fiatate fino a questa sera; se no, mio  padre  fa due bocconi di voi! L'Orco, appena entrato, cominciò a
domani. - Fatemi vedere tutta la casa, intanto che vostro  padre  non c'è. - Giuratemi prima che voi mi sposerete, se andremo
nella vostra grotta, e non fiatate fino a sera; se no, mio  padre  fa due bocconi di voi. Il Reuccio ebbe appena il tempo di
pel bosco, sentivano da lontano: - Uhii! Uhii! - É mio  padre  che non trova la via. L'ho tradito per amor vostro, povero
la sua parola e sposò la figlia dell'Orco. Lì seppe che suo  padre  era morto, che il fratello traditore era già Re. Ma che
di ammazzar te. - E se non riesco? - Con l'anello di mio  padre  si riesce a tutto! Dovresti vendicarti. Se tu fossi Re, io
suo vero nome era fra Giuseppe, ma il  padre  guardiano lo aveva ribattezzato fra Formica, visto che da
di quello del caratello riserbato per la visita del  padre  provinciale, era forse il finimondo? Non sfacchinava lui da
I frati però capirono presto che, con quella buona pasta di  padre  Isaia, il vero guardiano era proprio fra Formica che
andava raccogliendo! E quando videro, all'ultimo, che il  padre  guardiano aveva dispensato fra Formica anche dall'obbligo
col guardiano, fece a tutti e due una gran lavata di capo.  Padre  Isaia aveva ascoltato il predicozzo a testa china,
di giorno, a vista di tutti, dirò a vostra paternità che  padre  Bernardo confessa troppo a lungo la penitente che sa lui; e
di andar difilato in Licodia, per gastigo; e al  padre  guardiano disse: - Lisciatevi pure la barba, ma tenete piú
pure la barba, ma tenete piú aperti gli occhi! - Cosí  padre  Bernardo, padre Giovanni, padre Antonino e gli altri la
ma tenete piú aperti gli occhi! - Cosí padre Bernardo,  padre  Giovanni, padre Antonino e gli altri la vinsero su fra
aperti gli occhi! - Cosí padre Bernardo, padre Giovanni,  padre  Antonino e gli altri la vinsero su fra Formica e sul
E accadde che lo stesso giorno, alla stess'ora in cui  padre  Bernardo andava via da Mineo, e doveva cercar di trovare a
fra Formica! Ben tornato fra Formica! Viva fra Formica! -  Padre  Bernardo, giallo in viso, ma sforzandosi di sorridere, gli
ben di Dio e a spadroneggiare nel convento meglio di prima.  Padre  Isaia, a ogni cattiva notizia recata dai giornali, andava a
portava tutto dalla sua massaia, d'accordo col povero buon  padre  Isaia. Il quale aveva perduto la testa dal piangere notte e
degli altri frati, peccatori come lui. E mentre il povero  padre  Isaia dimagriva, dimagriva e quasi non si reggeva piú in
san Francesco benedetto? Che non fosse giusto, il buon  padre  Isaia lo capí troppo tardi; e lo disse con le lagrime agli
Vi siete accaparrato l'inferno! - gli disse ingenuamente  padre  Isaia, che portava via dal convento soltanto la tonaca e il
né testimoni, né carte, né nulla. E incontrando per via  padre  Bernardo, tornato da Ramacca e canonico - ora veniva
la selva piantata di tabacco, la cantina, il riposto ... e  padre  Isaia, dalla barba lunga due palmi, che gli ripeteva: - Ah,
non aveva fiato per rispondere: - Et cum spiritu tuo! - a  padre  Bernardo officiante. Poi la chiesa si vuotò di fedeli;
Bernardo officiante. Poi la chiesa si vuotò di fedeli;  padre  Bernardo, rimasto canonico, svestiti i paramenti, era
messo, con queste stesse mani la tonaca allo scheletro di  padre  Mattia? ... O dunque? - Un'onda di luce penetrava nella
le mascelle sfondate e la dentiera bianca: fra Girolamo,  padre  Mattia, padre Francesco, fra Mansueto a cui era cascato giú
sfondate e la dentiera bianca: fra Girolamo, padre Mattia,  padre  Francesco, fra Mansueto a cui era cascato giú il cranio e
che penetrò, improvvisamente nella stanza, lo scheletro di  padre  Mattia, ritto nella nicchia di faccia, si mosse, quasi
tempi lontan lontani da questi, anch'io avèa un padre, un  padre  al quale non si sarebbe potuto rimproverare se non la
una notte, in cui, a me nel bagordo, fu susurrato di un  padre  e di una agonìa ... Balzài ... Come in un sogno, corsi alla
- Angelicamente subentrò Forestina: - La maledizione di un  padre  non arrivò mai al Signore. A Lui non arriva che ciò che
non arriva che ciò che parte dal cuore, e il cuore di un  padre  non può maledire. - Ma io - fe' disperato il Nebbioso - io
è un po' difficile a trovarsi. Un giorno questo povero  padre  pensò d'andarsene in una pianura e chiamare la Sorte: -
scelta tocca a me. Sceglierò il meglio! Il giorno dopo,  padre  e figliuola si avviarono per quella pianura: - Sorte, o
lo strascico del manto reale! Il giorno dopo andò col  padre  l'altra figlia. Comparve la vecchia colla conocchia e col
venire al mondo prima. Lei zitta. Il giorno dopo andò col  padre  la figliuola minore. Comparve la vecchia colla conocchia e
un altr'anno. La minore restava sempre in casa, e il  padre  non faceva altro che brontolare giorno e notte: - Le stava
certa, babbo mio, che mi farà scacciar di casa! Quel povero  padre  che potea farci? E partì. Per via gli nacque il pensiero
dollari! ... - Possibile? - Te lo dico io. - Ed ora? - Tuo  padre  era un asino, grosso come la rupe del leone delle Bermude -
candidamente il taverniere, con un lungo sospiro. - Eh, tuo  padre  non era nato per essere un buon taverniere! - Un buon
bottiglia più di cinque soldi, ed è pagata bene. Se tuo  padre  è stato truffato non vogliamo esserlo noi. - La regola,
ranocchi in amore. Il soldato scoppiò in una risata. - Mio  padre  sempre allegro. - Sempre - rispose il bretone. -
Si direbbe che ci aspettava per provarci che il suo defunto  padre  non era un asino. Stura! - soggiunse Testa di Pietra. - E
Taverna, Portaci una bottiglia di gin, di quello che tuo  padre  ha comprato cent'anni fa. Riaccese la pipa che gli si era
stranamente neri, questi versi cantò sotto l'ombrello: - O  padre  eterno, se hai tempo da perdere e se non dormi nei placidi
un altr'uomo canta: e la canzone parla di Ciccotti, il  padre  del popolo, e tutti si mettono a cantare, un coro,
il giornale e aggiunge, come ritornello: ànn'acciso' u  padre  nostro Ciccotti. In un angolo di Porta Capuana, una donna
il padre, non quello che dette loro la natura, ma il  padre  della loro miseria, della loro abbiezione, del loro dolore!
all'onore della vostra pietà e della vostra tenerezza.  Padre  del popolo, era il Signor Nostro Gesù: e padre fu ognuno
tenerezza. Padre del popolo, era il Signor Nostro Gesù: e  padre  fu ognuno che disprezzò i ricchi e i malvagi e che curò le
e che curò le piaghe fisiche morali degli infelici: e  padre  sarà chiamato, nella vita nostra, chi si curerà solo di
che l'ebbero distrutta, dal loro destino. Questo nome di  padre  il popolo di Vicaria, lo ha dato ad Ettore Ciccotti, perchè
oscura e impetuosa di un altruista. Sia, sia, sempre il  padre  del popolo di Vicaria, Ettore Ciccotti! Non dimentichi
danaro sufficiente, figlio mio! - Vendete uno dei buoi. Il  Padre  restò pensoso, poi si decise. Alla fiera seguente vendette
del Padre, che stentava a riconoscerlo. - Siamo ricchi,  Padre  mio, e bisogna goderci il nostro danaro! E gli presentò la
in cavallo, poi in uomo ancora, per ritornarsene dal Padre.  Padre  e figlio godettero i trecento scudi e vissero lieti per
- Il negromante è nel castello ed ha promesso a vostro  Padre  di guarirlo a patto gli sia dato il vostro anello; voi
Corte sbigottita del prodigio. La Principessa presentò al  Padre  il suo liberatore e quel giorno stesso furono celebrate le
scomparirete nel nulla... Biancabella fu costretta dal  Padre  a rendere il suo anello di nozze; ma congedandosi piangeva,
tuo padre! ... Anche ora, dopo quel che è accaduto, tuo  padre  accende una candela a Cristo e una a Maometto, come il
è uscito molto sangue, tutto il sangue vigliacco ... Se mio  padre  si opponesse ... - Io non entrerei mai in una famiglia dove
subito, il Tribunale si ritira. Mi avvicino rivolgendomi al  padre  e lui si scosta con un fare da uomo di mondo. Il contadino,
nella schiena rattrappita. Vergogna, ma si vergogna di suo  padre  e dei suoi vestiti. Capisco tutto senza simpatia. Non mi
specie di convulsione dentro. Tu tu, continua a gridare al  padre  che viene dietro a testa bassa. Lo scuoto e gli parlo, dico
in chiesa; è troppo distratta dalle sue cure mondane. Mio  padre  odia i preti ... - Che gli hanno fatto di male? - Nulla ...
Gaudenzio, che non seppe dire altro che queste parole: -  Padre  guardiano è cresciuto un frate. Brodo lungo e seguitate! -
di campar bene senza tanta fatica. Per suo gastigo il  Padre  guardiano prima di accettarlo fra i suoi frati zoccolanti,
bravura non ce ne importa, fratello; - gli aveva detto il  padre  guardiano, - noi mangiamo frugalmente. Va' in cucina, dove
non ci rimasero altro che gli ossi. - Sei contento di me,  Padre  guardiano? - aveva domandato fra' Gaudenzio. - Anche
coperto la faccia dalla vergogna e avrebbe pianto. Il  Padre  guardiano e i frati furono punti dal meritato rimprovero, e
mise in pentola un pezzo di carne invece dei ceci, e il  Padre  guardiano, con la mente rivolta al morto, non se ne accòrse
tempo, e fra' Gaudenzio era contentissimo, perché il  Padre  guardiano non gli diceva nulla e lo lasciava spadroneggiare
Un giorno, però, mentre eran tutti a refettorio, il  Padre  guardiano fece chiamare il cuoco. - Fratello, - gli disse,
meno che lui, quando una mattina, che è, che non è, il  Padre  guardiano adunò tutti i frati, anche quelli addetti alla
dire: "Il colpevole sono io!". E poiché nessuno parlava, il  Padre  guardiano aggiunse: - Se il colpevole non ha coraggio di
il naso. Un novizio andò in cucina a dirgli che il  Padre  guardiano lo aspettava. - Che vorrà? - diceva fra se stesso
fiato di rispondere. - Dico a te, fratello, - ribatté il  Padre  guardiano in tono fermo. - Sono forse un becchino, io,
guardiano in tono fermo. - Sono forse un becchino, io,  Padre  reverendo? Non mi muovo mai dal focolare e non bazzico
e voglio da te risposta eguale. - Io non posso darvene,  Padre  reverendo, perché non so nulla. - Ebbene, va' nella tua
convento. - Faccio la santa ubbidienza; ma dopo tre giorni,  Padre  reverendo, vi darò la stessa risposta d'oggi; e intanto,
nell'Inferno, svanì ogni timore della pena promessagli dal  Padre  guardiano, e provò molta contentezza per avere fatto lo
destarsi, provò desiderio che il termine assegnatogli dal  Padre  guardiano giungesse presto. - Ieri, - diceva, - sono
supplichevole. - Apri, fra' Gaudenzio, per l'amor di Dio! -  Padre  reverendo, - rispose il frate facendo la voce debole, - son
ardeva, probabilmente per la caduta di un fulmine. Il  Padre  guardiano dimenticò in quell'istante tutto il giusto
apri; le fiamme salgono sulla tua cella. - Lasciale salire,  Padre  reverendo, io non ho forza di muovermi. Allora di fuori i
che fra' Gaudenzio, prima di morire, aveva ingannato il  Padre  guardiano, perché il teschio portato in processione nella
- Non vi domanderà niente - rispose miss Elsa. - Mio  padre  vuol saperlo soltanto da me quel che faccio o non faccio.
torto. Quell'amministrazione è un caos! - Ne parlerò a suo  padre  che è il Sindaco - disse miss Elsa. - Inutilmente - rispose
coi contadini come con schiavi da sfruttare. Mio  padre  dice che i contadini siciliani non hanno uguali. - Li ha un
di una vita nuova. - Io? Ma io non posso niente. Mio  padre  non mi permette nessun'iniziativa. Ho ventitrè anni e mi
stupore di miss Elsa a quella risposta. - Poverino! Hai il  padre  però. - È in prigione anche lui, per omicidio, e non ne
che le andasse a genio. Terminato il banchetto, il  padre  la chiamò e Mariuccia gli disse chiaro e tondo che fra i
c'era nessuno che facesse per lei. - Ebbene, - rispose il  padre  - a quest'altro banchetto guardali meglio, e uno ne
c'era nessuno che facesse per lei. - Bada, - le disse il  padre  - se non scegli uno sposo nel banchetto che darò il venti
a lui e ad abbassare gli occhi. Un po' per la minaccia del  padre  e il timore d'essere rinchiusa per tutta la vita nella
padre, ho scelto il cavaliere col serpente sull'elmo. - Il  padre  storse la bocca. - Fra tanti principi, baroni e conti, che
In quel mentre Mariuccia apre gli occhi, sorride al  padre  e dice di sentirsi bene, che anzi vuoi alzarsi per ricevere
figlio, il quale, appena vide il nuovo cameriere disse al  padre  : .- Io son sicuro che quel cameriere è una donna. - Sarà.
uomo ! - osservò il Re al figlio quando furono soli. - No,  padre  ; forse ha capito che lo sottomettevamo a una prova, ma
? . - È così perché è giovane, - rispose il Re. - No,  padre  ; giurerei che è donna : Manuccia lunga, mano gentile,
di donna che mi fa morire. - E si mise a piangere. Il  padre  gli disse : - Domani lo conduci nella distilleria del
che le aveva data il cavallino nel palazzo del Principe suo  padre  quando fuggì, e la cavò di tasca. Aveva la buccia secca
un ginocchio in terra e baciandogli la mano, gli disse :  Padre  mio, beneditemi ! - Figuriamoci quel che provasse il
già stata sedotta prima di agire riflessivamente. Ormai suo  padre  diceva spesso: - Noi siamo già siciliani; questi terreni
si hanno alleati di questa forza? A miss Elsa parve che suo  padre  dicesse queste cose con sottile accento di affettuosa
alleati talvolta possono nuocere più che giovare! Ma suo  padre  non le badò; scrollò il capo sorridendo, poi, tornato
fare io. - Ricordati che sei di messere Oldrado! - e il  padre  si strinse con amore guerriero il giovane, ed io affermo
moveva ad un armeggiamento ad armi cortesi, per il che il  padre  lo domandò con scienza sperimentata: - Sai come si chiama
che il giuoco fu buono. Dimmi: chi ti diede questa? - e il  padre  gli toccava la scalfittura del capo. - Oberto, nipote
la scalfittura, con atto così rozzo e spietato, che il  padre  gli domandò: - Ugo, che fai? - Voi mi concedete troppo
cinti... Ma ricordati: non è solo la mano scabra del  padre  che ti porgerà gli sproni: un'altra manina, lenta,
- Perchè sia requie ai morti, vuolsi guerra tra i vivi! -  Padre  mio, ditemi! Ed io vi affermo, per la promessa che mi avete
e con aspra cantilena una bocca m'invocasse il sonno. - Tuo  padre  non sapeva più che fosse carità! - Rammento i portici
perduta - gemette Oldrado, e si fece segno di croce. -  Padre  mio, sì, nell'aria c'era qualcosa che mi ammaliava... Io
e madre di figli che un dì possano seguire l'esempio del  padre  col vitupero di mia schiatta, piuttosto consento ad essere
nulla ella sapeva di lui, neppure il nome: nè mai il  padre  parlò. Sapeva che per lui, più notti, il cuore le si era
del volo! Svegliata, più non chiamava lo sposo! Quando il  padre  Eude le disse: - Sposerai Oldrado-ella rispose: - Sì -
visione. Così l'ideale si sfumava col reale: e il volto del  padre  cavaliere divenne buono e tutto per lei, la imagine della
figliuola è una contadina, - aveva detto Maso, dopo che il  padre  di Carlo gli aveva chiesto l'Annina, - e pare impossibile
dell'altre ragazze. - La nonna non parla? - domandò il  padre  Buoni. - Sì, parlo anch'io! - esclamò la Regina, - e dico
un vero birbante se non cercassi di renderla felice. Il  padre  Buoni guardò l'orologio e fece osservare al figlio che
di aleatico, e si fece promettere che al ritorno, il  padre  si sarebbe fermato un momento, prima di risalire a
ragazza (poiché Maso s'era informato e aveva saputo che il  padre  Buoni era ricco e che il giovane era una persona
e pian piano lo portò a casa. Però, sapendo che suo  padre  era molto avaro e che le avrebbe ordinato di riportare
vino, che avrebbe rianimato un morto. L'ora del ritorno del  padre  si avvicinava, perciò Teresona chiuse a chiave la soffitta
rinchiuse di nuovo e se ne andò a letto. La mattina dopo il  padre  uscì al solito per i suoi traffichi, e Teresona, rimasta
rimasta sola e sicura ormai che per tutto il giorno il  padre  non sarebbe tornato, invitò lo sconosciuto a scendere per
che il giorno incominciava a declinare e temendo che il  padre  tornasse, dovette lasciare messer Spini svenuto e correr
di fagioli, si scordò di salare il castrato, e quando suo  padre  giunse, nulla era ancor pronto. Il sensale la rimproverò
notte stessa devi portarlo via da questa casa. Domani tuo  padre  andrà a rovistare in soffitta, e se lo trova lo consegnerà
Teresona lì per lì fu consolata, ma quando udì che il  padre  si mise a cantare in cucina con voce avvinazzata, disse fra
esitante, credé di udire una voce che le dicesse: - Tuo  padre  sarà contento di essersi liberato di te; non ti accorgi che
occhi inebetiti. - Bisogna fuggire, - disse Teresona, - mio  padre  si desterà e si metterà a cercarmi; non bisogna che ci
ella voleva riandarsene in Casentino, per aver notizie del  padre  suo e ottenerne il perdono. Ma messer Spini non glielo
settimana avevan avuto visite, che c'erano stati i Buoni,  padre  e figlio, e che durante la loro visita essi erano stati
sopra ... Dicevamo del Rospo, gessaio. Me lo raccontava mio  padre  ... Quegli, sì, fece bene a impiccarsi! ... » «Perché?»,
tutti i particolari.» «Bisognava sentirla raccontare da mio  padre  ... Il Rospo stava di faccia a casa nostra, dove ora abita
coi balconi, e ha tinto in rosso la facciata. Diceva mio  padre  che il Rospo era un ometto corto, segaligno, tutto nervi;
Ringraziamo Iddio!". Ma metteva paura, raccontava mio  padre  ... Scusi, voscenza », soggiunse il massaio, rivolgendosi
bisticci, parolacce, quando non andava alla fornace col  padre  ... Finalmente, la madre se n'accorse. Piangeva da mattina
punto di morte non si mentisce. E due giorni dopo ... Mio  padre  raccontava: "Avevo bisogno di un carico di gesso, e domando
nessuno mi risponde. Spingo la porta, entro ... - mio  padre  qui si faceva sempre il segno della santa croce ... - Il
... una Principessa chiamata Nevina che viveva sola col  Padre  Gennaio. Lassù, nel candore perpetuo, abbagliante,
la cornucopia era piena, la vuotava secondo il comando del  Padre  ai quattro punti dell'orizzonte. E la neve si diffondeva
ore di tregua, quando la notte era Serena e stellata e il  Padre  Gennaio sospendeva l'opera per dormire nell'immensa barba
verso il ghiaccio eterno, verso il regno inaccessibile del  Padre  Gennaio.
ella aveva una squisita ma silenziosa sensibilità: dal  padre  ella aveva preso la lealtà ostinata e larga, la fierezza
che restava sulla terra, abbandonata alla compagnia di quel  padre  pazzo, andando incontro alla miseria e forse al disonore.
tristemente, privata di tutte le dolcezze, accanto a un  padre  che ella rispettava e di cui la fatale passione la
destinata a languire nella privazione di tutto: quando suo  padre  appariva, sempre turbato, sempre pronto agli impeti di un
cervello. E sempre, sempre, quando era sola, o quando suo  padre  era con lei, ella si vedeva assai misera, assai misera,
scriveva niente, ma non rifiutava mai. Alla sera, mentre  padre  e figlia erano nel salone, ella lavorando al suo fine
poveretta batterono due o tre volte le palpebre, guardò suo  padre  e poi disse: - Quel che dice mio padre: non è possibile.
Dopo poco, il dottore andò via, freddo, gelido come quel  padre  e quella figliuola, che sembravano ombre in quella gran
che il dominio di costui potesse allargarsi. Se erano soli,  padre  e figlia, non ne parlavano mai: ella per senso di
il roseo colore risaliva alle sue guance bianche; ma se suo  padre  aggrottava le ciglia, se la voce del dottore si facea dura,
si facea dura, ella impallidiva, di nuovo, spaurita. Il  padre  le aveva accuratamente nascosto i servigi pecuniarii che il
alla giornata, così, senz'approfondire il dissidio fra suo  padre  e Amati, lasciandosi andare alla dolcezza del novo
Temeva che Amati avesse disturbato il colloquio di suo  padre  con l' assistito; a costoro trovandosi impediti a
dolorose. - Non dovete dirmi qualche cosa? Vostro  padre  non ve lo ha consigliato, quasi imposto? Ella trasalì, il
ispirazione maligna lo aveva deciso a mettersi fra quel  padre  e quella figliuola, in quell'ambiente così bizzarro di
- Addio. Ella anche si levò. Comprendeva che prima suo  padre  e, dopo, lei, avevano esaurito la pazienza di quel leone. E
ciò, - disse lui, intuendo la causa di quel rossore. - Mio  padre  soffriva tanto delle sofferenze di mia madre! E da anni, lo
fortuna; una sciagura che mi ha tolto il cuore di mio  padre  e che dopo aver distrutto tutto quello che era a me più
l'altro, io temo che questo vecchio gentiluomo, che questo  padre  di cui io debbo venerare la canizie, su cui vorrei riunito
si è infiltrata in me contro la mia volontà. Mio  padre  mi parla di ombre, di fantasime, di spiriti, in tutte le
quando questa mia casa si empie di tenebre, ma quando mio  padre  mi parla dello spirito, l mio sangue si gela, il cuore
di resistere, invano io mi dibatto, invano io chiedo a mio  padre  di risparmiarmi, di non farmi bere questo calice amaro,
i numeri da giuocare. Ed è così forte l'influenza che mio  padre  esercita su me, è così terribile il modo con cui egli mi
in quella notte, preso da un accesso di stravaganza, mio  padre  è venuto nella mia stanza. In quell'ora, al chiaror vago di
quella porta, ma il terrore m'inchiodava sul letto. Mio  padre  ha pianto! Oh mamma mia, mamma mia, io ti ho disubbidito!
senso di disagio in aula. Si mormora di passi disperati del  padre  per scongiurare lo scandalo. Il padre quel signore calvo
passi disperati del padre per scongiurare lo scandalo. Il  padre  quel signore calvo con gli occhiali e la catena d'oro
Inaudito è poi ciò che si ascolta di lui e fa rotolare al  padre  grosse gocce di sudore per la onesta calvizie. Storia da
sacco, finché non accorsero a levarglielo. La presenza del  padre  che gronda sudore dalla cute e s'asciuga con un ampio
persuase di più. Si diceva che a Lorenzo il vecchio  padre  sdegnato non avesse lasciata che la parte legittima della
era rannicchiato in portineria ad aspettare la signora. Suo  padre  era stato messo in libertà ed egli doveva ringraziarla
Cavalcanti arrossiva di collera. Ella intendeva: suo  padre  aveva finito per odiare profondamente Antonio Amati,
il volto fra le mani, come se tutte le ingiurie del  padre  la colpissero sul viso. - Mia madre era una santa donna e
Anzi, una sera mentre Bianca Maria credeva che il  padre  fosse uscito, passando innanzi alla porta della cappella
e il lamento: ella si avanzò e, sporgendo il capo, vide il  padre  che, inginocchiato, aveva buttate le braccia intorno al
tutta la notte il Signore, perché l'inconscia eresia di suo  padre  non fosse punita. Oramai, ella si chiudeva sempre, di
oscillavano al minimo rumore: poiché temeva sempre che suo  padre  picchiasse alla porta, o tentasse di aprire con un'altra
una notte sopra sabato, ella udì, nel dormiveglia, suo  padre  passeggiare su e giù per la casa, passando varie volte
con lo sguardo: - Era la statua dell' Ecce Homo: ostro  padre  l'aveva sospesa nel pozzo, con una fune al collo. - Dio! -
occhi del dottore la compassionevole scena si svolse: quel  padre  canuto, dal gran corpo cadente, pieno di raccapriccio e di
ferita frizzante sanguinante che questa umiliazione di suo  padre  faceva gemere ancora, più dolorosamente: e ambedue, al
tutti e ci danniamo...ci danniamo...per la salute eterna,  padre  mio, cercate perdono all' Ecce Homo. Quello che tu vuoi,
disse. - Che vuoi? - ella rispose, fievolmente, mentre il  padre  era immerso in un profondo abbattimento. - Tuo padre è
il padre era immerso in un profondo abbattimento. - Tuo  padre  è assai turbato, tu soffri: bisogna che ambedue
Vi amerò sempre. - E mi rifiutate? - Non vi rifiuto: è mio  padre  che vi rifiuta. - Ma voi siete libera, non siete una
le mani gracili, in atto di preghiera. - Ma mio  padre  rifiuta, io debbo ubbidire. - Voi sapete, che mi date il
fare altrimenti, mia madre mi maledirebbe dal cielo, mio  padre  mi maledirebbe sulla terra. So tutto: debbo ubbidire. -
di un carcere misterioso. Tutto era finito, dunque. Il  padre  suo era seduto nel seggiolone, pensoso, ma calmo,
mano. Quietamente, ella venne a inginocchiarsi presso suo  padre  e chinando il capo, gli disse: - Beneditemi. - Dio ti
accorrente, una vaga fanciulla, pallida, sorridente, dal  padre  inosservata staccossi, che volgea parlando a un Mocenigo,
nella seconda metà, è scomparso il diritto di potere del  padre  su i figli. Al diritto del padre è successo una specie di
il diritto di potere del padre su i figli. Al diritto del  padre  è successo una specie di tutela, che, in generale cessa
o autorità, possono quasi sempre essere esercitati dal  padre  come dalla madre, con certe differenze nei diritti dell'
certe differenze nei diritti dell' uno e dell' altra. Il  padre  è libero di educare i figli come meglio gli piace. Ma,
come meglio gli piace. Ma, senza intaccare la libertà del  padre  di famiglia, nel nostro secolo si è detto: « Va bene la
la legge ha dunque portata una restrizione a la libertà del  padre  di famiglia. Basta accennare a questi fatti principali:
diritto di ricorrere al tribunale competente ». E quando il  padre  e la madre non avessero le stesse idee riguardo
essere considerati le attitudini e i gusti dei figli. Se il  padre  e la madre non sono d'accordo in ciò che riguarda
che riguarda l'educazione e la professione dei figli, è al  padre  che resta l' ultima parola. « Nei matrimonii misti, cioè in
che dicono: « Se la madre è convinta che la volontà del  padre  sia tale da danneggiare i figli, può ricorrere a l'autorità
che la potenza paterna può essere soppressa quando il  padre  mal conosce o disconosce i suoi doveri o abusa dei suoi
non permette di confidare a la madre gli stessi diritti del  padre  in quanto si riferisce a l'educazione dei figli, la più
sia più quella che era in principio del secolo. Allora il  padre  era ancora circondato da un rispetto che si avvicinava al
parevano più forti. C'era un'ora della sera, nella quale il  padre  si chiamava vicini i figli e i domestici per la preghiera
famigliuole nascenti. E il capoccia contadino , come il  padre  nelle famiglie cittadine e ricche , aveva e sentiva il suo
limpido il giudizio ». E della religione del tempo di suo  padre  e del suo, dice : « L'Italia è l'antica terra del dubbio.
Il dubbio è un gran scappafatiche; lo direi quasi il vero  padre  del dolce far niente taliano ». *** Dunque nel secolo XIX
meno le eccezioni, i figli non ebbero più nessun timore del  padre  e trattavano la madre con intimità spesso eccessiva. I
la madre e i figliuoli. Nei tempi andati, la madre come il  padre  non si curavano certo dell'intima considerazione dei figli;
L' indomani tornò, aveva una lente, e fece vedere al  padre  a alla madre che quei peli erano ramificati e piatti: non
in su, poi scappò alla bottega, ne uscirono sua madre e suo  padre  con tre o quattro clienti. In breve le vie brulicarono di
il figlio del portalettere, e subentrò immediatamente al  padre  con vantaggio di tutti. Il dottore mise le ali l' anno
fretta una signorina senz' ali che veniva dalla città. Al  padre  di Isabella le ali spuntarono quando aveva già passato i
come con un sordo. Cosa sarebbe successo se Ettore e il  padre  si svegliavano? Sante sentì tramestare nella camera di
entrò prima Ettore stropicciandosi gli occhi, e poi il  padre  alto e secco, in camicia da notte, coi baffi scompigliati.
e gli desse un' occhiata dentro; e ai due, che a vedere il  padre  si erano alzati in piedi e messi sull' attenti, ma sempre
qualche mese si sarebbero pure riaperte le scuole, ma il  padre  si fece avanti scalzo in mezzo alla cucina e disse che
il grano, il tabacco, perfino la legna del bosco: Ma il  padre  non volle sentire ragione: _ Gli altri possono fare quello
e tremavano. Sante, sempre tenendoli sotto tiro, disse al  padre  che andava bene, che stesse tranquillo, e che lui ed Ettore
che lui voleva darmi? - Lo zi' Peppe protestò: - No, tuo  padre  non c'entra per niente, te lo giuro! - - Allora - riprese
di fiammelle. - Scommetto che avete leticato con vostro  padre  - riprese Filomena. Janu stette muto. - Oggi è passato di
le notti che venivo a parlarvi dalla via, quando il  padre  di compare Janu metteva tanto di spranga all'uscio e non
un santissimo piacere - le disse Janu bruscamente. - Mio  padre  non nominarlo piú, né punto, né poco! - Filomena, rimosso
- Massaio Croce! ... Massaio Croce! ... Questi è il  Padre  del perdono. Com'egli perdonò a coloro che lo crocifissero,
e ribaciandogli le mani. Il prete li aveva lasciati soli,  padre  e figliuolo, tirandosi l'uscio dietro. - Sono in punto di
una gran mazzata sul capo: - Oh! oh! oh! Che trafittura,  padre  mio! Con che trafittura mi lasciate, padre mio! - - Sí, è
Che trafittura, padre mio! Con che trafittura mi lasciate,  padre  mio! - - Sí, è vero! ... È vero! ... Al letto di morte non
lei; e quella notte che erano fuggiti insieme, perché suo  padre  non voleva. Se l'era tolta in collo come una bimba, a piè
riprese: - Allorché mia madre entrò in casa Rucellai, il  padre  mio ebbe un rovescio di fortuna. Tre navi che recavano in
- A quest'empia offerta tremò la stanza dov'era mio  padre  e si squarciò il tetto. Un momento dopo, messer Buonaccorso
diceva: - "Mantieni la tua promessa e sarai salvo". - Mio  padre  non si disdisse, anzi, sopra una tavoletta d'avorio,
ma ancora per implorare dal Cielo la liberazione di suo  padre  dalla schiavitù del Demonio. A giorno ella scòrse la grande
disse: - Figlia diletta, le tue preghiere sono inutili; il  padre  tuo è fra i dannati. Non potendo liberarsi dai tormenti che