nelle profondità, dell’Oceano, o dalla vita umana arguire le strane e mirabili e rapide trasformazioni per le quali passa quella di un insetto.
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la vita quale si svolge nelle profondità, dell’Oceano, o dalla vita umana arguire le strane e mirabili e rapide trasformazioni per le quali passa
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di tutta la superficie di Marte, e si suppone rappresenti l'Oceano principale di esso. Se questo è, l'analogia con le nostre nevi artiche ed antartiche
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gigantesca inondazione, la quale ad alcuni osservatori diede motivo di supporre in quella parte un altro Oceano, che però in quel luogo non esiste, almeno
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In Marte le cose sembrano proceder molto diversamente. Come dimostra uno sguardo dato alla carta, tutto o quasi tutto l'Oceano è concentrato intorno
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Consideriamo dapprima la calotta dei ghiacci australi, che tutta si forma entro all'Oceano di Marte, e può giungere ad occupare di questo Oceano una
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un Oceano, sarà libera da quei sali e da quelle mescolanze, da cui non si può dubitare che sia inquinato l'Oceano australe del pianeta. Ne possiamo
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, cioè verso le bassure australi occupate dall'Oceano.
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molto dipenderà dalla natura chimica delle sostanze disciolte nell'Oceano. Se, per esempio, quelle acque fossero salate come quelle dei mari
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del polo boreale, a misura che saranno disciolte, correranno all'Oceano seguendo le ampie valli, che loro offrono la strada più facile. Se il fondo
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d'afflusso: mentre per l'estremità australe e più bassa accadrà l'uscita delle acque residue, che vanno a raccogliersi nell'Oceano australe.
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era una immensa pianura terminata per tutto dal mare, sul quale posava direttamente il cielo. Nell’Oceano gli astri si tuffavano o si estinguevano la
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vedrai che l’Universo è riempito da un Oceano limpidissimo ed etereo senza confine”.
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il transito del 6 giugno 1761 perché stava navigando nell’oceano Indiano (lo osservò ma il rollio della nave invalidò le misure), decise di attendere
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dopo Airy contrappone il nome “Oceano” con motivazioni mitologiche alquanto artificiose: per lui sarebbe troppo sopportare Le Verrier immortalato nei
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“Memoria terza”, presentata ai Lincei il 6 giugno 1886, poté annunciare un nuovo straordinario fenomeno: “Le vaste estensioni dette Oceano e golfo
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un cilindro appiattito che galleggia sull’oceano al centro dell’universo. Conosceva l’eclittica, cioè il percorso apparente del Sole sulla volta
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. Fu il primo a usare la parola geografia nel senso moderno, disegnò una mappa che rappresentava il mondo dall’oceano Atlantico all’India, descrisse in
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, avrebbe conseguito il dottorato di ricerca. La folgorazione gli venne in mezzo all’oceano contemplando il luccichio del sole sulla schiuma delle onde: la
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’oceano occidentale, il quale ancora lui riceve li razzi solari e li riflette negli inferiori mari della luna; e ancora per tutta la parte ombrosa
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cratere largo 90 chilometri, ma si vantò di aver “gettato Copernico nell’Oceano delle Tempeste” . Questo meritava, secondo lui.
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