si trovava un coniglio o una lepre, neppure a pagarla a peso d' oro. Gli accadde anche peggio. Non potendo più fare il solito esercizio della caccia
paraletteratura-ragazzi
Pagina 101
di monete d'oro. Intanto la povera Reginotta, dopo essersi per tre giorni stemperata in lagrime, cominciò a sentirsi anche fame. Chiamò più volte
paraletteratura-ragazzi
Pagina 160
sangue reale. — Sono. Ma se il Reuccio mi vuole, dovrà farmi tre regali. — Che regali dovrebbe fare? — La cresta del gallo d' oro, La pelle del Re Moro
paraletteratura-ragazzi
Pagina 167
' oro. — E sproni d'oro siano! — Il galletto, eh' era diventato un bel gallo, con quegli sproni d'oro si pavoneggiava attorno, beccando questo e quello
paraletteratura-ragazzi
Pagina 195
dove c'era un palazzo simile a quello del mago. Picchiò al portone. — Chi sei? Chi cerchi? — Cerco Cornino d'oro. — Capisco: ti manda mio fratello
paraletteratura-ragazzi
Pagina 217
. Aspetto la bella dal dente d' oro che deve passare di qui. — Usignuolo, beli' usignuolo! Son io la bella dal dente d' oro. - E mostrò il dente. — O
paraletteratura-ragazzi
Pagina 231
. Questo giovine è figlio d'un regnante. Una maga gli aveva fatto l' incantesimo, e per romperlo ci voleva la ragazza dal dente d' oro. Ora dovrete sposarvi
paraletteratura-ragazzi
Pagina 234
d'oro in un altro paese. Il Re fu molto contento; e alla bambina mise nome Gigliolina, perchè era bianca come un giglio. Allora la Regina gli disse: — Ora
paraletteratura-ragazzi
Pagina 272
-rospo che dormiva in fondo, sopra un letto lavorato d' oro e di pietre preziose, con cortinaggi di seta e lenzuola bianche più della spuma. E non aveva
paraletteratura-ragazzi
Pagina 281
, deliberò di sbarazzarsi di Niente- con-Nulla per mezzo del veleno. Invitatolo a pranzo, verso la fine, gli fece porre davanti un piatto d'oro con su
paraletteratura-ragazzi
Pagina 288
! Pss! il Re dorme! - E canta, canta, canta, il Re s' addormentava peggio d' un ghiro anche lui. La mattina apriva gli occhi: le arance d'oro non ci
paraletteratura-ragazzi
Pagina 31
forse ti riescirà. - E gli diede una stiacciata, un'arancia d' oro, un ranocchino, una serpicina, un uovo nero, tre anelli, insomma tante cose strane
paraletteratura-ragazzi
Pagina 310
a riempirsele di questi. Così fino all'ultima stanza, dove, in un angolo, si vedevano ammonticchiate le arance d' oro del giardino reale. C' era lì
paraletteratura-ragazzi
Pagina 35
uno scatolino tutto d'oro e di brillanti. Ma la Reginotta lo posò lì, senza neppur curarsi d' aprirlo. E piangeva. — Cardellino traditore, te e il tuo
paraletteratura-ragazzi
Pagina 40
acconsentì. — Buona donna, quanto volete di quel Ranocchino? — Maestà, lo vendo a peso d' oro. È quel che vale. — Voi canzonate, vecchia mia. — Dico davvero
paraletteratura-ragazzi
Pagina 48
cubito, vestito d'una stoffa a trama d'oro, con un berrettino rosso e su una bella piuma più alta di lui. — Buon giorno. — Buon giorno. Oh, bimbo mio
paraletteratura-ragazzi
Pagina 81
gli usci si spalancarono, e le venne innanzi sempre lo stesso cosino alto un gomito, vestito di stoffa a trama d' oro, col berrettino rosso sormontato
paraletteratura-ragazzi
Pagina 87
d'oro . . . . . . . . . . . . 27 Ranocchino . . . . . . . . . . . . . . .43 Senza-orecchie . . . . . . . . . . . .63 Il lupo mannaro
paraletteratura-ragazzi
Pagina Indice
LE ARANCE D' ORO Si racconta che c'era una volta un Re, il quale avea dietro il palazzo reale un magnifico giardino. Non vi mancava albero di sorta
paraletteratura-ragazzi
Pagina Titolo
terrore! E poi, se le mordeva il seno? — Maestà, non abbiate paura. Avrà un dente soltanto, un dente d' oro. — C era una volta.... 15 Infatti la Regina
paraletteratura-ragazzi
Pagina Titolo
vecchia colla conocchia e col fuso: - Perchè mi hai tu chiamata? — Ecco la mia figliuola maggiore. - La vecchia cavò di tasca tre anelli, uno d' oro, uno
paraletteratura-ragazzi
Pagina Titolo
pozzo c'era una grotta grande dieci volte più del palazzo reale. Stanze tutte oro e diamanti, una più bella e più ricca dell'altra. È vero che non ci
paraletteratura-ragazzi
Pagina Titolo
tavole piene di cose non mai viste, che luccicavano più dell' oro. S'accòrse di essere capitato in mezzo alla fiera delle fate; si fece coraggio e si levò
paraletteratura-ragazzi
Pagina Titolo