Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: occhi

Numero di risultati: 134 in 3 pagine

  • Pagina 1 di 3

Scultura e pittura d'oggi. Ricerche

265687
Boito, Camillo 39 occorrenze
  • 1877
  • Fratelli Bocca
  • Roma-Torino- Firenze
  • critica d'arte
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volerla imitare ha propriamente gli occhi abbacinati.

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non è nè gaio nè mesto, è un uomo che ha buoni occhi, agile mano, anima secca. Dopo avere girato di qua e di là nei campi, con la nostra seggiola e la

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Quale diritto abbiamo noi di goderci l’arte in pigrizia, come un Sultano che, sdraiato sui molli cuscini, sonnecchia, sbadiglia, e con gli occhi

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siamo seduti presso una quercia annosa, ricca di fronde, senza sollevare gli occhi a guardarla! Quanti crepuscoli, quante aurore, quanti tramonti

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Non era senza ragione che i Greci dipingevano spesso gli occhi delle loro statue. Ma il Grita ci dà una cieca; una cieca vestita col modesto e

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Abbiamo sotto gli occhi una fotografìa molto curiosa. È la fotografia di un uomo che si uccise tre mesi addietro in Milano, dopo avere annunziato ad

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È un bel giovinotto, sano, vivace, sereno, col pizzo al mento, con gli occhi scintillanti, con la sua cara parola toscana schietta e animosa. Dodici

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E le tre figure da’ bei piedi nudi staccano quasi intiere sulla serenità di un quieto cielo di tramonto, e fanno per via degli occhi la stessa

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puntini della pelle, e ci fa vedere negli occhi del suo modello specchiarsi gli oggetti che gli stanno intorno, il Denner dimentica una delle essenziali

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nessuna zolla del suo terreno. Per non avere sotto gli occhi quel tono scialbo voi andate ramingando da Parigi a Roma, da Nizza a Londra. Un altro abito mi

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della immaginazione personale e la diversa educazione degli occhi.

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mostri che digrignano i denti, fantasie del terrore, e le caricature con la pancia cadente, col sorriso beato sulle labbra e negli occhi, con le orecchie

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buone illusioni; i mulini a vento non bastano a nascondere l’eroe, e qualche volta, mentre il labbro continua a sorridere, gli occhi si inumidiscono.

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le magnifiche scene, che divorava con gli occhi. Castel Sant’Elia, Rocca di Papa, Albano, Genzano, Marino, la Riccia, hanno visto il marchese Massimo

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può darsi che anche nel resto facciano velo ai nostri occhi le velature dei secoli, le fantasie che i vecchi e gli antichi oggetti destano nel

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v’è città dove gli artisti stentino tanto a fare. Alzano gli occhi ai cielo, infocando con infiniti lamenti le Muse e ancora più Mecenate, quasi

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Concludiamo: arte italiana non c’è. A scoprire un indirizzo nuovo bisogna ficcare gli occhi addentro qua e là, e non iscoraggirsi dei disinganni. I

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vivi nel ricordo che sotto gli occhi. La critica si matura nella memoria. Quante cose che, al primo vederle, si gridano belle, poi, a ripensarle, s

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; si aprono bene gli occhi per vedere tutto il nuovo orizzonte spalancato in faccia dalle astute fiabe puerili; poi si ammicca con lo sguardo, mostrando

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ha il viso roseo, i capelli assai lunghi cadenti sopra le spalle, gli occhi astuti e lascivetti, o sotto ai baffettini appena segnati la bocca

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Insomma, non solo dobbiamo dubitare dei nostri occhi nell’arte, ma dobbiamo anche dubitare di essi nella natura.

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si può credere, dice di averlo visto con i suoi occhi medesimi. E non è male, crediamo, ripensare a questi casi de’ secoli andati, noi che viviamo in

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anche in ciò diventare utili, studiando dal lato della visione artistica quella strana malattia degli occhi, per la quale si perde il senso di

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tanta roba non si guarda più a nulla, e, chiudendo gli occhi e stirando le braccia, si mormora tra sè un inno alla cara ignoranza.

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La fatica delle gambe, degli occhi e della memoria non uccide solo il diletto, uccide anche l’ingegno: il pensiero svanisce. Si esce tra i vecchi

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sguardo, bisogna vedere come la gente sta con tanto d’occhi dinanzi alle nostre plastiche, e come le commenta, e come ride di soddisfazione, o si

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, ma, salvo poche, di ben corta esistenza. Poi, o i nostri occhi vedono male, o nei nudi delle nostre figure c’è la carne che palpita, c’è la epidermide

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nostri occhi: lo Spartaco di uno statuario, che non è cavaliere della Legion d'onore, e che ha da poco tempo finita la sua pensione di Villa Medici

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l’oggetto tale e quale, ma rispetto a’proprii occhi, a’ proprii studii, alla propria intelligenza, al proprio gusto, il quale gusto parte è durevole

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fatica a primo tratto è spiacente. Ma spesso interviene che un dipinto francese, sul quale s’erano posti gli occhi con gran diletto, quasi subito

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, bruna di carnagione, di capelli corvini, con un gattone nero piantato sulla spalla destra, che fissa gli occhi tondi negli occhi dello spettatore; i

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ghirlande, si vedono due occhi neri e due braccia tonde; nel verde folto dell'albero; lungo le vie polverose e bianchissime; nel fango dei chiassuoli lubrici.

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ad esse v’è un cartello che dice: Qui si cambiano monete e sì negoziano coupons tunisini; e, chi aguzza bene gli occhi, può forse vedere nell'angolo

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giurava che gli occhi fossero umidi e il naso rosso, e che dalla bocca uscisse l’aria in vapore. L’altro sonatore aveva bevuto, e stava in piedi ritto con

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lente due lagrime sulle sue guance, perchè egli vedeva con gli occhi della fantasia il bello così alto, che le ali del suo nobile genio non bastavano a

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fuori la zampa sinistra, ritira la destra, e nei buchi neri degli occhi, in tutto il muso è pieno di viva fierezza.

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Nei contrassegni del Manin sta scritto invece: fronte bassa, statura tendente al basso, corporatura scarna, occhi cerulei, mento ovale, naso grande

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biecamente attraverso i pertugi con occhi pieni di lagrime.

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I buoni statuarii, quando cessano dall’essere operai per diventare, anche agii occhi del pubblico, artisti, sentono il bisogno di coltivare lo

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Le Stelle. Saggio di astronomia siderale

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Angelo Secchi 4 occorrenze
  • 1877
  • Fratelli Dumolard
  • Milano
  • astronomia
  • UNIPIEMONTE
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in dubbio. Noi abbiamo potuto vedere quello di Sirio e misurarlo colsig. Struve, ma non mai quelli di Procione. Gli oculari, e forse anche gli occhi

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dagli astronomi, abbiamo già molti materiali per illuminare un poco la nostra ignoranza. In questa materia dobbiamo sempre avere avanti agli occhi il

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facile quanto pare il giudicare bene dei colori delle stelle. Primieramente gli occhi degli osservatori sono diversi e molti senza saperlo soffrono

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modo e colle stesse piccole differenze dei diversi osservatori. L’influenza di costituzione de’ diversi occhi è dunque sicura. In queste ricerche non

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XIII Legislatura – Tornata del 6 giugno 1877

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Crispi 2 occorrenze
  • 1877
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Gettiamo gli occhi sopra una carta.

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contratto vigente, anzichè quando se ne avvicina il termine. Io aveva davanti agli occhi l'esercizio ferroviario governativo, che sarebbe un avvenimento

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XIII Legislatura – Tornata del 21 febbraio 1877

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Spantigati 3 occorrenze
  • 1877
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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È un grande vantaggio questo di alternare le discussioni, perchè la mente è come gli occhi e gli altri sensi del corpo. La mente rivolta

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avviene (non occorre neppur che lo dica) ciò che tuttogiorno noi abbiamo sotto gli occhi. Non vi è materia da discutere, la seduta vi deve essere

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Di modo che io non ho detto che i membri della Giunta si compiacciano a viaggiare per fare le inchieste; ho detto solo che pare agli occhi di taluno

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Racconti 1

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Capuana, Luigi 2 occorrenze
  • 1877
  • Salerno Editrice
  • prosa letteraria
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le mani, pallido, con gli occhi socchiusi e il respiro accelerato: - Che hai? Ti senti male? - gli domandò l'amico. Questa volta i cavalli tornavano al

abbottonarsi un guanto, seguiva con occhi innamorati i colpettini lesti lesti dati qua e là al cappellino e alle ciocchettine dei capelli arruffate sulla