Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Numero di risultati: 148 in 3 pagine

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Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

madre, che si cura degli uccelletti. Alcuni mesi dopo uno dei due pappagallini muore, nessuno in casa appura se il maschio o la femmina. La vecchia

poesia

Disturbi del sistema binario

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Magrelli, Valerio 1 occorrenze

sfera dell'etica un modello ispirato alla psicologia della percezione. ll risultato è un'opera di fantascienza, o «scienza fantastica», nel senso

poesia

L'ora felice

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Scarabicchi, Francesco 1 occorrenze

tua gonna, se a Fiesole sul muro della casa o in un albergo d'Arno; chissà dove ho lasciato me ad attendermi, contemplando un cancello o a un tavolino

poesia

Salva con nome

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Anedda, Antonella 1 occorrenze

nel traffico sugli autobus o in metropolitana.

poesia

Il letto vuoto

344831
Pecora, Elio 1 occorrenze

volte, e che potrà essere assalito nel sonno da un hippy ubriaco o da un arabo pazzo.

poesia

Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

Il marito s'addormenta, a tavola, dopo il pranzo. Se russa lo sveglia e lo manda in terrazza a spandere i panni o al supermercato per il fabbisogno

poesia

Salva con nome

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Anedda, Antonella 1 occorrenze

, lucido e nero di pioggia senza passato o futuro. Il desiderio non è più l'affamato che guarda dalla finestra la casa illuminata.

poesia

Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

I folletti in casa. Quando spariscono le chiavi o l'accendino, prima se ne lagna a voce alta, poi esce dalla stanza e conta fino a dieci. Quindi

poesia

Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

A volte, in pochi righi, appare l'allegria, passa velata la morte. Una folla, in cammino verso il giorno o la notte, verso il ricordo o la

poesia

Ritorno a Planaval

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Dal Bianco, Stefano 4 occorrenze

E tutto si trasforma: la casa non è più occupata, O non c'è, o è diversa, o siamo diversi noi che adesso comprendiamo solo il mare e la sua fluidità

poesia

Una volta, guardando un ramo, o un passero, o una foglia stagliarsi oltre la finestra, era sempre aperta la possibilità che ramo, foglia, passero

poesia

Vorrei parlare di questi sassi, ma non della loro forma o del loro colore, e nemmeno della loro sostanza o del loro peso. Vorrei parlare di questi

poesia

limpidissime che ci viene da chiedere che cos'è questo rumore, del vento o del mare, e ascoltando ci dimentichiamo di donnire, e guardando la luna le

poesia

Il letto vuoto

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Bertoni, Alberto 1 occorrenze

ostacoli più ardui. Anche se qualcuna, un giorno o l 'altro, dovrà pure spiegarmi cosa vuol dire “adulti” nel primo mondo contemporaneo occidentale

poesia

LA CHIMERA

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Campana, Dino 1 occorrenze

Non so se tra rocce il tuo pallido Viso m’apparve, o sorriso Di lontananze ignote Fosti, la china eburnea Fronte fulgente o giovine Suora de la

poesia

Poesie - La morte di Tantalo

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Corazzini, Sergio 1 occorrenze

O piccoli giardini addormentati in un sonno di pace e di dolcezze, o piccoli custodi rassegnati di sussurri, di baci e di carezze; o ritrovi di sogni

poesia

UNA PARTITA A SCACCHI - Leggenda drammatica in un atto

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Giacosa, Giuseppe 1 occorrenze

vapor di vendemmia che impregna l'atmosfera, Siano i fumi che i prati esalano alla sera, Sia la pioggia imminente che vi serpe nell'ossa, O sia un

poesia

POESIE

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MICHELSTAEDTER, Carlo 4 occorrenze

Salve, o vita! dal cielo illuminato dai primi raggi del sorgente sole all'azzurra campagna! Salve, o vita! potenza misteriosa fiume selvaggio

poesia

O vita, o vita ancor mi tieni, indarno l'anima si divincola, ed indarno cerca di penetrar il tuo mistero cerca abbracciare in un amplesso immenso

poesia

sono. No, non son questo corpo, queste membra prostrate qui fra l'erbe sulla terra, più ch'io non sia gli insetti o l'erbe o i fiori o i falchi su

poesia

struggo lontano e solo, anco s'a te vicino parlo ed ascolto, o mia sola compagna. Mentre di tra le dita delle nubi a che occhieggian le stelle nel sereno

poesia

Il paradiso sui tetti

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Pavese, Cesare 1 occorrenze

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi - questa morte che ci accompagna dal mattino alla sera, insonne, sorda, come un vecchio rimorso o un vizio assurdo

poesia

Penombre

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Praga, Emilio 11 occorrenze

: come è bella la sera in mezzo ai monti? O pace, o solitudine, o dolcezze! Tu appoggiavi i piedini al focolare, ed io la testa fra le tue carezze; e il

poesia

O bella donna di latte e di rosa, donna sdegnosa, m'han raccontato che nessun ti agguaglia nella battaglia ; che hai di ferro le braccia, e che il

poesia

Suonano a esequie, un feretro s'avvia, un prete è in allegria. O mio canestro di olezzanti fiori, tavolozza di forme e di colori, o stelle che dal

poesia

Tentanda via est. La bella mano gli posò sul crine e disse: - Io vedo il tuo serto di spine, e sento l'onda che hai qui dentro ascosa, o mio dolce

poesia

... o donna buona, o fonte d'allegrezza, o virtù, mansuetudine, e dolcezza, giuro al demone mio che, per morire, non mi vorrei pentire, non cercherei

poesia

guardava attonito, triste, cogli occhi immoti, l'universale accendersi dei continenti ignoti; egli sognava, o limpido raggio, o profondo velo! la

poesia

Epifanìa, o son morti di freddo, o son malati, nei paesi del sole, i bei vegliardi dallo scettro d'oro! Quando la mia scarpetta in sul verone tutta

poesia

di cembalo che canta, o stride, o geme, coll'ugna rea mi spreme. - O fedeli! o cattolici! alme beate e pure, nel dogma e nel misterio dell'avvenir

poesia

O armoniosa quiete del villaggio, balsamo sospirato un anno intiero, o pace della mia anima, e raggio del mio pensiero! Come sei tutta buona e tutta

poesia

carnefice, vorrei farmi becchino per lacerarti, o secolo, quel manto d'arlecchino; e sul tuo muto Golgota cacciarti col tuo Dio, e imprecarti l'oblìo

poesia

faccia di una donna onesta! Ma, seguendo il suo strascico di seta, il mio cor sospirava: - O bella creta, va', domanda alla Venere di Milo la lista dei

poesia

TAVOLOZZA

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Praga, Emilio 7 occorrenze

dando il braccio a sedicenni amanti, pallide di languore e di piacere, orsù, apparite, o ciclopi, o giganti, e danzatemi intorno al tavoliere! Sento

poesia

O notturno splendore, o vergine divina! Tu che commuovi, sorridendo, il core dell'uomo e dell'oceano, solitaria dei cieli, adoro la tua luce, amo i

poesia

- Sulla porta dell'ospizio, dove usciste in lenta schiera, che vi dice, o miei vecchietti, questo sol di primavera? Oh narrate di che palpiti

poesia

- Per la deserta strada, o viaggiatore, dove t'affretti ai raggi della luna? una madre lasciasti, il genitore e sposa e bimbi, per cercar fortuna? La

poesia

ignudo, come una compra femmina, o il conio di uno scudo? Ma tu, da culla a feretro lasci un sol dì il mantello? Ardisci mostrar l'indole del cuore e del

poesia

, ritrosa romana, al par delle statue di piazza Fontana? Ch'io vada pescandoti, per darti la cena, nel nostro naviglio delfino, o murena ? Ch'io danzi coi

poesia

, asciugate in una notte, son sorrisi al nuovo dì! Sù, coraggio, o musa pallida, vieni meco al cimitero; ve' di croci il campo è nero, e siam soli in

poesia

Trasparenze

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Praga, Emilio 10 occorrenze

castello, o mole strana! * * * Ti contemplo quaggiù dalla vallata dell'erbe in sullo smalto, o mio bel campanile, o chiesa, o spalto, che il sole

poesia

Quanti sogni, quante favole, che follie, che visïoni, non scandemmo, o Musa, al facile rimeggiar delle canzoni! Si cantò la luna, il pallido astro

poesia

O Musa bionda, o giovinetta mia, bella, dolce, soave, che mi dici al mattin la Poesia ed alla sera l'Ave... tu che, in mezzo alla torbida procella di

poesia

suicidio mi ha dannato Iddio, errarmi intorno mi parea sentire l'alito della morte. O mia ricchezza unica, o bimbo mio, lo sai tu chi son io? Sono il

poesia

leoni, o colloquii con Dio, o lotte, o tentazioni! O templi, o tombe di profondo oblio, o monaci guerrier, monaci maghi! O visi smunti in mezzo a

poesia

un povero pastor: corro a portargli l'umide rose del labbro mio e la mia chioma d'or! - Se basta amarti, o pallida bimba, per esser tuo, vale il mio

poesia

melode che è il benvenuto della terra al sole, fruscìo di selve, mormorìo di prode, mirifiche parole! Ma tu più bella d'ogni Bello, o Diva, la abbellirai

poesia

faccendiera dove si ciarla da mattina asera di centomila cose; dove a ogni angol di muro il sol rischiara e ombreggia qualche immaginetta cara: o bimbi, o

poesia

Che sarebbe se più non discendesse sulla terra la sera? Se più dalle convesse plaghe dell'orizzonte, dalla boscaglia nera o dal ceruleo monte, o

poesia

Boote con sottil filo d'oro; mi fai pensoso davanti allo stagno, immobil lagno! Tutto che in terra fulge o soffre od ama, nell'onta o nel decoro, tu mi

poesia