Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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la messa un cherubino, e vi nascean colombe ed usignuoli:  oh  il bel cammino, fra le intatte bianchezze e i dolci voli!
il bel cammino, fra le intatte bianchezze e i dolci voli!  Oh  effluvii, oh grazie del pane e del vino, quando canta la
fra le intatte bianchezze e i dolci voli! Oh effluvii,  oh  grazie del pane e del vino, quando canta la messa un
 Oh  chi dirà la gioia che sentii stamattina volar dal labbro
anch'essa, a poco a poco, fra i rami si perdette ...  Oh  dolce cherubino risali il tuo cammino, oh torna, e sèguita
si perdette ... Oh dolce cherubino risali il tuo cammino,  oh  torna, e sèguita la canzonetta, o forosetta! Ma là, sul
due begli occhi d'amore ... begli occhi, e buon umore;  oh  a lui propizia sia l'onda amara, se gli sei cara! Ma, se
ai bruchi erranti? Alle buccie che dice il vento fioco?  Oh  nelle tombe scheletri grondanti, oh beltà, robustezze, a
dice il vento fioco? Oh nelle tombe scheletri grondanti,  oh  beltà, robustezze, a poco a poco scioglientisi coll'acqua,
ai bruchi erranti? Alle bucce che dice il vento fioco?  Oh  nelle tombe scheletri grondanti, oh beltà, robustezze, a
dice il vento fioco? Oh nelle tombe scheletri grondanti,  oh  beltà, robustezze, a poco a poco scioglientisi coll'acqua,
è pur che si risponda. - Eh, che mai fa ? - Dipingo. -  Oh  bello, oh bello! ... - Ma come ? - Come posso. - E cosa ? -
che si risponda. - Eh, che mai fa ? - Dipingo. - Oh bello,  oh  bello! ... - Ma come ? - Come posso. - E cosa ? - L'onda. -
 Oh  tesor negli scrigni giacenti, oh dovizie all'azzardo
tesor negli scrigni giacenti,  oh  dovizie all'azzardo diffuse, e cui spesso sbadata profuse
e cui spesso sbadata profuse una man che ignorava il dolor!  Oh  metallo alle belle indolenti tramutato in tessuti e in
mi chiamo, e sono il raggio e il gaudio del primo albore!  Oh  schiudimi la porta, e schiudimi le braccia... - ecco il
che vi dice, o miei vecchietti, questo sol di primavera?  Oh  narrate di che palpiti, tramontati i caldi affetti frema
o vi strazia col pensiero ch'ella è muta in cimitero?  Oh  il gennaio malinconico rammentate, quando il cielo era
stanze? Copron di versi i lirici tinelli le lontananze :  oh  miei curati nelle vigne erranti col tondo viso in foco e il
tondo viso in foco e il parlar roco - delle dee baccanti!  Oh  le donne,oh le chiacchiere del prato! Che laconismo! Nessun
i fiori stanno che qui vi danno - in polvere i droghieri.  Oh  tre ne voglio de' miei vecchi amici dal pazzo umore! Di
 Oh  ditemi il segreto, erranti stelle, dei vostri eterni
Ma neghittosa se tu resti ancora nella tua danza eterea,  oh  a te, dall'alto, cui di notte agogno, una ultrice tempesta
 Oh  non passate mai, plebi frementi, femmine folleggianti in
e baci in copia avrai; ché Dio promise, in questo  oh  grande e buono! a chi avrà molto amato, il suo perdono! -
allor sono svaniti, e tu ti accorgi che diventi serio...  Oh  invoca, allora, invoca i santi attriti del desiderio! Il
geme dietro le rose e canta : è l'ora di alzar le penne!  Oh  baci, oh soli prodigati al bimbo, ironie degli aprili e
le rose e canta : è l'ora di alzar le penne! Oh baci,  oh  soli prodigati al bimbo, ironie degli aprili e delle
minacciato dal padre irato il cor del giovane s'ingelidì ;  oh  giorno, oh fiore! Povero amore! Sì puro e fervido come
dal padre irato il cor del giovane s'ingelidì ; oh giorno,  oh  fiore! Povero amore! Sì puro e fervido come finì! Qual era
povero fiore, tolto alle aiuole vergini e tranquille,  oh  non languir sul petto al viaggiatore!. . . Io leggo il
vaste scuole, e riveggo il bidello e il professore. . .  Oh  memoria crudel, spina del cuore! E dove sono il volto e le
suoi misteri ignora e del bello alla fiamma non si appura.  Oh  dell'aprile candide sorelle! Somigliategli in tutto,
in paradiso tondeggierà! Corna a ponente, luna crescente!  Oh  come è limpida la collinetta, e l'aria pura sulla pianura ;
come è limpida la collinetta, e l'aria pura sulla pianura ;  oh  senti i cori nei sicomori, giù per le chine che cavatine!
corallo! - Ve', ve', il giardino qui dell'Intendente! -  Oh  ma non scriva, no, quel muro giallo: vi sta un ricco che
un fiorellino ... ma il vecchierello ov'è che mi risana?  Oh  non più, madre, medicine amare, stanotte io feci un sogno
sorrise ai fiori e ringraziò i profumi, e disse all'aura :  oh  dolce il tuo sussurro! e alle rondini : addio! e ai
Nume, Iehova, Signore! fortunati i viventi in questa vita:  oh  crea l'imperituro, regalalo al passato ed al futuro! - E
il padre; ma le materne lagrime non prevedeva Iddio?  Oh  lo spietato oblìo che domina nel cielo! Nel cielo
di paradiso, a baciarla sul viso, a baciarla sul core!...  Oh  gli orrendi spettacoli del nostro cimitero! Un muricciuolo
iberici lidi? Quegli occhi più fulgidi dell'aurea cornice,  oh  dimmi se resero un uomo felice! Di nacchere e ghitarre oh
oh dimmi se resero un uomo felice! Di nacchere e ghitarre  oh  ardor di serenate! ... Dimmi, quanti morirono sotto tue
faccia rotonda, per certo fiorivano i pranzi al tuo tetto;  oh  dimmi lo stomaco ti fece difetto? Odor di tue cucine dopo
un uomo, al muro brancicando, arriva. - Chi è, chi non è ?  Oh  povero me!... Il prete lo giura, ma nulla io ne so: chi
prestarmi può sol. Ma vedi lassù... Che avvenne, che fu ?  Oh  domine!... un gatto che coda non ha! É un vecchio ; io lo
io lo so : la gelida età con furti siffatti burlando ci va.  Oh  gatto gentil... ti sono simil! Che mai non perdetti da
studii? - ebben, che ha imparato ? Se Cristo ha burlato -  oh  povero me! ". Partì brancolando. Nel ciel porporino le
capì la madonna, la buona, la santa, la povera nonna! -  Oh  angosce, oh trasporti dell'anima mia! E i sogni sfumavano,
madonna, la buona, la santa, la povera nonna! - Oh angosce,  oh  trasporti dell'anima mia! E i sogni sfumavano, la nenia
una fila di camelli ebrei al limitar di mistica piscina.  Oh  se giungeva ad attaccar la briglia alle fossette delle
dell'uomo infelice non ha corso, nè luce, nè suon...  Oh  cadete, mie pallide gote, e sull'ossa lasciate impietrir
... ... Le lacrime mi sgorgano dal ciglio invirilmente.  Oh  mia fanciulla, oh tu non hai compreso di quanto amore io
mi sgorgano dal ciglio invirilmente. Oh mia fanciulla,  oh  tu non hai compreso di quanto amore io t'ami. Ed un dolore
con flebili orazioni per te che uccise l'infelice amore!  Oh  già l'anima tua fatta è splendore, e mentre chiede, in
se schiudono l'uscio, ma qui la stufa borbotta tepente:  oh  benedetto il mio piccolo guscio, per me, nevata, sei tutta
gelosa della fantasia che ti dilunga dalla soglia mia. . .  Oh  dimmi i fantasimi che sogni nei cieli ; se posso,
tu in basso guati; io mi faccio gentil, tu ti fai strano...  oh  dove, dove sono i dì volati, i dì che insieme viaggiavam
se il preludio dei baci incomincia ove finisca ignori!. . .  Oh  abbassa il velo, fuggi, e prega il Signore che ti sorrida,
notte, che venti, che gelo, ve' che cenere al tuo focolar!  Oh  non pensa ai misteri del cielo, corri invece una donna a
i tesori degli omeri nudi, delle chiome cosparse di fior!  Oh  divini di Venere ludi quando Bacco le avviva i color! Ama,
era bello il cielo ch'io vi leggeva un dì! E adesso ? ...  oh  torna all'anima sempre l'antica fede; cinto di pie memorie,
che un desio di sparir trepido e vago sull'anime piovete,  oh  già da tempo al vecchio avventuroso detto avevate che di
del vate son l'onta e la gloria che Iddio gli ha serbate,  oh  intatte ritornino le età che son morte; del dolce, del
di quella restò forse chiusa. Quando al sol si riaperse,  oh  cosa triste! intisichian non innaffiati i fiori, e la
promesso quel dì che all'Arte ho dato il primo amplesso!  Oh  come parvemi piana la via! Come la gloria poco restia, e
mese di pioggie e nevi, venga, ed io chiuda il guscio:  oh  giorni inerti e brevi, vetri appannati, e amabili grilli

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