E l'on. Depretis stesso trovavasi in una posizione singolare. I più erano persuasi ch'egli avesse sostenuto quel progetto quale ministro di finanza
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Non si poteva immaginare cosa più inopportuna. Alle obbiezioni mosse da un industriale, come l'on. Rossi, e da un economista, come l'on. Lampertico
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Non bastava al Ministero e più specialmente all'on. Nicotera, di aver messo in Senato una numerosa infornata di proprie creature alla vigilia di
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Ministero ha da pagare verso il Pianciani. Vi ho scritto altra volta che l'on. Caracciolo di Bella non desidera lo scioglimento del Consiglio, né il
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dell'on. Sella per la costituzione del partito moderato. La circolare era stata stampata nella tipografia della Camera dei deputati; vedete adunque
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stato solennemente deciso. Così ha fatto l'on. comm. Eula, presidente della Corte d'Appello di Genova, e di ciò che ora è accaduto non si trovano esempi
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colla certezza che non si sarebbe invalidata la prima votazione. Si scambiarono delle spiegazioni; l'on. Cabella domandò che si rinnovasse il voto
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E poi, diciamo il vero, questa influenza l'on. Depretis, ponendosi in contraddizione colle sue parole, cercava di esercitarla indirettamente quando
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parve a tutti superfluo che l'on. Depretis dicesse di non voler influire sulla deliberazione; in primo luogo sarebbe stata assurda la pretensione di
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Ma l'on. Nicotera, che vide la mala parata, sorse ad invocare non so quali riguardi alla dignità del Senato e al decoro delle istituzioni (!), e
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