di parlarne a Mirate, quando egli, vogando da sé, giungeva con un leggero sandolo verso il tocco dopo la mezza- notte alla riva dell'orto, mentre il
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l'ultimo della mia vita, cacciando nelle valli; quando, dopo avere mal dormito qualche ora in un casolare, alle tre della notte mi alzavo, camminavo fino
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un inferno. Si avanzavano gli uomini come spiritati. È notte, e le fiamme, tingendo la chiesa e le case di un rosso sanguigno, dànno ai devoti
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anti- chi scheletri, nella notte e nel gelo, sarete a poco a poco rosicchiati vivi dai vermi". Allora Giovanni udì come un fruscìo, un muoversi
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nessuno che mi dia con affetto la buona notte, e la mattina mi vesto nella came- ra vuota, intristito dal silenzio fatale. La ragazza, che mi serve da
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rivenduglioli e barcaiuoli cominciavano a piantare le baracche e ad addobbare i battelli. Nella notte del Redentore, fra le scelte compagnie di cantori figu
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. Sono cinque giorni che delira quasi continuamente. Parla ogni tanto della notte del Redentore. Crede di essere ingoiata in certe macchie nere
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, assumendo spesso il servizio dei compagni, questa al mastello, ove stava a lavare anche buona parte della notte. Il bucato della biancheria nuova del
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partì per Venezia. La notte era nera, la laguna era cupa. Non si vedeva altro che il fanale rosso di un piccolo vapore, che veniva, sbuffando, incontro
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alla Birre- ria, un'ora appena dopo il nostro arrivo a Venezia: "Dovevo anda- re al Ponte del Sepolcro Era notte buia; tirava vento; alcu- ne grosse
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brillavano le stelle presso la luna. Era insomma una notte che non si finirebbe mai di descrivere! L'anima di Margherita si tuffava in quella infinità
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davanti circondato da una cancellata. La notte era come fu descritta di sopra. Poche ne aveva vedute di più belle in quarant'anni il sor Claudio, il quale
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pronto? MARIANNA: Va a ciappà dell'aria: lassem fa un visorin, una ragnera de sogn... Ne podi pù. NARCISO: Ah sì, sta notte faremo una bella dormidona
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musica! LA SPAZZOLETTI: Come avete potuto passare la notte? LUIGI: La signora Ballanzini ha voluto presentarmi ad alcuni suoi amici che mi accolsero con
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tornare a Milano. Nel ritorno si sarebbero fermati quella notte e il giorno seguente a Parabiago in casa di un vecchio amico, compagno di scuola
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? - Si deve far l'elemosina per quattro messe, in quattro parrocchie, domani mattina; faremo cinque lire la messa. Io debbo passare la notte in preghiere
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gittava una strana occhiata, eccitato da quell'incontro, in quella bizzarra temperatura burrascosa in quell'ora della notte che si avanzava, in quella
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di uno strumento sonoro: lo esaltava una follia che dalla notte, dall'ombra dalla solitudine si faceva dominante, dominante tutti i pensieri, tutti i
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pura, fanciulla inconscia. Ella non sapeva, ma era assistita: on aveva lei veduto lo spirito, in quella notte fatale, a piangere, a salutare? Ed egli
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Cavalcanti nel suo deliquio e in quella febbre violenta che l'aveva fatta delirare, per un giorno e una notte, egli aveva detto al marchese Cavalcanti aspre
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denari, da tutti, più ella sentiva che la passione di suo marito non era il capriccio di un momento, ma un vizio incurabile. Adesso, la notte del venerdì
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accese giorno e notte, innanzi alla Madonna Addolorata e all' Ecce Homo, ella luce parevano due linguette giallastre, crepitanti… Ma nella sera - e
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bianche rimboccate, stavano coricate due persone, con due enormi teste di cartone, raffiguranti un vecchione col berretto da notte e una vecchiona con la
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assistenti, l corteo degli spiriti buoni e degli spiriti cattivi, che ogni giorno, ogni notte, ogni ora del giorno e ogni ora della notte si agita
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, truce, provando anche lei le strette della miseria altrui; chiudendosi, alla notte, in casa con le sbarre di ferro contro le porte, poiché aveva in
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cavalli. Sul tavolino da notte vi era un bicchiere d'acqua, dove nuotava un pezzo di ghiaccio: la mano destra del morente, era avvolta dai nastri neri del
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miracolo di san Gennaro. Non era ancora notte, ma migliaia di ceri, sull'altar maggiore, nelle cappelle, e specialmente agli altari della Madonna e
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, senz'arte ne parte. Gli spiriti lo tormentano: lo bastonano, alla notte. Ha bisogno di far dire delle messe, delle preghiere, per placarli: se no
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, ma quel lume fugacissimo di sorriso era riapparso. Era già notte e i visi non si distinguevano più, quando a una novella domanda del vecchio padre
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salone, professore. E ve lo accompagnò. Giusto, don Carlo Cavalcanti e Pasqualino De Feo passeggiavano su e giù, taciturni. Era quasi notte: pure il
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Accademia della crusca
