occhi: noi stessi abbiamo una tale impressione ritornando nel nostro paese dal mezzogiorno; ma ritornando dalla Sicilia in particolar modo. Oh quegli
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fugge urlando e piangendo nell'infinito. Oh mistero! Prodigio! Se si potesse restar qui, in un'isola, per secoli e secoli, con la fronte nelle mani, a
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d'oro. L'agente, incontrandola, le aveva detto: - Signora, quest'oggi passeremo il tropico del Cancro. - Ed essa aveva risposto con allegrezza: - Oh
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benedetta borsa ?... Oh! Impossibile indovinarlo! Una delle più buffonesche stramberie che possano passare pel capo d'un burlone impertinente; una pensata di
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stantuffo della macchina. Oh! poter trovare qualche cosa di nuovo! Cento lire per il Corriere mercantile di questa mattina! Una libbra di sangue per
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nemico. Oh perdio! Me l'han fatta ieri; non me la faranno più oggi. - In fatti la signora faceva mille moine al marito, gl'infilava il braccio sotto
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a veder ammazzare? - Come? Chi ammazzano? - Un bove: egli lo sapeva sempre il giorno prima, e andava a vedere, per sbattere l'uggia. Oh ore eterne
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esclamazioni di maraviglia e di gratitudine, a due voci: - Ma cossa fali? Lori se desturba tropo! I ne fa deventar rossi! Oh ma che brave creature! Xelo
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, come per salvare il portamonete o il fazzoletto. Oh miseria. ll Commissario, per quanto fosse sollecito, non aveva tempo d'ascoltar le querele di
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la direzione. Oh! una passioncella senza conseguenze, un foco occulto: era tenuta a catena: tutto sarebbe finito in una lettera e in un colpo di
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afferrava con tutt'e due le mani al braccio della signorina, non dicendo più che: - Oh me fieul! Oh me pover - e scotendo il capo in atto di desolazione
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, che i gavaria verto i forni conomiçi e le barche, e che el governo gera a drio a megiorar l'agricoltura. Ma se intanto mi no magno! Oh crose de din
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gridate a voce altissima, con un grido immenso che coprisse l'oceano: - Oh me fieul! Oh me pover fieul! Il corpo scivolò, disparve nelle tenebre, fece
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di calza sfatta dal cassero al salone, e si abbandonavano qua e là pei divani e intorno ai tavolini. Oh l'insopportabile gente! Conoscevo già gli
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quella natura: chi poteva aver scongiurato la tempesta? Oh! l'avrebbe scoperto, se avesse dovuto logorarsi il cervello e star appostato tre giorni e
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gridando: - Sotto, signori! Si chiude il salone, si spiccino. - Allora s'intese un grido dell'anima: - Oh Dio! Dio mio! - Era la sposa. Non si può
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che devi morire ! - Oh! quanto mi pareva assurda quell'idea dei tempi ordinari che sia lo stesso morire in un modo o nell'altro!... Oh morire d'una
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parve quella del Secondo, gridò dall'alto della scala: - È passata, signori! - e gli risposero varie esclamazioni dei camerini: - Oh buon Dio! - Ma è
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mal di mare, ne domandai notizie all'agente, che sedeva tra me e l'avvocato. Ma come! Non sapevo nulla? Avevo già la testa in America, dunque. Oh
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arrivare in tempo in America a trovare la loro parte di terra e di pane. Oh l'interminabile miseranda sfilata! E immaginazione, come uno scherno, mi
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, che trovai sulla porta della cucina, con una padella alla mano. - Oh! finalmente! - esclamò, tirando un respiro di soddisfazione, - ci avremo ora dozze
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occhi di pesce sospettosi, e non parlava a nessuno. Domandai all'agente se sapeva chi fosse. Oh! un bel caso. Si sospettava che fosse un ladro
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suo marito. Oh miseria! Non capivo che qualche parola qua e là; ma lo stridore e l'accento di quelle due voci, ferme nella loro concitazione, e animate
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Accademia della crusca
