Liverpool, era stato il primo a osservare un transito di Venere. I calcoli erano imprecisi e rischiò di perderlo. Iniziate le osservazioni al mattino
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) registrare in modo rigoroso la disuniformità del moto solare nell’arco dell’anno; 2) osservare con maggior precisione i moti planetari, che risultano
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osservare nuovi particolari. Altrettanto bene sapeva che la cosa più importante per un telescopio è la capacità di raccogliere luce: di qui il suo sforzo
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L’uomo primitivo aveva buoni motivi per osservare il cielo. Dal Sole dipendeva la sua vita (ancora oggi è così: senza l’energia solare nessuna
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fissare i quattro punti cardinali. La gerarchia metteva al primo posto l’Astronomo imperiale, carica ereditaria che imponeva di osservare il cielo tutte
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, escogitò tecniche per ottenere specchi sferici e parabolici per telescopi e lenti coperte da una pellicola di argento per osservare il Sole senza
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In quell’anno Marte è in posizione molto favorevole e Antoniadi il 20 settembre può osservare il pianeta in condizioni atmosferiche eccezionalmente
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al suolo nitide immagini del Sole, e in questo modo è possibile osservare le fasi parziali di una eclisse senza rischiare l’accecamento.
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invece ricordano che per osservare in Giappone il transito del pianeta Venere davanti al Sole dell’8 dicembre 1874, l’astronomo francese Pierre Jules
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vetri scuri di diversi colori per osservare il Sole senza danni alla vista, e così si accorse che la sensazione del calore non era proporzionale alla
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Huggins fu anche il primo a osservare lo spettro di una stella nova e a dimostrare che alcune nebulose, per esempio quella di Orione, sono certamente
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le chiamò “righe telluriche”. Scoprì poi tracce di vapore acqueo nell’atmosfera di Marte e, nel 1868, in India, dove era andato per osservare un
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parte l’udito. Nel 1892 varca l’Atlantico per osservare un’eclisse totale di Sole in Spagna. Mentre c’è, gira l’Europa armata di macchina fotografica
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capolavoro scientifico facendogli osservare che se la gravità è esclusivamente attrattiva e mai repulsiva, allora un universo statico deve rapidamente
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Il satellite Cobe - compiendo 170 mila misurazioni al giorno per tre anni - ha permesso di osservare il fronte di espansione dell’universo così come
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osservare lenti gravitazionali. Poi nel 1979 con i “quasar gemelli” si scoprì la prima “lente” dovuta alla curvatura dello spazio: oggi se ne registrano
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ricevitori. In definitiva, la capacità di osservare l’universo nelle onde radio è aumentata diecimila volte di più di quanto non sia aumentata la
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radiazione. Le cose migliorano andando a osservare in alta montagna, in aereo o su palloni stratosferici, ma per avere una visione piena dell’ampio
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satelliti di Giove) e Cristoforo Scheiner (nato nel 1575 e morto nel 1630, fu tra i primi a osservare le macchie solari).
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, rivendica di essere stato il primo a osservare l’astro mirabolante il 10 ottobre, insieme con il calabrese Camillo Sasso e il suo maestro Simon Mayr. La
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Galileo incomincia a osservare la “nova et peregrina luce” il 15 ottobre su segnalazione di Giacomo Alvise Cornaro, che a sua volta avrebbe ricevuto
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era così importante per Keplero che quando poté osservare la rotazione del Sole resa percepibile dalle macchie, pare abbia esclamato un ”Evviva!”.
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rovesciando il punto di vista, operazione tipica delle personalità creative: immagina di osservare il moto della Terra da Marte, anziché il moto di Marte
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1631 l’astronomo francese Pierre Gassendi potrà osservare per la prima volta un transito di Mercurio davanti al Sole.
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appena nati vedono bene solo nella penombra, la luce li abbaglia. Si potrebbe dire che nasciamo per osservare le stelle.
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