tipo di sentimento e di bellezza. Il nudo è trattato con tanta verità da spiegarvi la più bella lezione anatomica.
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, offrendo agli artisti l’opportunità di raffigurare il nudo femminile. Il risultato è che il tema assume un carattere profano, venato di erotismo, come
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cui l’eunuco Vagao e gli ufficiali assiri scoprono nella tenda il cadavere di Oloferne; nell’opera il tormentato modellato del nudo, l’esasperata
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Figlio di Giove e di Semele, è il dio della fertilità e della vendemmia, che ha l’aspetto di un giovane nudo, coronato da tralci di vite e con in
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fissare sulla tela non solo la fisionomia del noto poeta toscano ma anche la sua arrogante supponenza, mettendone, così, a nudo l’interiorità.
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Il nudo come tema nasce nel Paleolitico superiore, legato al rituale magicoreligioso, ne possiamo avere un esempio nella famosa Venere di Willendorf
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testimonianze del nudo ci sono offerte dalla scultura, essendo la pittura del tutto perduta, ma la diffusione del tema nell’arte vascolare, che ne ripete
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Con la caduta dell’impero il nudo scompare per riapparire nel Medioevo con scene che riguardano il Giudizio Finale, nelle immagini dei risorti che
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Cariatidi di Alcamene nell’Eretteo dell’Acropoli Ateniese. Il nudo non serve soltanto ad esprimere sensualità ma anche ad esaltare le tensioni che
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Nel Quattrocento il nudo torna nelle scene che rappresentano la Cacciata dall’Eden, raggiungendo esiti di grande naturalismo, che può essere
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Nel Medioevo il nudo serve anche ad esprimere il peccato, come dimostrano i capitelli e le facciate delle chiese romaniche e gotiche, spesso nella
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Nel Cinquecento il nudo diviene oggetto di studio per la formazione artistica, confortato da studi di anatomia, e diventa un modo per significare la
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Nel Seicento il nudo trionfa nelle rappresentazioni mitologiche e in quelle di San Sebastiano trafitto dai dardi dei suoi carnefici, dove alla
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Nel Settecento, secolo di grandi trasformazioni che vede la Francia nel molo di protagonista, il nudo, oltre ad esprimere i tradizionali temi
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Eugène Delacroix, nella Morte di Sardanapalo, utilizza il nudo per dare vita ad un tema storico, quello del re che per sfuggire al popolo in rivolta
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Con Modigliani il nudo, come scriveva Claude Roy, è il più nudo dei nudi, perché riesce ad esprimere anche un’interpretazione psicologica; è un nudo
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Gustave Courbet lega il nudo alla provocazione e allo scandalo, quando realizza Pigrizia e lussuria, oggi conservato nel Museo del Petit Palais, a
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Nel Novecento il nudo diventa anche un pretesto per la ricerca volta alla semplificazione delle forme, che usa come modello di riferimento la
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Di carattere completamente diverso è il nudo di Egon Schiele, che ricerca una sensualità morbosa nei corpi acerbi di adolescenti, dove l’eros non è
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Otto Dix, uno dei maggiori esponenti della Nuova oggettività in Germania, lega il nudo in prevalenza al tema del bordello e dell’amore mercenario. I
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Sempre nell’ambito del Surrealismo spicca il nudo di Man Ray, che si serve della fotografia e dà vita ad una delle opere più originali della sua
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Gmppo di quattro nudi femminili, conservato in una collezione privata (figura 150). La Pop Art usa il nudo come affermazione della libertà sessuale
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Sessanta e a una società ancora legata al principio della censura, oggigiorno con la liberalizzazione dei costumi e con il bombardamento dei media il nudo
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Con il passare del tempo si arriva a rappresentare il Bambino completamente nudo, concentrando l’attenzione sugli attributi genitali, per
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cupola del Battistero degli Ariani a Ravenna. Il corpo di Cristo, nudo, appare immerso nell’acqua mentre il Battista, a destra, versa l’acqua sul suo capo
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secolo, iniziato il grande cambiamento. D’altronde c’era da aspettarselo, se i tedeschi non hanno mai usato la parola “nudo” ma quella curiosamente pudica
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nel concetto dell’umanità, perché arte non figurativa, non porterà all’esaltazione figurativa del nudo, della politica, della guerra, delle religioni
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strozzatura. Inoltre la navata era uno spazio nudo, senza forma.
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semi, recentemente ricostruita dal Longhi con l’aiuto di alcune copie: si serve del lume caravaggesco per mettere a nudo il lato fisico, carnale, delle
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«ideale» cristiano («Amore nudo in Grecia e nudo in Roma/ D’un velo candidissimo adornando / Rendea nel grembo a Venere celeste» dirà del Petrarca il
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Il quadro «Nudo seduto» (1940), appartiene appunto a questo tipo di lavori. Il visitatore noterà subito uno spaventoso incastro di membra, piedi
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più suggestivi e gridati, nei dipinti dal titolo «Les indes galantes», «Nudo in piedi», «Donna seduta», opere dove il «bel dipingere» secondo le
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», circostanziata in una illustrazione: dal cielo violetto, al prato, al nudo chiaroscurato come quello di un Bonnard semispento, alle pareti nere, che
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» di gesso, sabbia e cemento; ma, come scriveva Valsecchi, l’artista era davvero arrivato a mettere a nudo, per ricominciare un nuovo discorso, lo
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’andamento di un prodotto sul mercato. Con un unico gesto l’americano arriva così a mettere a nudo la reazione anonima dell’individuo di fronte all’immagine
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non fosse i monti spaccati, gli alberi infitti di Giotto, lo svallare nudo e ombrato di Masaccio, o la petrosa stabilità distanziata, gli alberi
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delle nervature messe a nudo quasi dolenti (lontana ma non invisibile letteratura): raccordo ascendente che sfogliando intorno al corpo vesti e derma
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È ancora una figura umana, un nudo isolato che agisce qui: eppure non opera sopra di voi che con la resistenza articolata di certe forme annesse ad
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Certo essa apparve come una «Lombarda» ai Fiorentini, nella Inclinazione [figura 128] dipinta per il soffitto della Galleria Buonarroti, un nudo
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di Mr.Besnard non vi occorre di ritrovarvi più di un rapido svaporare dell'ambrosia impressionistica, di fronte a quel tanto di bel nudo, di saper
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tutto Paolesco se non fosse che il Giordano lo ammoderna sentimentando alquanto più il nudo; facile il faldeggiare; facile financo la dottrina ch'è
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Nudo che abbia compreso quale sia il genere di curve che racchiudono il moto: là, da un gheriglio ellissoidale si sferrano curve rade e ampie che fan
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E il Cecioni l’ha trovata, e non ha voluto incarnarcela in un uomo tutto nudo, che sarebbe stata una cosa accademica, nè mascherarcela in un uomo
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L'Idillio era un caro quadretto. L’artista per la prima volta s’appigliava al nudo e intendeva ad avere nel disegno uno stile. Vi riuscì. Quel
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modo il giovine statuario, il quale non aveva fatto altro che un Ulisse nudo, in cui appariva la vivace inclinazione al naturalismo, svelò col
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Nella scultura è lo stesso. Invece del Napoleone nudo, eroe, si fa un Napoleone malato, morente; invece del Beccaria, come quello dello scalone di
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scalinata della chiesa scende una giovane donna che ride, e tiene in braccio un grosso putto biondo e roseo, tutto nudo; e dietro un’altra giovane con un
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; è nudo dal bellico in su. Volti sensuali, abbietti, su cui la lunga corruzione ha lasciato i suoi segni luridi; carni floscie, adipose; mani enfiate
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copiarle. Frequentava intanto la scuola del nudo nell’Accademia di San Luca, dove tra gli altri era maestro il Tenerani. Faceva dei bozzetti di
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nudo della sorella da parte di Vettor Pisani.
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