Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 O  mio tesoro, o mio amore…
mio tesoro,  o  mio amore…
 O  Iris! o capolavoro! Giammai Outamaro ha ideato donne e
Iris!  o  capolavoro! Giammai Outamaro ha ideato donne e chiome
Tornerà prima del sonno: mancatore alle promesse!  O  notte m'hai tradito, o sonno, o sonno addio.
del sonno: mancatore alle promesse! O notte m'hai tradito,  o  sonno, o sonno addio.
mancatore alle promesse! O notte m'hai tradito, o sonno,  o  sonno addio.
 O  mio tesoro…
 O  Luce, anima del Mondo!
 O  Luce, anima del Mondo!
 O  notte d'amore passata così!…
accusati: ad ogni nome l’accusato si alza spontaneamente,  o  è fatto alzare da un gendarme o da una carmagnola.)
si alza spontaneamente, o è fatto alzare da un gendarme  o  da una carmagnola.)
hanno un portavoce in mano; molti Mozzi sono arrampicati,  o  seduti, o sospesi alle sartie degli alberi e stanno
portavoce in mano; molti Mozzi sono arrampicati, o seduti,  o  sospesi alle sartie degli alberi e stanno cantando una
hanno un portavoce in mano; molti Mozzi sono arrampicati,  o  seduti, o sospesi alle sartie degli alberi e stanno
portavoce in mano; molti Mozzi sono arrampicati, o seduti,  o  sospesi alle sartie degli alberi e stanno cantando una
hanno un portavoce in mano; molti Mozzi sono arrampicati,  o  seduti, o sospesi alle sartie degli alberi e stanno
portavoce in mano; molti Mozzi sono arrampicati, o seduti,  o  sospesi alle sartie degli alberi e stanno cantando una
come uno stormo di passeri, che – le ceste di giunchi  o  a braccio o in equilibrio su le teste – se ne vengono dal
stormo di passeri, che – le ceste di giunchi o a braccio  o  in equilibrio su le teste – se ne vengono dal villaggio a
della squallida montagna, i tuoi grotteschi, bonarii  o  perversi folletti dalle facce sinistramente buffone? È
ad un orso che ride? È Momotaro gobbo e sbilenco?  O  sono forse gli Incubi in forma di granchi o nani
e sbilenco? O sono forse gli Incubi in forma di granchi  o  nani dall’orribile rictus quelle strane ombre?
questa è,  o  non è la mia camera?
Jean Jacques Rousseau e gli Enciclopedisti, non ironia  o  servizio più umile o più basso gli è risparmiato.
e gli Enciclopedisti, non ironia o servizio più umile  o  più basso gli è risparmiato.
 O  bel Genio nipponico, bello e antico Genio delle poesie,
gaiezza di colori vivaci, non bianchi chiarori di lune  o  distese di prati verdi correnti ai declivii di azzurri
candidi, non trionfi di cieli e stormi di migranti uccelli,  o  mari d’argento ed agili saettii di awabis, intorno alla
parso di sentire bisbigliare. Il nevrastenico è sveglio,  o  sogna…
che deve incarnare la maschera del Dottor Graziano,  o  Balordo, o Balanzone, Prudentio, Dottor Rovina, notajo o
deve incarnare la maschera del Dottor Graziano, o Balordo,  o  Balanzone, Prudentio, Dottor Rovina, notajo o medico,
o Balordo, o Balanzone, Prudentio, Dottor Rovina, notajo  o  medico, secondo l'intreccio, il dottore infine per
ove sei?…  O  fiori del piccolo giardino, ov’è ora la vostra Iris?…
mi hai tolto la vista, ma io vedo la Tua Grandezza,  o  Divinità!;
 o  non è, Colui, quello, costui, ne affitta tre: la sua,
per originaria malattia di famiglia  o  per materiale istinto, possedeva il genio dell’eleganza».
per originaria malattia di famiglia  o  per materiale istinto, possedeva il genio dell’eleganza».
casa di Iris mormora la sua cadenza senza scopo, mesta  o  gaia secondo che la luce, che scende e vi pènetra, effonde
che scende e vi pènetra, effonde nelle sue acque il riso  o  la lagrima del cielo.
era diventata un personaggio quasi officiale; – da tre  o  quattro mesi Marcello non l’aveva incontrata.
era diventata un personaggio quasi officiale; – da tre  o  quattro mesi Marcello non l’aveva incontrata.
 O  bei colori, ove freme il segreto delle fantasie nipponiche,
incubi desiderî di fanciulle, di mostri rimorsi d’uomini, –  o  bei colori, la capricciosa fanciulla vi spreme in gocce
dall’alto e ad intervalli uno scroscio come di cataste  o  di mura che ruinino.
labbro di Iris esce allora contro il mondo, il destino  o  la divinità la grande rampogna di una domanda: – Perché?…
 O  Morte, Signora Misteriosa, quanto sei grande nella tua
e spensierata gente cercatrice della voluttà, del piacere  o  dell’amore – della bellezza sopratutto!;
d’ogni età e sesso con rozze scodelle alla mano, pignatte  o  piatti.
d’ogni età e sesso con rozze scodelle alla mano, pignatte  o  piatti.
qua e là ai tavoli variamente disposti. Altri a gruppi  o  soli, entrano scendendo la gradinata. Altri ancora salgono
illuminata: nel mezzo una tribuna, a cui si ascende per tre  o  quattro gradini.
serra: imitazione pretenziosa di quella di Casa d’Orléans  o  di quella Kunsky.
illuminata: nel mezzo una tribuna, a cui si ascende per tre  o  quattro gradini.
E chi la spinse nell’abisso? io  o  tu? Ciò ch’io posso farò. Ecco le chiavi. Dormono i
si avvicina al banco e ingoia in fretta il fondo di due  o  tre bicchieri, leccandone l’orlo)
 O  che volete? – Di tanto in tanto ho bisogno di respirare
 O  che volete? – Di tanto in tanto ho bisogno di respirare
le sue braccia; mentre già al suo cenno i compagni attoniti  o  accigliati si ritraggono, scompariscono tra gli alberi.
semplice colle sue stuoie colorate e i battenti di quercia,  o  piccola Iris? – la bianca siepe di biancospine fiorite?; –
occhi sono socchiusi come quelli che temono essere feriti  o  non sanno fugare il sopore. La sua voce è come di fanciullo
un cenno d’addio a Nedda, parte con Peppe e cinque  o  sei contadini per la sinistra. – Nedda resta sola.)
un cenno d’addio a Nedda, parte con Peppe e cinque  o  sei contadini per la sinistra. – Nedda resta sola.)
Fra le file dei soldati circolano parecchie Ambubaje  o  camminano appajate ai soldati giojosamente. Frattanto si
i soldati. Lontano, in quel silenzio, per le vie deserte  o  percorse da pattuglie di municipali e di guardie nazionali
esce di nuovo. Intorno a un tavolo rimangono tre  o  quattro a giuocare ai dadi; dopo poco se ne vanno; tutti a
e riflettendo come se alla ricerca di qualche parola  o  rima, gli occhî larghi, inspirati, luminosi. Roucher gli è