, della semplificazione e della personalità. Il nostro galateo ce lo dobbiamo fare noi. Ogni persona intelligente è autorizzata a legiferare in questa
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stupida che una frase intelligente, perchè la frase stupida trova nel nostro cervello i solchi incisi dalla stupidità ereditaria. Se così non fosse, non
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del cervello, per credere ancora all'utilità di questo nostro continuo rimescolare in un gioco sterile le parole del vocabolario. Non c'è niente che
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nostro senso estetico deve guidarci nella scelta di certi gesti e nell'eliminazione di certi altri. In alcune regioni per dire che un uomo è indigesto
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con te. Poichè il galateo, come ho scritto, deve essere ispirato e regolato dalle nostre sensazioni e dalla nostra sensibilità, basta pensare al nostro
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nostro sistema nervoso. Il poeta belga Verhaeren ogni sera, prima di andare a letto, fermava tutti gli orologi, perchè se anche i suoi orecchi, nel
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il nostro «demone» - una specie di angelo custode in smoking, - ci guidi la mano. A tutti i giocatori si avvicina a un certo punto l'invisibile angelo
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, il funzionario domanda a uno che si era mezzo nascosto dietro il compagno: «Chi fu il salvatore del mondo?» «Nostro Signor Gesù Cristo». «Bravo
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formiamo noi, con le encomiabili intenzioni, ma anche con ciò che di volgare sfugge al nostro autocontrollo; egli scatta, reagisce con le stesse
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sotto forma di maldicenza. Tutti parlano male di tutti. Il nostro migliore amico è quello che fa sforzi sopra se stesso per non dir male di noi. Se
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marchands d'esprit, crediamo che la nostra forma mentale si accordi automaticamente col nostro prossimo. Grave errore. Il nostro prossimo in genere
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, basta impiegare il primo giorno a osservare gli usi del paese che si visita, o interrogare l'addetto culturale dell'Ambasciata del nostro paese. I
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Quanto più un paese è retrogrado e tanto più frequentemente viene rivolta allo straniero questa domanda: - E che ve ne pare del nostro Paese? Questa
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Nello scrivere una lettera d'amore ci preoccupiamo del nostro stato d'animo, senza domandarci quale è lo stato d'animo della controparte. Se è
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incerta. Il dattiloscritto ha inoltre il vantaggio di lasciare nel nostro cassetto una copia a carbone, che ci salverà dal ricadere negli stessi lirismi e
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ispano-americane, parigine, napoletane che sono un condensato di energia, di pittoresco e di velocità. Il male è che il piacere di mandare il nostro
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. Quelli che invece di arrendersi docilmente davanti al nostro categorico e irrevocabile «no, grazie», insistono e si ostinano come se noi avessimo
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circostanze che si ripetono in questo nostro mondo sociale senza eccessiva fantasia, e hanno preteso dare consigli, e suggerirci un comportamento nella
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più apprezzata, dagli ignoranti e dai superficiali) fra le facezie del suo repertorio. Se l'uomo ostinatamente spiritoso è un nostro amico, non possiamo
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prolungarsi fino a tre mesi dopo il nostro ritorno. Questo rettangolo di carta illustrata richiede una firma intelligibile; non cavatevela con uno
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radicale sia stato il nostro svincolarci dal passato e il nostro proiettarci nell'avvenire, per moderna che sia la nostra casa, per aereodinamiche siano la
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suscettibilità di nessuno. Come se fosse facile! E come se fosse facile scoprire il punto nevralgico, come scrivono i cattivi giornalisti, del nostro prossimo
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matematicamente possibili. Poichè viviamo tuttora in pieno periodo quaternario e fra l'uomo di Neanderthal e il nostro gentleman non si nota un'apprezzabile
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, rimaniamo male davanti all'assenza del nostro omaggio floreale. Senza contare che la padrona di casa non è obbligata a pensarla come noi e se li
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passeggiata, assistevamo allo spettacolo stupefacente degli icerbergs, noi conservavamo la nostra Linea di gentiluomini come se il nostro pubblico non fosse
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permettersi simile «sans-gêne». Il nostro prossimo, se vogliamo vivere degnamente nella collettività, merita dei riguardi. Si stanno organizzando in
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, siamo stati sottoposti dal nostro prossimo, dalle vicende della vita, dai nostri errori, dai nostri insuccessi, a queste iniezioni. Noi sappiamo
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. Quanta poesia in quella quartina degna di Anacreonte: « Il nostro amore - è come un fiore - che dà colore - al mio dolore » Non vorrei che qualcuno
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colui che è in anticamera e per colei che già in camera da letto. Un giorno o due prima che si concludesse questo periodo preparatorio del nostro
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