nelle orchestrine dei teat ri di commedia. Un notaio | padovano | copiava nello studio di Boggio. Un avvocato di Caprino |
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per questo, e per una certa sua boria meneghína, il | Padovano | gli aveva posto nome "Caval di spade". La professione del |
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nessuno della compagnia si faceva del tutto servire, e il | Padovano | avrebbe espiato bene la sua devota Margà con le tormentose |
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agli amici quando non volevano umiliarsi ricorrendo al | Padovano | e alla sua Margà, la quale, del resto, certe volte, "o mi |
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Ne parlavamo tornando in città dalla colazione ideale. Il | Padovano | ha osservato che in aprile l'acqua è troppo fredda e che |
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della compagnia." "Tasi, Fante!" "Signora!", fece il | Padovano | avanzandosi e salutando. "Ah, Lei è il signor Fante di |
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signor Caval di spade". "No xe vero, signora", esclamò il | Padovano | mentre gli altri applaudivano, "che se vede la bestia?" |
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per amore de' suoi inglesi, di non far tanto "rabello". Il | Padovano | gli snocciolò dolcemente una litania placida di vituperi |
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che si darebbe agli austriaci. Tutti i voti meno quello del | Padovano | furono per una "battaglia del Ticino". Il Padovano voleva |
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del Padovano furono per una "battaglia del Ticino". Il | Padovano | voleva una battaglia di Gorgonzola. "No sentì che nome |
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e grande. "Ghe pàrele teste da far l'Italia?", disse il | Padovano | a Luisa. "Gnanca So marìo, sala. Un bon toso, ma par far |
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alle undici. Vi capitarono alle undici e un quarto il | Padovano | e l'Udinese. Essi cercarono di rincorarlo con ogni sorta di |
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