erano usciti dallo stabilimento con stato generale di salute normale o grandemente migliorato, con stato del polmone migliorato o stazionario, e con
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l'attività della pelle con frizioni secche con flanella, o con frizioni umide stimolanti, o con qualche bagno. Ai malati s'insegna a non tossire che quando è
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Queste buone condizioni di vita svegliano l'appetito, migliorano la digestione, moderano o tolgono la tosse, la febbre e i sudori, diminuiscono e
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Le somme pei sanatorii fatti finora vennero fornite in parte dai Municipi, in parte da ricchi filantropi o da Società benefiche, formatesi in molte
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giorni, il 70 od 80 per cento dei malati vengono restituiti alla società o guariti del tutto, o così migliorati da poter continuare per alcuni anni in
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, sopra 35 o 40 persone di servizio, una sola ammalò di tubercolosi, una ragazza che aveva l'incarico di lavare le sputacchiere; non ammalò nessuna delle
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In secondo luogo il medico ha il dovere, appena riconosca o sospetti l'esistenza della tubercolosi, di dire senza ambagi la verità al paziente ed
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Non è bene che dinanzi al fabbricato si stenda un ampio pendio o un piano erboso; per buona parte dell'anno esso favorirebbe alla sera un rapido
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terreno si abbia cura che esso contenga delle sorgenti, o possa fornire buona acqua del sottosuolo.
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. Non manchino le camere a un letto solo per gli ammalati incomodi agli altri, o aggravati, o colpiti da malattie trasmissibili.
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1.° Talora i medici, non tanto per errore di diagnosi, quanto per non spaventare il malato, o per compiacere i parenti, i quali, specie in alcune
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Vicino alla galleria si trovi un salotto, ove i malati possano leggere, scrivere o giocare nei ritagli di tempo lasciati liberi dai pasti, dalle
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8.30 frizioni alla pelle o doccia.
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malato li richiede. Come medicina meccanica si usano in alcuni istituti gli esercizi sistematici respiratorii, ripetuti tre o quattro volte nella
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d'esercizio possano venir coperte da una diaria di tre o quattro lire al giorno per persona.
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condotto, che deve lavorare di gambe tutto il giorno per visitare almeno i malati più gravi, o un medico d'ospedale che ogni mattina dispensa ricette a
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specialmente le ghiandole linfatiche, le ossa, le articolazioni, la pelle, l'intestino, ecc., oppure intaccare successivamente parecchi organi, o anche
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A) Si ha la trasmissione per sputo umido quando questo viene spruzzato fuori dalla bocca in minutissime particelle dal malato che parla o tossisce
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B) Si ha la trasmissione per mezzo dello sputo secco quando gli sputi, lanciati dal malato nel fazzoletto o sul pavimento o sui tappeti o sulle
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Non si permetta mai che una tubercolosa allevi o governi un bambino, e tanto meno lo allatti; e del pari non si affidi l'istruzione dei bambini a
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chiusi che l'uomo frequenta o abita (come corridoi, scale, sale d'aspetto, scuole, collegi, uffici, caserme, opifici, chiese, teatri, ospedali, prigioni
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Fra le diverse specie di sputacchiere fisse si preferiscano quelle di vetro, di porcellana o di metallo smaltato. Quando sono in uso, vi si tenga un
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Non si vada mai ad abitare dove ha abitato o è morto un malato di tubercolosi senza prima aver fatto scrupolosamente disinfettare i locali e i mobili
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2.° Se si prescinde dalla prima, infanzia, il maggior numero delle vittime è mietuto nel periodo di vita che va dai 15 o 20 ai 60 anni, cioè nell'età
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clima, che consente per tutto o quasi tutto l'anno di vivere all'aria aperta, e il predominare della popolazione agricola.
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II. Di procurare che l'ammalato non sputi altrove che in vasi di vetro o di terra invetriata; che questi spesso si mutino e si lavino; e che ogni
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V. Proibisce agli eredi di tali infermi il poter vendere ai rigattieri o rivenditori, ecc., durante un mese dopo la morte, in cui si ordina gli
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parte vivi e virulenti, sicché, inoculato in conigli o in porcellini d'India, colla più grande facilità loro comunica la malattia.
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Se, invece, i tubercoli si sono sviluppati su di una superficie libera, per esempio sulla pelle o sul rivestimento mucoso della bocca, della laringe
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Un'altra trasmissione diretta per mezzo della saliva può aversi coll'uso di cucchiai, forchette, bicchieri, ecc., usati da un tubercoloso, o poscia
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In altri casi, invece, si diffonde, e si diffonde specialmente per questo, che i suoi bacilli, penetrando nel lume dei vasi sanguigni o dei vasi
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letterecci, e specialmente i fazzoletti adoperati dai tubercolosi vengano cambiati di frequente e regolarmente disinfettati o nella casa stessa del malato
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nell'ammazzatojo, dove verrebbe in tutto o in parte sequestrata, ma la spaccia al minuto, o la vende nei comuni piccoli, ove non è sottoposta alla visita
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diretto rapporto coll'esterno. Frequente è il caso di ragazzi che presentano notevoli ingrossamenti tubercolari delle ghiandole linfatiche del collo, o
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, ed eliminando dalla produzione tutte le vacche che o coll'esame clinico o colle inoculazioni di tubercolina sieno state riconosciute tubercolose.
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, che non ricorrono alla bollitura per ignoranza, per trascuratezza o per povertà.
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1.° Qualora un proprietario fornente latte alla città, dopo che gli venne notificato che una delle sue mucche soffre di tubercolosi o di qualsiasi
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2.° Chi venderà, o farà vendere, o permetterà sia usato per alimento dell'uomo il latte di una vacca malata di tubercolosi o di qualsiasi altra
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Art. I. Nessuno può stabilire o esercitare una vaccheria nel Cantone di Ginevra, senza un'autorizzazione speciale del Dipartimento di Giustizia e
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sanguigna o linfatica.
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corpo dei focolari di tubercolosi latente o guarita; il che vuol dire, che per un certo periodo i bacilli, penetrati in quell'organismo, hanno
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Bisogna però precisare che cosa, nel caso presente, si debba intendere per robustezza dell'organismo o della costituzione. Comunemente si designa
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Quella stessa offesa, che in un organo robusto viene appena risentita o riparata in pochissimo tempo, in un organo debole guarisce lentamente
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La debolezza può essere limitata ad uno o pochi organi, od estesa a tutto il corpo; può ancora essere congenita, cioè portata dalla nascita, od
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Si vedono spesso delle madri tisiche che, dopo aver perduto parecchi figli per tabe mesenterica o per meningite tubercolare, finiscono esse pure, per
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o lavorano in opifici soverchiamente affollati, umidi, poveri di luce e d'aria, o con aria carica di polvere o di gas irritanti, si nutrono in modo
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sulla diversa diffusione della tubercolosi nelle varie classi o nei diversi gruppi in cui è divisa la popolazione di una città o di un paese. È un
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Tuttavia, e il tacerlo non giova, esito frequente della tubercolosi è la morte, la quale può esser dovuta a ragioni diverse, o a varie ragioni ad un
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Danni gravissimi si hanno pure in quelle professioni in cui l'operaio inspira dell'aria carica sia di vapori o gas irritanti, sia di polveri di varia
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eliminarli o ad attenuarne l'azione, ed a rendere così la professione stessa meno insalubre.
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