tredici ore di permanenza in teatro, crucciata dall'idea del cammino che doveva fare a piedi, sola, nella notte d'inverno, per giungere sino alla
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. Tutto il costante cruccio di quel ritorno a casa, di notte, sola, ad ora già alta, in un quartiere lontano da San Carlo, per vie poco frequentate, dove
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compagnie eleganti, o quasi eleganti, desideroso di farsi vedere da coloro che fanno la vita, la notte, giusto per le trattorie di Toledo, dopo i teatri
giacchetta e guardava continuamente di qua e di là, la Villa Nazionale tutta bruna nella notte nera, e il mare nero che batteva sinistramente contro
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Tavola imbandita. Un’ampia finestra verso il cortile del Palazzo. È notte.
È ancora notte: a poco a poco la luce incerta e grigia che precede l’alba: le campane delle chiese suonano mattutino. Odesi il canto di un pastore
disfare e rifare i letti, nel lavare i vasi lo disturba per quasi tutta la giornata; di notte, i lamenti e i gemiti degli altri malati si uniscono alla
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ravvolto in coperte di lana, il capo e le spalle nell'ombra. Durante la notte, la finestra della camera dove dormono non viene mai chiusa del tutto. Fanno
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Considerato che le camere devono restare aperte giorno e notte, può bastare che ad ogni malato corrispondano 30 metri cubi d'aria, e riescono inutili
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La miglior cura della tubercolosi è la igienico-dietetica: vita giorno e notte in aria libera, pura e tranquilla; alimentazione sostanziosa, variata
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piccola. I suoi fanali, bianchi sopra esili colonnine di ghisa, non rischiaravano né la notte né il selciato; erano otto d'ambo i lati, e la loro