. La grazia vostra sia sempre con me e con tutti i miei cari. Così sia. Padre nostro...; Ave, o Maria...; Gloria al Padre....
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LA PREGHIERA DEL MATTINO. Ogni risveglio dal sonno e ogni giorno che si ricomincia è un nuovo dono di Dio. Il nostro risveglio non sia dunque muto e
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Il nostro Re si rese interprete della volontà popolare, ed il 24 maggio 1915 intimò guerra all'Austria. Casa Savoia riprendeva il cammino glorioso di
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quale floridezza e potenza abbiano portato l'Italia il nostro Re, Vittorio Emanuele III, e Benito Mussolini, il Duce del Fascismo.
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- rispose il nostro buffo eroe un po' impacciato - voglio fare il professore, il commerciante, il contadino, il marinaio, tutto in una volta... - Il che
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voglia di predare il nostro gregge: anzi ha un mugolio doloroso come se dovesse portare qualche notizia o chiedesse elemosina. Lo guardo meglio e gli
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ognuno di noi ha un Angelo Custode, che, per volere di Dio, gli è sempre vicino e lo protegge. Camminiamo sotto la guida dell'Angelo nostro Custode
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Padre nostro, che sei ne' Cieli. Gesù ci ha fatto sapere che Dio è proprio il nostro Padre e noi siamo proprio diventati i suoi figliuoli. E che il
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a noi a pregare. - Allora Gesù rispose: - Quando pregate, dite così: Padre nostro, che sei ne' Cieli, sia santificato il tuo Nome, venga il tuo Regno
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Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Gesù ha messo in bell' ordine le cose che dobbiamo domandare al Signore. Prima, naturalmente, ha voluto che gli
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diavolo, ma anche dal mondo e dalle nostre passioni; e non si vincono senza l'aiuto di Dio. Dio, dunque, ci sia sempre vicino; e il nostro Angelo
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che Dio è veramente nostro Padre, e noi dobbiamo sentire il senso dolcissimo di questa verità ch'Egli ci rivelava; diceva che noi uomini siamo tutti
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sono i beni (la vita, il tempo, l'ingegno) e le grazie che Egli ci ha dato e ci dà; e nostro dovere è di bene usarne per fare la sua volontà durante la
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, trovò le sorelle di questo, Marta e Maria, le quali gli dissero: - Signore, se tu fossi stato qui, nostro fratello non sarebbe morto! - Gesù si fece
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di martire a circa tre chilometri da Porta Pia. (Questa famosa Porta è stata costruita sui disegni del nostro grandissimo Michelangelo). Erano tutti
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grandi memorie del nostro passato nell'inno, che anche oggi cantiamo fremendo d'entusiasmo:
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spalti di Belfiore, le forche o le pallottole austriache spensero la vita generosa di undici tra i più puri e santi eroi del nostro Risorgimento
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leva verso di noi. Forti per la concordia, fidenti nel nostro buon diritto, aspettiamo prudenti e decisi i decreti della Divina Provvidenza. Quando
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non erano ancora decise, e potevano volgere a nostro favore, se la battaglia fosse stata continuata nel giorno successivo.
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con una grande fatica tra le erbe, il nostro Pino, arrivò oltre mezzo chilometro dall'altra parte della sorgente. Era un buio pesto, e nella notte si
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prode. Un altro eroe, il colonnello Vincenzo Galliano, difese con magnifica tenacia il forte di Makallè. Il 1° marzo 1896 il nostro piccolo esercito
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fondamento della famiglia. Vittorio Emanuele III promuove e segue con vigile premura i progressi del nostro Paese, così nelle industrie, nei commerci e
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traditore, e condannato a morte. Guglielmo Oberdan rinnovò l'eroismo dei grandi martiri del nostro Risorgimento: condotto alla forca lanciò in faccia ai
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prese le armi l'Italia e due anni dopo entrarono in campo anche gli Stati Uniti d'America. Finalmente nell'autunno 1918 il nostro esercito distrusse in
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Benito Mussolini, il grande figlio del nostro popolo, che è oggi il Duce dell'Italia fascista, accendeva gli animi con la parola e con gli scritti
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L'intervento dell'Italia. Il nostro popolo aveva compreso ch'era giunta l'ora di strappare al giogo austriaco le terre irredente, e con vibrante
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all'assalto delle nostre linee, riuscirono a superarle, a impadronirsi di Caporetto e a dilagare nella pianura veneta. Il nostro esercito dovette
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La battaglia di Vittorio Veneto: 1918. Giunse l'anniversario doloroso di Caporetto, il 24 ottobre. E proprio in quel giorno il nostro esercito
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nostra ultima guerra; in quella dura scuola di ardimento e di disciplina il nostro popolo si è mostrato degno degli antichi padri romani, dominatori del
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Benito Mussolini Benito Mussolini, non appena scoppiata la guerra mondiale, aveva propugnato il nostro intervento contro l'Austria. Era mosso dal suo
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officine e i campi, ad insultare e percuotere i reduci dalla grande guerra, gli ufficiali, i sacerdoti, a lacerare ed abbattere il nostro bel tricolore
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impulso di Benito Mussolini, la vita economica diviene ogni giorno più attiva. Nella Somalia Italiana fu assicurato ed esteso il nostro dominio, che fu
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nostro sguardo è diretto al punto nord.
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stare con noi significa affrontare il freddo, la fame, la pioggia, il vento, tutta la natura arrabbiata contro di noi? c'è là un nostro compagno ferito e
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piove: bagna la terra, penetra in essa, bagna le radici delle piante, che la succhiano, e diventa come il loro sangue. Anche il nostro corpo ha bisogno
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gettato nel circo a combattere contro le belve, leoni, tigri, leopardi e maestri di scuola... Non è vero! il nostro maestro è molto buono - dissero
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Redenzione 164 CONVERSAZIONI SUL PATER. Padre nostro, che sei ne' Cieli Pag. 166 Sia santificato il tuo Nome 168 Venga il tuo Regno 168 Sia fatta la tua
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Riconoscenza e castagnaccio. - Tu non sei stato riconoscente con me - disse Sergio ad Anselmuccio. - Quando? - Quando il nostro compagno Stefano, che
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ancora più bello è il mare, il nostro glorioso Adriatico, tanto azzurro e calmo che le vele bianche gialle e rosse delle barche da pesca vi si
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ci potrebbe stare benissimo il nostro Michelino - dice Anselmuccio. E tutti, come al solito, a ridere, ma senza malizia. Anche il piccolo Michele si
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umiliato. Sergio continuò: - Poi il babbo ci permette di scrivere il nostro nome nell'album dei visitatori, che raccoglie migliaia e migliaia di firme, e
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naturalmente lavorare. Il padrone cattivo sfrutta questo nostro bisogno per pagarci poco e trattarci male. - E allora ho diritto di protestare. - No
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