Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: occhi

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— Maestà non vi affliggete. La Cecina è viva, e i vostri  occhi  son riposti in buon luogo; son nella gobba della Reginotta
nostri occhi, al nostro spirito, al nostro cuore. Alza gli  occhi  al cielo: vedi il sole, la luna, le stelle. Qual
il sole, la luna, le stelle. Qual magnificenza! Volgi gli  occhi  intorno a te: ecco montagne, vallate, acque, pianure; ecco
non facciamo mai cosa che lo obblighi a velarsi gli  occhi  per non vedere. E non dimentichiamo di raccomandarci a Lui
Subito gli scolari della seconda gli han ficcato gli  occhi  addosso. Hanno percorso con gli sguardi la sua personcina
bene. Sei contento di essere venuto in Italia, Rìspoli? Gli  occhi  neri del bambino sfavillano. - Oh sì - risponde - qui sono
i suoi  occhi  pensosi: quanta nobiltà di espressione! Egli si rivolse
ha piegato le ginocchia, ha giunto le mani, ha gli  occhi  rivolti al cielo. Prega: la sua anima si innalza a Dio. Il
anima si innalza a Dio. Il fanciullo non vede Iddio con gli  occhi  del corpo, ma l'anima raccolta lo sente vicino: quasi lo
del punto sorgivo della sua bellezza, lo sguardo. Gli  occhi  della modella addormentata erano chiusi, e nulla le
ti parlerà. Avranno coperto il viso, come è uso, ma i loro  occhi  saranno scoperti, e ti guarderanno. E tu li guarderai. Un
la veste della notte... Come potrò sapere quali sono gli  occhi  della bella Amilah? Maometto guardò perplesso il pittore,
aveva lei, se era stupida? E stette ad ascoltare, con gli  occhi  in su, quello che le diceva Caterinuccia. - Sei stupida e
- diceva Caterinuccia, - con solo quattro capelli e gli  occhi  di filo rosso! Io vorrei una bella bambola vera. Tu sei
nebbia. È pallida e magra, nel suo viso chiaro brillano  occhi  immensi. Si siede accanto a me, appoggia la testa sulla mia
— Ti darò in regalo la mia chitarretta —Tit rise; i suoi  occhi  erano felici, e Caterì osservò che in ognuna delle sue
posteriori. quelle più lontane dal timone. Girate gli  occhi  dall'una all'altra, e poi continuate nella stessa direzione
la fissiamo e poi, senza muovere la faccia, abbassiamo gli  occhi  all'orizzonte, il nostro sguardo è diretto al punto nord.
Gentile sedette di fronte a lei, lentamente. Aveva gli  occhi  stanchi, ma ancora pieni della luce dormiente di Amilah. —
un volto di donna, signore. Gentile non rispose. Chiuse gli  occhi  per un istante, e nell'intimo buio delle palpebre, come un
fiori il tuo, signore, — lei rispose, invisibile. Anche ad  occhi  aperti, nel buio infinito della notte, Gentile vedeva il
ha attaccato! Quel pirata d'acqua dolce avrà fatto degli  occhi  così! - Credi? - dice il cappellano con una strizzatina
fazzoletto di tasca per asciugare la fronte sudata. I suoi  occhi  si accendono di invidia sui Balilla. - Beati voi, - dicono
di invidia sui Balilla. - Beati voi, - dicono quegli  occhi  - beati voi che andate a scuola, che tornate dall'adunata!
Ogni tanto tralascia di mangiare per covarseli, con gli  occhi  i suoi figliuoli. Come si sono irrobustiti Mario e Lucia in
gli occhi. Aveva un piccolo naso molto regolare e gli  occhi  celesti con le ciglia dorate. Appena vide la Principessa,
sull'argine mentre i bambini giocano sotto ai vigili  occhi  materni. Varano barchette di carta, pigliano libellule,
appare nei suoi ritratti, piccolo, un po' pingue, con gli  occhi  arguti, scintillanti dietro le lenti degli occhiali a
il ferro incandescente. Squadre di operai neri, sudati,  occhi  lucidi, si avvicendavano nel potente lavoro. La grande
dai rifugi subacquei a sbirciare il cielo con i loro  occhi  tondi.
pioggia; aveva addosso un cappuccio e uno straccio; i suoi  occhi  erano celeste scuro e i suoi bei capelli gialli. Era molto
stavano immobili con le teste fuori dell'acqua, gli  occhi  verdi a fior di pelle che guardavano intenti, e stese
nessuno. - Che fai? - replicò la voce. E Cuddu spalancò gli  occhi  scorgendo quella testa di ragazzo affacciata a un'alta buca
e tutte le mattine scendeva lui stesso a osservare coi suoi  occhi  se mai mancasse una foglia. Una mattina va in giardino, e
la mano. Giuseppe Garibaldi, girando intorno i suoi  occhi  di fuoco, gridò, con voce tonante: «Salute al Re
su, su, vicino al sole. I bimbi piangono, seguendo con gli  occhi  quei puntini d'oro. Dove vanno i palloncini belli? - Vanno
di stoffa. Anna crede di capire la domanda che trema negli  occhi  di Ninetta e le dice: - Non è mia, è di papà.
gli si avvicina, vorrebbe abbracciarlo, ma non osa: ha gli  occhi  lucidi lucidi. Il primo dovere dell'uomo è quello di
aspetta il Bambino Gesù e tiene gli  occhi  larghi. Non vuole addormentarsi. Gli altri sono andati alla
gli altri dormono, guidare nel buio il nero convoglio dagli  occhi  rossi. Questa notte il babbo è di servizio. Peccato! Piace
di salice, la barba bianca, il cappotto col cappuccio: gli  occhi  erano azzurri e buoni; e noi bambini gli volevamo un gran
al letto della mamma. È un bel piccino biondo con grandi  occhi  azzurri ridenti. Ninetto manderà a lui il suo pallone.
suor Caterina, assai piccola e provvista di baffi, con  occhi  neri e vispi, dedicati ad ogni movimento del pittore.
i miracoli, suor Caterina, - disse Filippo guardando gli  occhi  della giovane, che però erano fissi alla soglia, — perché
del frate si alzò allo spigolo dell'intelaiatura: e gli  occhi  di lei, nello spostarsi a quel punto, incontrarono gli
di lei, nello spostarsi a quel punto, incontrarono gli  occhi  di Filippo, in un silenzio tumultuoso: poi si fissarono
la pittura, suor Caterina, — lui disse, senza levare gli  occhi  da suor Marta. — È tutto ciò che so ed amo, oltre la sacra
e degli strumenti. Respirando ogni tanto a fondo, gli  occhi  fissi all'angolo alto della tela, suor Marta nulla faceva
Suor Caterina, immobile come un bambino alla fiaba, a  occhi  sgranati seguiva liberamente il corpo del pittore, che a
a quelli il pittore sta, prima e durante l'opera, con  occhi  attoniti: e piú che un naufrago affamato steso a spiare il
Filippo, — come la fiamma è il centro della luce, gli  occhi  sono il centro della bellezza: perle di presenza, gocce
presente caso, medesima fonte dell'armonia... Come negli  occhi  sprofonda il desiderio di chi guarda, cosí la bocca sporge
la casa del signore della notte, il vecchio saggio dagli  occhi  parlanti. — E chi sarebbe codesto vecchio saggio? — Ma
Passerì. — Un uccello come me e te? — Oh no... i suoi  occhi  sono come due soli, il suo grosso becco è uncinato, la sua
i cinque pani e i due pesci; e, dopo aver alzato gli  occhi  al cielo, li benedisse, li spezzò, li fece distribuire alla
nastro d'argento, la pianta... Uno dei fratellini aprì gli  occhi  e disse: — Noi a vedere giú ci andiamo quando siamo grandi.
di cartone tranquillamente appeso alla sua coda; negli  occhi  del povero re si scorgeva il piú grande terrore. Egli
tutta la sua vita, molte, molte cose, perché nei suoi  occhi  passavano le piú diverse espressioni. D'improvviso, tutto
e tenendo un pugnale in ciascuna mano, guardò negli  occhi  Pic: — Pic, — disse, — ti consiglierei, ora, di buttare a
la trombetta d'argento che giaceva sul tavolino, e i suoi  occhi  s'intenerirono: — Che cosa avrebbe fatto, lei? — chiese
i due uccelli spiccarono improvvisamente il volo verso gli  occhi  del mostro, il quale li afferrò e li uccise... A quelle
stelle... — Ma non erano stelle, Cippicippi, erano gli  occhi  di quella canaglia! — spiegò il solito passero dalla cima
— perché le altre volte quando sono andata da lui, i suoi  occhi  luminosi mi dissero parole buone, le sole parole buone che
delle lodi di san Macario, aveva abbandonato, ma gli  occhi  del pittore, che con i suoi pienamente le rispondeva, solo
quello non badava: solo guardava, con lo sguardo fisso, gli  occhi  devoti del suo pittore. Nel maturo silenzio del mattino,
stoffa bruna, di penitenziali cospirazioni. Immobile negli  occhi  di Filippo, Lucrezia si stordiva al canto degli uccelli, al
legno presso il muro, intenta al suo muginìo. Riaprendo gli  occhi  da una di quelle brevi abluzioni nel buio, lo vide farle un
conserte su una panchinetta di pietra, e chiudendo gli  occhi  al sole, come per riposarli un poco. Là dentro, Lucrezia si
padrone. Invece il contadino padrone, un uomo grande, dagli  occhi  rossi e piccoli, domandò a Guccio: - Che cosa fai da queste
Le pecore, nell'atto in cui venivano munte, avevano gli  occhi  dolci: i caproni si cozzavano fra loro con certe cornate
vuoto prendeva sùbito posto un altro, pallido, con gli  occhi  infossati, che non si reggeva in piedi. Dalla paura cercava
fermi!» lei continuava, e smesso di ridere guardava ad  occhi  fitti la faccia nascosta di Blabante. «Come ti chiami,
dunque!» Ma quello, come se una stregatura uscisse dagli  occhi  della masca, restò dove era e disse: «Mi chiamo Blabante,
che sempre più sentiva un curioso piacere a guardare quegli  occhi  stranieri. «Ma perché, chiedo ancora, stai per metà coperto
alzò di un altro dito l'orlo della lana, fin quasi agli  occhi  semichiusi e schivi. «Se quella donna fosse, tanto per