subire l’illusione che, avendo accantonato l’opera come | opera | d’arte, senza cioè porla in discussione sotto quest’angolo, |
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ma, al momento che l’opera è compiuta in ciò per cui è | opera | d’arte, l’opera assurge a causa sui (cfr. cap. II). E se |
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ciò è implicito nel riconoscimento dell’opera d’arte come | opera | d’arte, così è da rigettarsi il riferimento dell’opera |
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che la fenomenicità dell’opera d’arte non la fonda come | opera | d’arte; passa quindi ad esaminare se nel fatto di |
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allora è definita come lo schiudersi stesso, la messa in | opera | della verità (nella particolare accezione ontica non logica |
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allora a quale momento della recezione dell’opera come | opera | d’arte appartiene. Ma poiché un’indagine del genere può |
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espletata anche su un oggetto che non sia recepito come | opera | d’arte, questo mette subito in evidenza che non appartiene |
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resistente all’analisi, di Van Eyck, per apprezzare come | opera | d’arte la sua pittura, e quando sarà svelata, se lo sarà, |
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luogo sta l’attitudine di chi riconosce l’opera d’arte come | opera | d’arte. Su questa base primaria e fondamentale, il |
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luogo come indagine sulla struttura dell’opera in quanto | opera | d’arte, e in secondo luogo quale indagine sull’opera d’arte |
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senza detrimento al suo porsi primario alla coscienza come | opera | d’arte. Inevitabimente si crederà di potere applicare |
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che qui, quest’atto della libertà umana, si è concretato in | opera | d’arte. |
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potere riscontrare nell’opera d’arte — in qualsiasi | opera | d’arte — fin dall’origine e non per l’uso a cui, una volta |
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non realizzate pienamente, la struttura per cui si rivela | opera | d’arte non sarà identificata per il solo fatto che, ove si |
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basilare per il porsi stesso dell’opera d’arte in quanto | opera | d’arte, ci si può allora proporre storicamente le modalità |
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territorio, in una data società, si pone, oltre che come | opera | d’arte, quale monumento storico. E da questo angolo può |
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le viene attribuito. Se a questo punto l’opera d’arte come | opera | d’arte passasse in "sottordine quale merce, virtualmente |
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in "sottordine quale merce, virtualmente scomparirebbe come | opera | d’arte, ma non ci sarebbe da vedere in questo fatto, pur |
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regrediente dalla originaria oggettualizzazione in quanto | opera | d’arte, apre la via alla feticizzazione dell’opera e questo |
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risalire alla specificità stessa dell’opera, per cui è | opera | d’arte e per cui ha un valore insostituibile per la |
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le parti si compongono nell’opera dipinta. Grandissima | opera | del pittore sarà l’istoria: parte dell’istoria sono i |
La storia dell'arte -
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può convogliare, ma la sua specificità non potrà mai, se | opera | d’arte è, configurarsi come messaggio. Il simulacro che |
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d’arte, il veicolo con cui offrono la propria astanza di | opera | d’arte alla coscienza sia rappresentato dal linguaggio, e |
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a vista, e cioè alla coscienza che le intenziona come | opera | d’arte. In questo senso, anche la ricerca per rintracciare, |
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ancora il Baglione come ultima | opera | di Borgianni, compiuta nella massima decadenza, l'Assunta |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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tuttavia l’opera sia riconosciuta come | opera | d’arte, e non come un’opera o mancata o incompiuta o |
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prevale su quella razionale; non vi è un progetto di | opera | compiuta: l’opera nasce con il movimento della vita. |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
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Isacco e Giacobbe. Udine, Duomo. | Opera | certamente genovese, di Orazio de Ferrari. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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Lucrezia e Tarquinio. Roma, Accademia di San Luca. | Opera | toscana vicina al Bilivert. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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non è indispensabile alla recezione dell’opera come | opera | d’arte. L’esempio più eloquente è proprio quello che |
Le due vie -
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