Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: occhi

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Vietato ai minori

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Bonanni, Laudomia 32 occorrenze

goffo da non risultare nemmeno provocante. Ai miei occhi beninteso. Requisita. A chissà quale prezzo ne era stata barattata un'altra, sempre sorella ma

ragazzo è rimasto come abbagliato a occhi stretti. Gl'indicano la panca, si siede, viene fatto rialzare. Sulla stessa panca siede il minore del

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sulla spalla. I padrini sono vecchi, i cresimandi giovani. Il primo dalla mia parte è un losco ragazzo ricciuto fino agli occhi. C'è un movimento nei

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penosa, con quegli occhi bistrati di stampa, la frangia storta in fronte e una lenzetta di pelo al collo. Era difficile parlarne. Del resto non

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stretto dialetto e se cercavo d'intromettermi subito tacevano stornando gli occhi. Ma avevo colto quella frase: ti ci faccio mettere il dito, e visto l'atto

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quattro ore in aula non resiste. Via via s'accalda, fa un'affocatura ai pomelli, gli occhi diventano lucidissimi. Rifiuta di scrivere, di rispondere

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. I "bruti" non sembrano insensibili alla bellezza delicata. Boccuccia, nasino, fossetta al mento, occhi celesti, le gambe paffute in galosce alte di

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, c'è qualcosa di diverso, di poco chiaro. Abbandonato su una sedia fra i due alti militi, le guance senza sangue, gli occhi smarriti ma ancora testardi

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la portarono nell'ufficio del carcere, in un maglioncino celeste come gli occhi, i capelli ben lisciati lucenti, ne ebbi un senso di fresco e di pulito

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sfigura. Esse sgranavano enormi occhi bruni a fior di pelle, deboli e raggianti. L'occhiale, Gesù! Non glieli fecero. Ma a casa parla?, domandavo. A

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somiglianza con la madre e la sorella. La ragazza maggiore e più fatticcia. Entrambi hanno occhi bellissimi e vivissimi che sfavillavano al buio. Alla

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, curvandomi, che smetta di respirare. Dietro le lenti i suoi occhi sono rimpiccioliti e inerti. Non ci vede più, ripete la madre umilmente. A volte cercano di

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anche lui _ non l'ha picchiata, rivoleva solo le sue centocinquanta lire. È un bietolone coperto di stracci, timido e dolce con patetici occhi. L'altro

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a metà d'anno. (La "primella" degli ormai discriminati, segregazione razziale, gli apolidi della scuola.) Lo cerco con gli occhi e lo trovo

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schiacciato dalla loro presenza. Non guarda da quella parte. Nel girare gli occhi intorno, anche il suo avvocato ha una strettura di labbra. La bella

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gli occhi, con ditini inerti freddi e appiccicati, più passivo che docile. Si capisce che è abituato a vivere fra estranei, conosco questa passività

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media, corporatura robusta, colorito e capelli bruni, sopracciglia folte, occhi castani, fronte spaziosa, bocca regolare, mento ovale con fossetta

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in una coperta, rozza e brutta. Interrogatorio scabroso. A occhi chini, risponde con mormorii. Non lo so. Non so che è. Non sa che significa fare

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nugolo di agenti: niente paura dunque, ma un terribile imbarazzo che rasentava la vergogna. L'incontro col garbato giovane, i suoi occhi carezzevoli, il

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lacrime di emotività nervosa. Non lasciano traccia negli occhi, come un lavaggio igienico. La bambina che l'ultimo giorno di scuola, quasi per un

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smozzicata e storta per Franco. M'accorgo, pure senza incontrarne gli occhi, all'intensità del rossore e al modo come l'afferra, che gli sembra un tesoro

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assalito. Lo colpiscono con gli sgabelli, lo tempestano di pugni e calci, s'accaniscono perdendo il lume degli occhi e un sacco di tempo a imbavagliarlo

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rimbeccato. Lo zio prete voleva farlo negare: un giovane calvo, gli occhi celati dalle lenti, labbra strette. Il padre si torce le dita. Alla

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comine in fronte fino al collo. Ciro, ritenuto "il più deficiente", ha pezze di colore ai pomelli e certi occhi animati da bambino vispo. Anche

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d'occhi e comincia a sudare. Gli si offre una sedia. Mi stupisce la corpulenza dell'imputato. Al primo sguardo, un pezzo d'uomo. È uno di quei ragazzi

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piccoli occhi celesti che guardano intenti e speranzosi, con la fiduciosità dell'infanzia, appena velati da un'ombra di timidezza derelitta. Che diamine

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la panca, rivela una faccia esigua, bambinesca, occhi pavidi curiosamente annidati sotto le sopracciglia. SÌ è appreso che il padre ha un tirassegno

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orecchie quasi rifiutandosi di ascoltare. Alle guance del ragazzo immobile, fissi gli occhi vetrini, il colore s'intensifica via via come se lo

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incongrua, che serve per mostra e giustificazione alle presenze. Espone, la maestra, e ne i suoi occhi miopi ne quelli candidi di suor Maria Elodia

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male della famiglia. Non si guardarono mai tra loro. Le due sorelle, quattordici e quindici anni, bionde, occhi celesti, bianche e rosa, bellezze in

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. Incontro gli occhi lustri di un ricciutone. L'agente alla mia sinistra, scelta una cima più chiara, la stringe fra due dita. È una cima nuova, odorosa

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leggeri a onde appena accennate (con le dita?) come le ragazze col taglio corto ma pieno alla nuca. Una testa adolescente di bellezza femminea, occhi

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Versione elettronica di testi relativi al periodo 800 - 900 Donna Folgore

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Faldella, Giovanni 9 occorrenze

. La fanciulla Rosa Benibaldi, che così si chiamava al secolo, prima di monacarsi, aveva fiso e fuso lo scintillio dei suoi occhi nella cotta grigia

. Pare Gesù. E ritraendo il capo con una strizzata d'occhi gli fece l'invito della cortigiana. Egli salì. Dopo il congresso, gli occhi di Orseolo Lionello

occhi imperdonabili ed irresistibili la giudicò una bambinata; ed egli dovette farle il sacrifizio anche dell'istante di purificazione ed elevazione

castità professionale. Svembaldo non dava loro soggezione, sembrando ai loro occhi già luccicanti un angelo bagnato nel vino bianco di Canelli

, quanto diverso dal riposo, che dà il verde, in cui pullula l'annunzio di nuova vita! Quando la serenità invernale consentiva agli occhi suoi il

portinaia Violante Del Gozzo: una vecchia precoce e maligna dagli occhi scerpellini, una curva trotterellante a mendicare o sgraffignare mancie, labbra

, che si guardavano negli occhi sconfortati senza speranza ... Il figlio loro non sapeva più dir altro fuorché egli era cassé e opponevasi

potenza dell'oratore forense e del seduttore da salotto. Aveva occhi da girifalco per avvistare e colpire tutte le bellezze; aveva pinne di naso

da sé nell'angolo più lontano della bottega e poi rispose di sì alla domanda di lui. Gilda presente avvallò gli occhi. Svembaldo uscito dalla bottega

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