Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: p

Numero di risultati: 1018 in 21 pagine

  • Pagina 1 di 21

Lezioni di meccanica razionale. Volume primo

500214
Tullio Levi Civita - Ugo Amaldi 50 occorrenze

è chiaro che nell’istante essendosi la anomalia aumentata di π, P giunge nel punto P 2 in cui la spirale incontra (per la prima volta dopo P 1) la

Pagina 124

e, supposto dapprima c ≠ 0, moltiplichiamo scalarmente ambo i membri per P - O: poiché P – O è ortogonale a (P – O) Λ v, si conclude

Pagina 139

26. Dato un punto P mobile con legge assegnata P = P(t), si dice moto odografo quello di un punto V definito dalla equazione

Pagina 154

e questa equazione, ove si immagini divisa pel tensore r di P 2 - P 1, esprime l’eguaglianza delle componenti delle velocità secondo la retta P 1 P 2.

Pagina 158

Escluso il caso V = 0 (moto rotatorio uniforme) la (20) fornisce la velocità v di ogni singolo punto P come somma di due vettori V ed ω Λ (P - Ω1

Pagina 174

Γ - Ω = (Γ - P) + (P - Ω).

Pagina 257

(1) P = P(q) o P = P (q1 , q2 ),

Pagina 284

P = P(q|t) o P = P (q 1, q2|t),

Pagina 285

P = P 0 + (t - t 0 ) v ,

Pagina 291

Tale formula può manifestamente interpretarsi nel modo seguente: il momento risultante del sistema rispetto a P' è la somma dell ’ analogo momento

Pagina 30

2° che, se M’ deve coincidere con M, per qualsiasi polo P', bisogna che sia (P - P') Λ R = 0. per qualsiasi P; il che implica (n. 21) R = 0.

Pagina 31

Se il risultante R non è nullo, si ha M’ = M (ossia (P - P') Λ R = 0), allora e allora soltanto che la retta P P ’ è parallela ad R.

Pagina 31

P = P(t),

Pagina 332

Considerata una porzione del campo di forza, in cui la forza F non si annulli mai, si parta da un punto generico P 0, e sulla linea d’azione della

Pagina 337

Avremo così una poligonale P 0 P 1 P 2,… tale che ogni suo lato, preso nel verso di successione dei vertici, dà la direzione e il verso della forza

Pagina 337

(1) L = F x (P 2 – P 1).

Pagina 347

talché, integrando, si ottiene pel lavoro L P 1 P 2 lungo un qualsiasi cammino del punto di applicazione da P 1 a P 2 il valore

Pagina 353

per l’ammessa indipendenza del lavoro dal cammino, si può valutare, immaginando che il punto di applicazione passi prima da P a P 0,poi da P 0 a P 1

Pagina 354

Facilmente si vede che tale riducibilità del vettore AB è sempre possibile, anche se l’origine A è situata nel piano P 1, P 2, P 3,senza che vi

Pagina 36

sempre ridursi (con sole operazioni elementari) a due vettori, uno dei quali coll’origine in un punte P, comunque prefissato. Si prendano all’uopo due

Pagina 36

42.Riducibilità di ogni sistema a tre vettori applicati. - Siano P 1, P 2, P 3 tre punti dello spazio non situati in linea retta e consideriamo

Pagina 36

Per giungere a tale determinazione, esprimiamo anzitutto che è nullo il momento risultante del peso p e delle tre reazioni di Φ i rispetto ad ogni

Pagina 532

ove si designano con h 1, k 1, le distanze, rispettivamente, di P 1 e Q da P 2 P 3 , e Φ 1 l’intensità della reazione Φ 1 . Se si rappresenta con Δ l

Pagina 533

E queste tre reazioni equilibrano effettivamente il peso p del corpo; giacché anzitutto il loro risultante è direttamente opposto a p (essendo Δ1

Pagina 533

Detti P 1, P 2,…. P n, i nodi del sistema (dei quali, per l'ipotesi della connessione semplice, P 1 è distinto da P n) indichiamo con F 1, F 2,… F n

Pagina 575

indici è conforme al verso P i P i+1 (o P i+1 P i) in cui si esercita lo sforzo (sia sull’estremo P i+1 dell’asta P i P i+1che sul nodo P i).

Pagina 576

Viceversa, se ad una qualsiasi poligonale P 1 P 2..., P n si può associare un poligono chiuso Q 1 Q 2..., Q n, tale che le rette Q 2 Q 1, Q 3 Q 1…, Q

Pagina 580

Per dare un esempio tipico delle applicazioni di codesto metodo, consideriamo un sistema articolato P 1 P 2..., P n, attaccato a cerniera all’estremo

Pagina 581

Perciò, a partire dal punto fisso P 1, si dovrà dirigere la prima asta P 1 P 2 parallelamente a Q 1 Q 2, nell’uno o nell’altro dei due versi

Pagina 581

coordinate di P 1, P n e con l 1 l 2,..., l n-1 le lunghezze, pur esse conosciute per dato, delle aste P 1 P 2, P 2 P 3,…., P n-1 P n.

Pagina 582

12. Ciò premesso, riprendiamo l’ipotesi che siano fissate le posizioni dei due estremi P 1 P n e, interpretando, come è lecito, le n - 2 forze

Pagina 582

Tuttavia si deve avvertire che la effettiva determinazione risulta in generale piuttosto complicata: per n = 3, la posizione di P 2 rimane senz’altro

Pagina 584

Diciamo P 1 e P n i due estremi, P 2 P 3..., P n -1 i punti intermedi, cui sono applicate forze, e designiamo al solito con F i , la forza applicata

Pagina 586

Diciamo P 1 e P n gli estremi di una delle due gomene, P 2 P 3..., P n -1 i punti di attacco dei tiranti.

Pagina 588

Trascurando di fronte a P' il peso proprio delle gomene e dei tiranti, ogni gomena è assimilabile ad un filo fissato agli estremi P 1 , P n e

Pagina 588

L’ipotesi che i tiranti sono equidistanti si traduce nella circostanza che le proiezioni orizzontali dei vari tratti P 1 P 2, P 2 P 3,..., P n -1 P n

Pagina 588

Per dimostrarlo, consideriamo un generico punto P 1 prossimo a P, e cominciamo col valutarne la distanza da un qualsiasi piano π passante per P. A

Pagina 62

Ciò posto, in quanto P 1 è prossimo a P, la differenza delle ascisse curvilinee s 1, s di P 1, P si può considerare come infinitesima, e dalla (35

Pagina 62

considera il piano che contiene, oltre alla tangente in P, la direzione della tangente in un altro punto P 1, prossimo a P, e poi si avvicinare

Pagina 63

3. Un sistema articolato P 1 P 2…, P n-1 P n, (a sollecitazione puramente nodale) costituisca un poligono semplice e chiuso, P n coincidendo con P 1

Pagina 634

Per provarlo, basta evidentemente constatare che, per P, abbastanza vicino a P, il vettore P l - P forma un angolo acuto con n, ossia che è positivo

Pagina 64

Per assodarlo, consideriamo due generici punti P e P 1, di l. La variazione che interviene nell’orientazione del piano osculatore, passando da P a P

Pagina 65

Un sistema articolato è costituito da quattro aste omogenee collegate a cerniera in P 2, P 3, P 4 mentre gli estremi P 1 e P 5 sono attaccati a due

Pagina 686

Dimostrare che, se AB e CD sono due corde d’un cerchio perpendicolari fra loro e se si indica con P il loro punto d’intersezione, il sistema dei

Pagina 75

(1) P = P (t).

Pagina 80

Mentre un punto P si muove nello spazio secondo le equazioni (2), le sue proiezioni ortogonali P x, P y, P z sui tre assi si muovono ciascuna sul

Pagina 81

P (t + Δt) - P(t)

Pagina 82

P (t + dt) - P(t)

Pagina 82

6. Considerati nella durata del moto di un punto P nello spazio due istanti generici t e t + Δt, le posizioni P (t + Δt) e P(t), in essi occupate da

Pagina 82

P = P(t),

Pagina 90

Cerca

Modifica ricerca