ossia
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ossia:
Pagina 113
ossia,
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una volta rilevata questa importante differenza concettuale tra i due casi, si può talvolta prescinderne formalmente, ossia usare a proposito dei
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ossia .
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ossia
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Questa equazione vale, a rigore, solo per onde «monocromatiche», ossia di una sola frequenza. Il principio di sovrapposizione permette però, come si
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ossia, introducendo la (116),
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ossia
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ossia,
Pagina 162
ossia
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Si vede di qui che, fissato , il coefficiente di trasmissione varia in modo periodico col variare di l (spessore della barriera): per cos ossia per
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e non dipende da , ossia ha simmetria assiale.
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ossia se
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Quest'ultimo ha il significato meccanico di «momento dell'impulso rispetto all'asse polare», ossia proiezione sull'asse polare del momento angolare p
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ossia, introducendo un nuovo numero intero (che si identificherà col «quanto totale» del § 47)
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Esempio. – Prendiamo come l'o. l. è una costante), e definiamo l'o. l. ossia . Poichè la funzione è definita dalla serie
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ossia, per la (8)
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Ma, per la regola di moltiplicazione, questo non è che l'elemento (m, n) della matrice , ossia, per la (38), : quindi scriveremo
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ossia, uguagliando l'elemento generico (m, k) nei due membri,
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, ossia(74')
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ossia
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funzione di x, ossia supponendo fissati y e z) si ottiene
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ossia
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ossia
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ossia, scrivendo semplicemente per :
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ossia
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Particolare interesse hanno poi gli elementi delle tre matrici , rappresentanti le componenti del momento elettrico del sistema nello schema , ossia
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ossia
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Ora, affinchè il sistema ammetta soluzioni non tutte nulle, bisogna che si annulli il determinante dei coefficienti, ossia dovrà essere
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ossia, trascurando il secondo termine (che si è preso nullo ed è, in ogni caso, del terzo ordine) e utilizzando la (206):
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(ossia, definirà una rotazione piccolissima degli assi di riferimento), e perciò la scriveremo nella forma
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ossia, essendo
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ossia
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ossia, nello schema , dalla matrice
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Determineremo ora i coefficienti delle equazioni (258), ossia le matrici , imponendo la condizione che dalle dette equazioni del primo ordine
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da cui si vede che le sono ordinariamente piccole rispetto alle (ossia, sono piccole rispetto a ). Sostituendo nella (277) questa espressione di si
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ossia, in forma esplicita:
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Per dimostrare quanto abbiamo ora enunciato, consideriamo la trasformazione di Lorentz più generale, ossia la più generale trasformazione ortogonale
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È ovvio in questo caso ricercare per la S una forma infinitamente vicina alla matrice unità, cioè porre , dove le sono infinitesime, ossia:
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ossia prendendo
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Nel caso poi di manca, come si è detto, la soluzione (341), vale a dire può avere solo il valore (ossia j solo il valore 1/2) come, del resto
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ossia, per la (348),
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e quindi decresce col crescere dell'impulso, ossia della velocità, il che non corrisponde certamente alle proprietà di nessuna delle particelle
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ossia
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Si noti che, poichè s può assumere solo due valori, esistono solo due «funzioni », ossia coppie (): supporremo tali «funzioni» ortogonali e
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elettroni nell'urto, ossia l'energia comunicata all'atomo per eccitarlo: si hanno così le altezze dei diversi livelli al disopra del livello fondamentale
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(dove d è la distanza tra due piani reticolari contigui ed n è un numero intero), ossia (v. (27)) per le lunghezze d'onda λ tali che
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Se l'indice di rifrazione del cristallo per le onde elettroniche fosse 1, la (34) si ridurrebbe alla legge di Bragg, ossia la riflessione regolare si
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ossia (designando, come faremo sempre, con l'asterisco il complesso coniugato)
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