Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: notte

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e il petto chiuso mentre la strada scricchiola di gelo. La  notte  ha mille astucci. Uno per ogni fiala.
Il poeta riflette sul fatto che, nella  notte  seguente l'attentato, centinaia di milioni di
giulivo, cerco l'oro dei tuoi ricci all'intorno, e mi par  notte  il giorno perché nol vedo, o viaggiator estivo, fanciullo
vedo, o viaggiator estivo, fanciullo mio giulivo! E mi par  notte  il giorno e l'aer più greve e più cattivo il mondo, bambino
perché sei lungi; e col pensier ti attorno, e mi par  notte  il giorno! Bambino mio giocondo, canta, ridi tra il verde,
invano cerco trattenerla, invano tendo le braccia: nella  notte  oscura non anche io l'ho mirata ed è svanita. E l'occhio
cantore che a Euridice si volse ed Euridice nella  notte  infernale risospinse. Spenta ogni luce allora ed ogni via
sì che il cuor ignoto orrore m'invade, non per me se nella  notte  solo io soccomba, ma per te, o compagna forte e sicura -
scuote di uccelli. Ti dico: per tutta la  notte  mi ha inseguito il vento in forma di lupo. Non erano le
la  notte  intorno a me solenne le ore vanno e sfilan le memorie
mio pensiero innalzasi sdegnoso e squarcia il manto della  notte  bruna libero, e vola, - vola alla luce pura trionfante vola
e brune, e bionde! Tutti, tutte, ahi! corrà l'eterna  notte  dopo queste d'amor fulgidi notti; morrem noi pur, frammisti
 notte  piombava dai campi celesti, e gli uomini onesti - russavano
ginocchioni, e in lunghe orazioni - chiedevan pietà... La  notte  piombava dai campi celesti, e gli uomini onesti - russavano
completamente buie Ma qui dentro e come se anche la  notte  fosse chiara e illuminata dalla lampadina e dal bagliore
a squarciagola sotto le finestre del vigliacco, fino a  notte  tarda. E quello ha chiamato la polizia.
il sole e la  notte  salìa. Piovevano con quelle parole, e colle stelle, goccie
stelle, goccie d'amore e di malinconia; calava il sole e la  notte  salìa. Egli guardava attonito, triste, cogli occhi immoti,
vastità del cielo e della donna il cor. Calava il sole e la  notte  salìa. Piovevano con quelle parole, e colle stelle, goccie
stelle, goccie d'amore e di malinconia; calava il sole e la  notte  salìa.
il ciel sereno, sostar sommessi alla mia porta udìa, la  notte  della santa Epifanìa, o son morti di freddo, o son malati,
il ciel sereno, sostar sommessi alla mia porta udìa, la  notte  della santa Epifanìa, o son morti di freddo o son malati
da quale aprile viene questo istante a visitarmi nella  notte  di una citta che ha torri e altane e ha piazze la cui luce
finito nella bottega del falegname, mentre qui nella  notte  s'avvicina il rombo di moto che taglia il silenzio poi si
Ahi! che svanita come nebbia bianca nell'ombra folta della  notte  eterna è la natura e l'anima smarrita palpita e soffre
il genitore e sposa e bimbi, per cercar fortuna? La  notte  in breve si farà più bruna: forse al varco ti attende un
integrale sperdimento. Dopo, se sei capace, passala tu la  notte  in questo stato.
dican tutti ciò che voglion dire, brilli piena la luna, sia  notte  bruna, non c'è mai caso ch'io possa dormire. Piove ? fa
dican tutti ciò che voglion dire, brilli piena la luna, sia  notte  bruna, non c'è mai caso ch'io possa dormire.
stata per anni in manicomio. Gli zii materni sono sani. Di  notte  la nonna cantava e rideva da sola.
e levava nell'odor lussurioso dei vichi, e la bianca  notte  mediterranea scherzava colle enormi forme delle femmine tra
erano taciuti oramai. La notte, la gioia più quieta della  notte  era calata. Le porte moresche si caricavano e si
azzurro si insenava di stelle. Solitaria troneggiava ora la  notte  accesa in tutto il suo brulicante di stelle e di fiamme.
Non era dunque il mondo abitato da dolci spettri e nella  notte  non era il sogno ridesto nelle potenze sue tutte trionfale?
specchi. La portiera guarda la porta d'argento. Fuori è la  notte  chiomata di muti canti, pallido amor degli erranti.
Argia, più fervido l'ardir combatte e sogna il mare libero.  Notte  del 22 settembre 1910
vela al vento e in mezzo all'onde del mar selvaggio, nella  notte  oscura, solo, in fragile nave ho abbandonato il porto della
guardai a lungo, di là dalla finestra, la luna, che quella  notte  era bellissima e bianca.
 notte  davanti agli specchi della casa un fantasma passò; e ai
ancora nella tua danza eterea, oh a te, dall'alto, cui di  notte  agogno, una ultrice tempesta urli sul viso e spenga col tuo
i clamori vespertini E poi più quieti i rumori dentro la  notte  serena: Vedevo alle finestre lucenti come le stelle Passare
ed ambigui ne le vene de la città mediterranea: Ch'era la  notte  fonda. Mentre tu siciliana, dai cavi Vetri in un torto
cigolava cigolava di catene La gru sul porto nel cavo de la  notte  serena: E dentro il cavo de la notte serena E nelle braccia
porto nel cavo de la notte serena: E dentro il cavo de la  notte  serena E nelle braccia di ferro Il debole cuore batteva un
in alto cava Infinitamente occhiuta devastazione era la  notte  tirrena. They were all torn and cover'd with the boy's
i cancelli sembran soldati disposti in vedetta. Pur questa  notte  una mano furtiva l'innaffiatoio rubommi in giardino! (Se fu
anime apparve una nevicata di stelle. Assaporammo tutta la  notte  i meravigliosi grappoli. Bevemmo l’acqua d’oro, e l’alba ci
t'ammanti, per il continuo ardor si fan perdute. Ed alla  notte  gli astri all'orizzonte per i vapor rosseggiano più grandi
per il giro d'altri inverni e di nuove primavere. Ma alla  notte  sui vertici ricolmi passa il nembo e pel cielo s'accavalla
s'avvia, un prete è in allegria. Stelle, mai non vedeste a  notte  oscura spirti in fiamma esalar la mia pianura ? Gelsomini,
il sol ci illumina, ti tenga in paradiso, perch'io solo di  notte  amo il tuo viso! Interlaken, luglio 1857.
di quando ancora l'Arte era un sogno vago; era la  Notte  che aspetta l'Aurora, la Ubbia che attende il Mago. Blanda
or lene, quel cocchio, in mezzo ai propilei di Roma, e  notte  e dì vagante. Era mirra? era nardo?... Al suo passaggio, ai
a che occhieggian le stelle nel sereno? Già trapassa la  notte  e nuove fiamme leverà il sole ch'ei rispenga tosto: passano
che sa di non vedere, sì che l'oscurità per me sia spenta.  Notte  16-17 aprile 1910
creatore a questo ingegno infermo, angelo tutelar dì e  notte  chino sul mio destino! Tu ancor mi adduci, solitario e