natura.... O glorie di luce raggianti nei crepuscoli estivi! O voci misteriose parlanti nelle paci delle notti imbalsamate! O sospiri esalanti dai
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labbra pur dianzi aperte al respiro.... "Si muore! Nella tarda età o nella fresca, in alto e nel basso, l'Impassibile falcia le sue spiche con moto
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ero guidato da una chiara idea e che sapevo quel che facevo - o per lo meno quello che avevo avuto l'intenzione di fare... Io avevo avuto
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ammonticchiavano sopra le quattro o cinque sedie spaiate e di vecchio modello che parevano perdute nella vastità dello stanzone. Solo un teschio
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stata composta, spirarle la sua propria vita, per ridarla a lui, per farlo felice.... Ella se ne sarebbe andata lontano, in qualche parte; o piuttosto
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egli l'aveva afferrata per le braccia, stringendo con tutta la sua forza, e mormorando per la concitazione: - Togli quell'anello.... o restituisci il
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Al signor Guglielmo Valdara, Castellammare. Hôtel Royal. Mon cher, Ah, que c'est drôle! Ah, que c'est drôle! Permettete, j'étouffe! O povero amico
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, siccome facendo riflettere uno stesso oggetto in due o più specchi, ciascuno di questi lo vedrebbe sotto un angolo necessariamente diverso, i giudizii che
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, la competenza giuridica non fanno al caso mio. Io debbo esporre dei fatti, tocca a voi apprezzarli. "La mia parola sarà disadorna: tanto peggio, o
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, che aveva commosso tutti coloro dai quali la contessa era stata conosciuta, non era molto recente, datava forse da quattro o cinque mesi; nondimeno
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?... torna nelle lande delle Fayolles, a migliaia di leghe da qui... - Repentinamente, egli si era disciolto da quella stretta. - E tu lo segui? - O Roberto
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: il problema d'Amleto, essere o non essere, cioè se è meglio.... Tu dovresti fare il mio ritratto così. Anastasio Natali scosse le spalle e si fregò
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passione.... - O tua moglie? - Mia moglie? Ah, tu credi che io l'abbia amata di amore? che io l'abbia presa di mia propria volontà?.... Me l'hanno data a
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che guarisce del suo vizio! Io volevo darle tutto il mio sangue! confondere la mia vita nella sua! inabissare eternamente il mio essere nel suo!... O
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, incapace di muoversi e di pensare, ridotto un oggetto di compassione o di scherno!... Non ricordo più nulla.... sì, il sorriso straziante di mia moglie
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altri, i ricordi passano pel cielo della memoria e, lieti o tristi, è in essi sempre un'intima malinconia, forse come effetto della stessa inazione in
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? Il cavaliere Guido Olderico.... la duchessa di Neli Valformio.... O da che parte si va pel romitorio?... - Ecco, da questa parte.... L'Olderico dava
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secretamente, nelle notti insonni, o fra il vuoto chiacchierio d'una visita di convenienza, o in chiesa, quando gli occhi fissi sul libro di preghiere
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pace era perduta, ed invocava una parola che la reggesse in quella lotta di tutti gl'istanti, tanto più atroce quanto più intima. - Padre, o padre! voi
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, portava una mano al cappello o spingeva uno sguardo lontano, all'orizzonte. Giunto finalmente dinanzi ad un cancello arrugginito fra due pilastri di
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Notte. Prima che ella parta, prima che ella muoia, prima che io la perda per sempre, non troverò io la parola da tanto cercata? O voi, poeti
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11 settembre. No, la Parola non esiste! Esistono delle parole, degli accozzamenti di sillabe, delle successioni di suoni più o meno rapidi, che
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colore di questi fiori? Dirò che è celeste? Vorrà dire: colore del cielo. Ma come dare ad un cieco o ad un minatore vissuto dalla nascita nelle
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questo strumento? Quale movimento di superbia ti persuade a disdegnarlo? Perchè non tentare di esprimere, bene o male, il sentimento di cui tu vivi?
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dell'arresto del tempo. Nel silenzio delle cose aspettanti, si ode il battito lento del mio cuore così gonfio di sangue e di lacrime che sta per scoppiare.... O
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abbietti; le persuasioni, i giudizii, i concetti fondati o falsi; le imagini fantasmagoriche, i ricordi e le previsioni col loro corteggio di pentimenti
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cuore è tranquillo; se esso precipita o rallenta i suoi palpiti, non escono dalle labbra che grida inarticolate.
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19 ottobre. "Nella conversazione, ordinariamente, s'inventa poco; più volontieri si ripete ciò che si è già detto, imparato o pensato; la parola
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gli spiriti, e da tanto dura l'esilio, ch'essi hanno perduto ogni speranza. Gli spiriti assentono, con gemiti sordi. - O voi che il sole illumina, o
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alle vertigini del muratore o del marinaio. La scala di ferro descrive un grande arco, adattandosi sull'emisfero della cupola fino al lanternino. Di
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amore timido, rispettoso, di cui l'uomo avvezzo a prendere son bien dove lo trovava, senza scrupoli o riguardi, non aveva ancora un'idea, sorgeva in
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pentita dei suoi sospetti? Un caso fortuito, come era accaduto a lui stesso, glie ne aveva rivelata tutta l'odiosa ingiustizia? O cercava ella, ora
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? Compassione, compassione di me! O Madonna, per l'amore che vi ho portato, per l'amore che vi porto, perdonerete voi il bestemmiatore? Non v'accorgete che io
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, rovesciato il coperchio, apparvero alla rinfusa oggetti disparati: lembi di cortine, pezzi di frangia, un sacchetto di chiodi, due o tre libri, lettere
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pochi o molti anni trascorsi, non modificavano l'impressione violenta ch'ella provava leggendo le parole d'amore scritte da un'altra a suo marito
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22 febbraio. Gentile signore o amico mio? Amico mio è più dolce, il mio cuore lo suggerisce subito e la mia penna lo scrive ben volontieri. Ma è poi
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una povera maestra, ma vi dò tutto quello che ho, tutto, tutto, o mio sogno!
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! Lo ripenso continuamente, senza posa, intanto che lavoro, intanto che faccio scuola, intanto che mangio o che parlo o che taccio, che passeggio o che
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e Dio non esistettero più per noi, per me... mi domando se vivo ancora, o Alberto! Come le mie braccia sono vuote! E come fredde le mie labbra! Oh se
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chiudeva la cassa che potesse avere rapporti con Elvira. Lesse ancora e rilesse le lettere ben due o tre volte torturandosi con tutte quelle frasi
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, finchè ridusse le fotografie ad una dozzina o poco più di donne passabili. E ancora occorreva molta immaginazione per raffigurarsi capaci di una
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stira più in fretta, che non avrebbe data a lei o all'Appollonia una briga inutile. Le sembrava che la sua giovinezza fosse finita e sentendo parlare
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ai personaggi, infonde loro un po' della passione che lo agita o lo commuove. . «Triste e semplice è la storia di Ulisse, di questo spostato dell'arte
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prefazione che è una vera gemma, la affida a lei, rivolgendole fra le altre queste delicate parole: «O piccola fata, lascia che, come segue la fortuna
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nota che vi domina, ed è la nota vera. Quanti non ne abbiamo visti noi di questi alpinisti ciabattoni sulle rive del lago, o alle acque termali, i
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stesso la definisca una realtà borghese. Ma è forse meno difficile a cogliere di un'altra? Sarebbe illusione o pochezza di mente il crederlo. Quelle
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parecchi mesi fra cinque o sei candidati scelti e vagliati dalle amiche della mamma, per cui fu successivamente sul punto di diventare la signora De
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questo era l'amore, qualche cosa altro ci doveva essere, più sublime o più triste, virtù o colpa, ma altra cosa, altra ebbrezza, altro trasporto
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sue credenze in fatto d'amore. La conclusione era questa: Gli uomini si danno a qualunque donna, bella o brutta, con affetto o senza, con simpatia o
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maniche e studiando il problema se dovesse torglieselo o no prima di lavarsi. Perchè ella voleva poi continuare tutta la vita quello che avrebbe fatto il
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