Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: nulla

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I bollettini della guerra 1915-1918

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AA. VV. 1 occorrenze

Fjeri, catturando 23 prigionieri, fra cui un ufficiale. Sul resto della fronte nulla di notevole.

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Lezioni di meccanica razionale. Volume primo

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Tullio Levi Civita - Ugo Amaldi 49 occorrenze

Risulta, di qui che ad ogni istante è nulla la componente della accelerazione secondo la binormale alla traiettoria o, in altre parole, l

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L’accelerazione tangenziale è costantemente nulla sempre e solo quando sia identicamente ossia cosicché (n. 8) i moti uniformi (su traiettoria

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può essere costantemente nulla.

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particolare può esser nulla.

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29. Esaminiamo dapprima il caso cioè il caso in cui la velocità iniziale v 0 è verticale (o nulla). In tale ipotesi la prima delle (28') si, riduce

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e ciò si poteva prevedere in base al n. 19, in quanto qui, essendo nulla la velocità radiale di P per la costanza della lunghezza del vettore P - O

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particolare, se, ad un dato istante, un punto P 1, ha velocità nulla, ogni altro punto P 2 ha in quello stesso istante, velocità normale alla P 1, P 2

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Se la velocità del moto traslatorio è costante e, quindi, l’accelerazione è nulla, tutti i punti del sistema si muovono (Cap. II ; n. 16) di moto

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punti della parallela ad ω per Ω) hanno velocità nulla, ossia sono fissi.

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8. In un sistema rigido in moto esiste ad ogni istante un punto (detto centro delle accelerazioni) la cui accelerazione è nulla.

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nulla la velocità angolare ω della terna mobile, è pur nulla identicamente l’accelerazione complementare (n. prec.); e si conclude, in base alle (5

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nulli, si è naturalmente condotti a considerarli tutti come equipollenti, in quanto per tutti la lunghezza è nulla e la direzione e il verso risultano

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abbia velocità nulla; mentre ben sappiamo che in ogni atto di moto traslatorio tutti i punti del piano mobile hanno velocità equipollenti.

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nulla) e va a zero uno dei termini della (6) (quello in cui figura tale raggio); ma non possono annullarsi simultaneamente poiché le traiettorie polari

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nulla, purché soltanto sieno eguali le lunghezze dei due vettori,

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La seconda delle circonferenze (26) (luogo dei punti di accelerazione tangenziale nulla) può dirsi circolo di stazionarietà, come quello che è

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riferimento alla sua espressione (8'), dicesi omogeneo o no secondo che la funzione b è o no identicamente nulla. Chiamasi poi sistema anolomo ogni sistema

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rotolamento occorre e basta che, per tutta la durata del moto, sia nulla, istante per istante codesta traslazione elementare; il che val quanto dire che deve

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Così, in particolare, tutti i segmenti nulli rappresentano un unico vettore, che dicesi vettore nullo, ed ha lunghezza nulla, direzione e verso

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; sicché allora la caratteristica δO è sempre nulla.

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una configurazione in cui sia nulla (almeno) la φj. Allora gli spostamenti virtuali del sistema dovranno soddisfare alla

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ma i principii sin qui stabiliti nulla ci dicono sugli effetti dinamici dell’azione simultanea delle forze considerate. Occorre quindi fissare

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equivalente ad un sistema di due equazioni del 1° ordine in due funzioni incognite di una sola variabile; p. es., se Z non è identicamente nulla, al

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nulla; e allora la terza delle (13') riducendosi ad

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Se poi lo spostamento è ortogonale alla forza, il lavoro è nullo; e, viceversa, se una forza (non nulla) per un dato spostamento dà un lavoro nullo

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Nulla vieterebbe a priori di risguardarle come grandezze primitive; basterebbe soltanto partire dai caratteri specifici e desumere la misura per

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Se qualcuna delle dimensioni è nulla, le cose vanno come se Q non dipendesse dal corrispondente gruppo di argomenti; così, per es., il precedente

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vettori è equivalente ad un’unica coppia (eventualmente nulla) allora e solo allora che il suo risultante è nullo.

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Nel caso ideale di una superficie priva di attrito, la componente tangenziale della reazione è nulla o, in altre parole, la reazione si esplica tutta

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Insomma, data l’arbitrarietà di scelta delle direzioni r ed s nei due coni di attrito, nulla possiamo dire circa l’intensità e la direzione delle

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In base alla (2), la differenza fF n - Ί, giammai negativa in condizioni statiche e nulla soltanto negli stati di equilibrio limite, dà in ogni caso

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presente, che, in tutto lo spazio interno a σ (dove l’attrazione è nulla) il potenziale ha un valore costante.

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Ciò posto, si riconosce immediatamente che: l’ attrazione complessiva di una superficie sferica omogenea è nulla in tutti i punti P interni alla

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Nei punti interni alla cavità l’attrazione è manifestamente nulla, tali essendo (n. 16)le attrazioni elementari dei singoli dK. Conseguentemente il

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punti esterni. Per ρ = R 2 si ha invece φ = 0, come appunto esige il raccordo con una attrazione nulla in tutti i punti della cavità.

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attrazione in ogni punto interno della cavità è nulla.

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Perciò è nulla la loro attrazione complessiva; e basta associare ad ogni elemento materiale dell’omeoide l’elemento opposto rispetto a P per

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Di qua [come del resto anche dalla (20')] si rileva che la correzione di prim’ordine U 1 è identicamente nulla se O cade nel baricentro, se cioè si

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62. Ne consegue che per la derivazione vettoriale valgono le regole della derivazione ordinaria. Ad es., la derivata di un vettore costante è nulla

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Finché si resta nelle generalità, nulla si può aggiungere di più preciso; giova quindi porsi senz’altro nelle circostanze concrete, che hanno maggior

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certo che ogni singola Φ, che non sia nulla, è diretta da quella parte di π, verso cui S può ruotare, o, in altre parole, è destrorsa rispetto all

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Così, combinando le due ipotesi: che ciascun appoggio ceda proporzionalmente al carico soprastante; e che sia nulla (o trascurabile di fronte a

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il che è certamente lecito, perché, per l'osservazione fatta, φ si è potuto supporre non nulla. Con ciò si ha dalle (10) (sommando dall’indice 2 fino

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e basta notare che nel punto più basso è T = φ, per concludere che la costante è nulla e per ritrovare l'equazione

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47. Riprendendo le (43), consideriamo il caso, in cui la forza sollecitante F sia identicamente nulla lungo la verga, come è lecito supporre quando

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manifestamente nulla e poiché ciò accade per qualsiasi t > t 0, comunque prossimo a t 0, si conclude, per l’ammessa continuità di R, che essa è nulla anche all

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Se poi il moto degli assi Oxyz, oltre ad essere traslatorio, è anche uniforme, l'accelerazione di trascinamento è nulla, e con essa la forza χ.

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reazione avessero risultante nulla.

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nulla, dovrà pure esser zero la somma geometrica del peso e della reazione R, il che vale a dire che il peso e la reazione debbono costituire una terza

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