Io amo gli uccellini. Nel mio studio ce n' è sempre parecchi che cantano a gara mentre leggo o scrivo. L'abitudine non me li fa sentire; bisogna che
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vacanza; ma non gliene importava. Il peggio era che, ogni volta ch'egli pregava il babbo o la mamma di vestirlo con la giacchetta e i pantaloni lunghi
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sedere sotto un'antico busto di donna o di Dea — non ricordo bene — e tenevo i fiori ammucchiati su le ginocchia, e interrompevo spesso la lettura per
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mai non vi fosse qualcosa da arrestare subito ai primi passi, o qualcosa da prevenire. — Ma così loro fanno peggio! Aria, aria, moto! Il dottore
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figliuolo cechino, di dodici o quattordici anni, e miseramente vestito. Arrivati a quella porta, la donna si fermò esclamando : — Oh!... Le ciliege
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giorno vedevo uno di quei passeri o tutt'e due sul comignoletto della cupola dove solevano da anni sfogarsi a cantare deliziosamente. Quello che
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giuocare alla visita, si o no ? La tuba tocca a me; tu sei in casa. GINO. Prima però il cavaliere torna dall'ufficio. Egli va sempre in tuba al suo
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l'uscio mal chiuso, e uno o due di loro erano ruzzolati sul pavimento, disturbando quei signori nel meglio d' una discussione; così ora, per prevenire
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frumento; asini fatti imbestialire da mazzi di spine introdotti sotto la coda; vitellini perseguitati a colpi di canna o di bastone, e che il ragazzo del
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!... Ceci !... O che siamo al mercato? IL Re. Parlate voi, eccellenza Arlecchino. Si vede che l'eccellenza Tartaglia è troppo commosso per le buone notizie
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e gli si teneva attaccato ai panni, o faceva un movimento quasi per accostarsi. Al lume di luna, i tronchi degli alberi, i massi prendevano aspetti
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, non si accorgeva dell'ostacolo. Le bambine, salite due o tre scalini, si erano fermate ad aspettarlo, impaurite e tremanti di quel che era accaduto
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; e mentre le povere bestie si contorcevano dal dolore e facevano accorrere con le grida la mamma, il babbo, o qualch'altro di casa, egli rideva
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invitati.• — Non lo abbiamo nè comprato, nè sottratto, — balbettò Neo. — O dunque? Vi è piovuto dal cielo? — soggiunse la signora Elvira, che cominciava
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a quel modo, o provandosele addosso, e talvolta — quando il Drago non era presente — disputandosi anche la esclusiva proprietà di questo o di quel
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la mamma sorrideva, quasi lui non dicesse davvero, o non le importasse niente che egli andasse via. Rimase un po' sconcertato; ma riprese animo e
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O care rondinelle, vi siano propizii il cielo, i venti, il mare! E poi, a primavera, vi siano nuovamente propizii il mare, i venti, il cielo pel
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Ah, non è vero! Lungo il vostro cammino, vi sorprendono i venti, la pioggia, la tempesta; la morte vi coglie sul mare, su spiaggie inospiti, o
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capinere, prendendole a una o a due la volta e presentandole davanti alla porticina aperta. Qualcuna rientrava da sè, per tener dietro alle compagne
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, a cui il pretore aveva detto: — Badate di tener chiusa cotesta vostra boccaccia, o mando il brigadiere per chiudervela! Il pretore aveva raccomandato
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pelare? E se si sentiva stanco dalle fatiche della giornata, e se gli doleva un po' il capo, o la tosse lo tormentava, s'arrabbiava di più. L'idea di
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vigna su la costa; o a Pietra-che-suona, dove seminava grano, fave, ceci, cd era la dote della moglie. Doguara sarebbe stato di Lisa, Pietra-che-suona
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, glielo rammentasse, e lo esortasse a farlo subito, per non pensarci più. — O che sono coi piedi nella fossa? — rispondeva. Si sentiva bene, con le gambe
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mezzanotte, s'era messo o giocare all' oca con loro, usando la gentile malizia di contar male i propri punti perchè il perditore fosse sempre lui, e fingendo
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istalla o in cantina, e risalivano : — Eccoci in casa nostra! — Ah, come si sta bene qui ! Colà non mi ci potevo vedere !...In casa altrui uno non può
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seggiola, con le mani su le ginocchia, guardando di tratto in tratto le due giovani, o tirando il laccio della culla dove dormiva Paolino, il bambino di
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quanto avrebbe dovuto ; voleva vedere se s'ingannava o no. Il babbo era fuori ; la mamma aveva visite in salotto; nessuno lo avrebbe disturbato
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mai che anima viva vi penetrasse, e uscendone di rado, quando non doveva andare in campagna, o alla messa la domenica mattina. Le uniche creature
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cresciuto tutt'a un tratto?... Già toccava il soffitto con la testa... Ah! Ah! Ah!... Se la mamma o il babbo fossero entrati in quel punto, non lo
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farmacia. — Che è stato? — gli domandavano tutti. Giorgio non rispondeva, o rideva scioccamente, o rispondeva stramberie inintelligibili : — Allungo !... Mi
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mangiare la giuncata o la ricotta calda, o semplicemente una zuppa di pane e latte. Fossero rimasti tranquilli, non sarebbe stato niente. Ma volevano
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. Bisognava proprio che li cacciasse fuori di casa per farli andare pei campi, o a giuocare sotto gli alberi. Rispondevano sempre: — Il babbo non vuole, la
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