preparò a vedere coi propri occhi com'era fatto il mondo.
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Perdigiorno 53 Roberto Piumini, Fiabe per occhi e bocca 54 L. Gandini /R. Piumini, Fiabe lombarde 55 Gianni Rodari, Il gioco dei quattro cantoni Einaudi Ragazzi
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raggi e con i suoi bellissimi occhi mi accompagna per le vie del cielo e mi fa le serenate. Perché dovrei tradirlo? Rivolgetevi a Palla di fuoco che è
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il nostro piccolo becco e la nostra forza, — avvisò Cipí. — Ma noi siamo tanti! — esclamò Chiccolaggiú con gli occhi stravolti. — Spargeremo
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fratellini aprì gli occhi e disse: — Noi a vedere giú ci andiamo quando siamo grandi. — E io, invece, ci vado subito! — gridò Cipí e sgusciò sotto
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poter essere amati, ad aprire bene gli occhi per distinguere il vero dal falso, ad essere coraggiosi per difendere la libertà.
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fitto. La caligine gli bruciava gli occhi, la stanchezza gli fermava le ali e lui gridava: — Mamí! Mamí, — e intanto precipitava sempre piú in fondo
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papà. E Cipí intanto soffriva: a momenti non ricordava piú nulla e chiudeva gli occhi come se stesse per morire. La sua mamma, intanto, volava
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stralunò gli occhi, il suo corpo ebbe un brivido e restò là stecchito. Intanto l'uomo si avvicinava correndo; allora Cipí spiccò il volo gridando alla
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con vivaci colori, l'uccellino aprí gli occhi e sus- surrò: — Cipí, non abbandonarmi... l'ala mi fa ancora tanto male, ma voglio guarire, voglio
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vestito di bianco? I prati hanno ancora tanti occhi colorati? — E Cipí, pazientemente, le spiegava che tutte le piante avevano ormai smesso l'abito nuziale
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, vicino agli occhi colorati dei prati! — sospirò la passeretta. — Sarebbe bello... ma l'uomo ci porterebbe via i piccoli! — osservò Cipí. — E sulla
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disse: — Là c'è la casa del signore della notte, il vecchio saggio dagli occhi parlanti. — E chi sarebbe codesto vecchio saggio? — Ma guarda un po
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... Ma la parola gli mori in gola perché davanti ai suoi occhi apparve uno spettacolo meraviglioso.
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tremando tutta, — quelle non sono due stelline... quelli sono occhi parlanti... non vedi che dietro a loro c'è un'ombra nera? È lui! A quelle parole
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Chiccolaggiú e Cippicippi, muti, tristi, con gli occhi rossi di pianto e le piume scomposte. Quando arrivò Cipí tutti fecero silenzio. — Cari compagni del
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spiccarono improvvisamente il volo verso gli occhi del mostro, il quale li afferrò e li uccise... A quelle parole sali al cielo un altissimo grido di
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vanno a finire nella pancia dei signori della notte! — gridò e le lasciò là con tanto d'occhi per la sorpresa. Mentre tornavano una voce li chiamò
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terra, toccata e profumata. Piú li si guardava, piú il corpo fuggiva attraverso gli occhi e si trasferiva intero e vivo in spazi colorati e ricchi di
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, abbagliava tuttavia, e feriva gli occhi. Vagava il pittore con lo sguardo fra le progressive fasce di splendore che, sopra e sotto, allargavano la
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, l'Imperatore aveva mostrato negli occhi e nel sorriso una gratitudine gioiosa, infantile. Ora, a mezzanotte, il pittore seguiva l'uomo vestito di nero
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proceduto nel suo lavoro notturno, con gli occhi oppressi, ma non sazi, della bellezza di Amilah, ininterrottamente guardata, il pittore si alzò, raccolse la
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un alone floreale, nella quieta luce delle torce, in un profumo di arance. — La benedizione di Allah scenda sui tuoi occhi, signore, — disse la
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. Quello di Amilah, tuttavia, giunto come estasi centripeta dai capelli al centro del viso, mancava degli occhi: e l'intera figura, già stupenda
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, Vahede le mani piú eleganti, Iuda il collo piú slanciato, Vedua i capelli piú morbidi, Haniema il volto piú fine e la tredicesima gli occhi piú
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fiorite, sopracciglia dalla curva perfetta, rendevano stupefatto il pittore: stordito, affaticato di bellezza, andava qua e là con gli occhi, cercando
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. — Ho ottenuto di entrare qui, durante il tuo sonno... Infine, volendo dipingere anche il miracolo dei tuoi occhi, aiutato dagli stessi, ho raggiunto
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ancora lei. Non mostrava sorpresa, né finta né vera. Il pomo nel collo di Gentile, lentamente, si abbassò e sollevò. I suoi occhi non fissarono quelli del
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della morte, il Sultano rivelò ad Amilah ogni cosa. All'inizio, inquieta e sorpresa, la favorita mosse gli occhi verso il volto dell'amante, come per
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verità ad una certa linea piú amara della bocca, ad una luce piú mesta degli occhi. Fu quel mostrarsi nel volto, da una parte, e nel raccogliere sulla
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verità, girassero per l'aria attorno, invisibili e dolorose, chiedendo con lamenti di venire al mondo degli occhi, e io solo sentendole non posso che
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esercizio... Su molte cose, in verità, il pio uomo doveva allora chiudere gli occhi, o faticare per trovarne il valore, o praticare pazienza, giacché non
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occhi svelti, come a studiare il volto di quel rinomato. — Ero convinta ormai che ci avessi dimenticate, o per misteriose ragioni preferissi fare ogni
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palme come un piccolissimo dono segreto. Vagò con gli occhi sulla bassa volta colorata dell'abside, poi scese sulla croce dell'altare. Da un mese
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: sicché... Appena poté suor Marta si ritirò in cella, e si appoggiò le mani gelate al viso, caldissimo invece. Chiuse gli occhi, pregò qualche minuto
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indietro, sopra altro sgabello sedeva suor Caterina, assai piccola e provvista di baffi, con occhi neri e vispi, dedicati ad ogni movimento del pittore
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all'ospite. Bevvero guardandosi negli occhi, come usano gli uomini di quel paese per dimostrarsi, senza parlare, riverenza e stima. — Ma ora, amico mio
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del solito lavoro, trovandosi alla fine stanca il doppio. A Vespro tentò cento volte di non portare gli occhi alla cortina da cui, quel giorno, era
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Aveva cantato a bassa voce, guardando la collina. Poi ripeté la strofa, piú lentamente, toccandosi occhi, naso, bocca, orecchie. Poi piú velocemente
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, fervida e curiosa. Nella chiara stanzetta, piú tardi, si udirono dunque, mentre occhi scrutavano, mani si muovevano, pennello sfiorava, colore si
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13 Filippo, insoddisfatto, guardava il dipinto continuamente, socchiudendo gli occhi, ricordando il volto di Lucrezia, ritoccando, guardando ancora
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. Sakumat alzò una mano. Disse: — Invece possiamo sbagliare, Madurer. Basterà tenere gli occhi aperti, e accorgersi degli errori. Forma cancella forma
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parte di sole e di polvere gli è nociva. Gli occhi si gonfiano, il respiro si fa affannoso, la pelle si riempie di chiazze e addirittura si piaga. Egli
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stalle e rientrò nel palazzo, dove un alto silenzio regnava. Madurer era ancora addormentato. Ganuan sedeva a occhi chiusi presso il letto del bambino
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mare sgombro, alla sua destra. Tacque qualche minuto, pensando e respirando lentamente. Poi chiuse gli occhi e, per qualche istante, si addormentò
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anche la pelle e disegnato rughe sottili agli angoli degli occhi. — Ho già avuto metà della tua ricchezza, signore, - disse, — e pure la parola
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sguardo lungo le due file di Anziani, come per raccogliere il loro consenso a quanto diceva. Poi tornò a vagare con gli occhi dalla faccia di Gentile
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gli occhi arrossati dalla polvere di pista dei giorni precedenti glielo permettevano, che osservare la costa scorrere a sinistra, e il traffico muto
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deciso, e gli occhi molto scuri. Ogni tanto, Gentile si distraeva dalla rispettosa ammirazione del Sultano, per tornare allo stupore del mosaico: tanto piú
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può chiamare il volto di un uomo mascherato. Il pittore si voltò verso Maometto, e si stupí di incontrarne gli occhi. Si accorse che affrontare quello
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