Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: orecchio

Numero di risultati: 25 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli

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Luigi Capuana 2 occorrenze
  • 1895
  • Enrico Voghera editore
  • Roma
  • Verismo
  • UNICT
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, faceva bella figura; lo sapeva anche dalle parole d'ammirazione che gli erano giunte talvolta all'orecchio, andando attorno col babbo nei giorni di

nonno. — Fingiamo di dormire, — sussurrò Lisa all'orecchio di Giovanna. — Si, sì! E finsero così bene, che si addormentarono profondamente. ***

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Piccolo mondo antico

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Fogazzaro, Antonio 6 occorrenze

familiarmente il braccio di Franco e gli disse all'orecchio: "Ha ragione, sa, dell'ingratitudine, ma certe cose noi impiegati non le possiamo dire". Franco, a

. Franco balzò a sedere sul letto. "Hai udito?", diss'egli. "Zitto!", fece Luisa afferrandogli un braccio e tendendo l'orecchio. Due altri colpi, più

"beati voi!". Allora Franco, intenerito, sussurrò all'orecchio di sua moglie: "Glielo diciamo?". Ella non capì, lo guardò negli occhi. "Che parto

ch'ella avrebbe voluto accompagnar con l'orecchio quanto era possibile. Un momento ancora e non intese più nulla. Ebbe l'idea che Luisa e Franco si

scarponi pesanti, passi senza voci. La Cia si avviò pian piano al suo padrone, gli sussurrò all'orecchio se non volesse prendere qualche cosa. Egli la

. "Canta", diss'egli. Luisa non aveva mai studiato il canto ma possedeva una dolce voce di mezzo soprano, un orecchio perfetto e cantava molte arie d'opera

ATTRAVERSO L'ATLANTICO IN PALLONE

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Salgari, Emilio 1 occorrenze

?" S'avvicinò al cane e vedendolo ancora agitarsi lo fulminò con una quinta palla in un orecchio; vincendo la ripugnanza che lo invadeva e coprendosi il naso

I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA

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Salgari, Emilio 16 occorrenze

. Di lì a poco videro due bambù piegarsi e comparire un indiano il quale si curvò verso terra, portando una mano all'orecchio. Stette un minuto così

abbaiare, ma senza alcun frutto. Più volte si spinse, assieme alla tigre, fino ai primi bambù e porse l'orecchio ai rumori del largo; più volte fe

talvolta l'orecchio a terra. Venti minuti dopo lo udii mandare un grido e vidi uscire da un cespuglio un indiano. Era un thug, un vero strangolatore

! Kammamuri fece un salto indietro. - Aiuto! - mormorò egli. - Chi chiama aiuto? Stette in ascolto, con una mano all'orecchio: il venticello notturno che

-Naik. - Devo salire? Tremal-Naik guardò a destra e a manca con attenzione e tese l'orecchio. - Sali, - disse poi. Il thug gettò il laccio che si fermò

allegramente le mani e ritornò a poppa, scendendo la scala in punta di piedi. Presso la cabina del comandante accostò l'orecchio alla porta ed udì un

capanna e vi appoggiò l'orecchio, ascoltando con profondo raccoglimento. Stette così un lungo quarto d'ora, poi partì colla rapidità di una freccia

di aver errato a capriccio qua e là, nei dintorni delle tettoie e delle palizzate, porgendo attento orecchio ai discorsi dei sipai s'era sdraiato

maharatto. - Sì, odo, - rispose Tremal-Naik sommessamente. - Cos'è questo mormorìo? - Non lo so, taci ed ascolta. Tesero l'orecchio trattenendo il respiro

più attento, e accostò viepiù l'orecchio alla palizzata. - E dove credi che l'abbiano rinchiuso? - chiese la prima voce. - Nel sotterraneo, - rispose

. - Un thug, - rispose una voce. - Cercano ingannarci, - mormorò Tremal-Naik all'orecchio di Nagor. - Apri che mi seguono, - ripigliò la stessa voce

ardiva muoversi; il solo movimento che facesse, era quello di appoggiare l'orecchio sulle fredde pietre della pagoda e di ascoltare con profonda

azzannargli un orecchio. Quasi nel medesimo istante si udì la voce di Aghur. - Tieni fermo, Kammamuri! - gridava il bravo giovanotto. - Ci sono! ... Il

! arrancate! In quell'istante uno dei thugs gettò un grido di trionfo. - Udite! - esclamò egli. Ognuno tese l'orecchio trattenendo il respiro. Al sud si udiva

, arrestandosi sotto l'apertura del pozzo. Guardò su, ma l'oscurità era troppo fitta per distinguere qualche cosa. Tendendo bene l'orecchio, raccolse un lieve

. Abbandonò la grande palla e s'aggrappò alla sbarra guardando giù, ma non vide che tenebre; tese l'orecchio, ma il più profondo silenzio regnava sotto

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