in noi il desiderio di portare il tenue obolo nostro al conseguimento del ben essere morale e materiale delle nostre popolazioni. Voglio accennare
creatore del cielo e della terra. Il padrino e la madrina rispondono per lui. - Vi credo. - Credete voi in nostro Signor Gesù Cristo suo figlio, che è
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Eccoci alla fine del nostro scrivere di cui chiediamo venìa, adempiendo noi per i primi al dovere di Galateo che c'incumbe presso i cortesi nostri
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Noi possiamo avere fratelli e sorelle, essi hanno diritto al nostro amore. Dobbiamo indirizzarli al bene, aiutarli nei loro piccoli bisogni e
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altre immondezze. Le strade sono di chi passa, e non di nostra proprietà; non dobbiamo quindi ingombrarle per nostro capriccio, nè lordarle con mille
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due primi sono comprese le leggi dell' onesto e del giusto. II Galateo insegna relativamente al primo dovere che l' onore del nostro prossimo dee
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noi stessi ogni volta che cerchiamo per noi soli i comodi della vita, quando gelosi del nostro bene serriamo nel nostro cuore la gioia, e invidiosi del
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nostro posto sia sempre alla sinistra, e se accade che egli debba parlare con altri, discostiamoci alquanto per non udirne i discorsi. Camminare a
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sacro se pur non nell'interno. E ciò dicono fare per comodità, quasicchè per pregare il Signore si dovesse fare a nostro comodo!
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, II, III, IV, V, e il Libro dell'Operaia che l'egregia signora PIGORINI disse avere pubblicato sulle basi del nostro onorandoci delle più lusinghiere
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. Noi non invochiamo tanta severità, ma insistiamo acchè venga coltivato nel popolo il sentimento dell'umanità. Nel nostro libro dell'Agricoltore che
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Quando fu pubblicato il rapporto della Commissione del 1877 presieduta da un altro nostro egregio collega, l'onorevole Imperatori che siede da quel
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Quella relazione era divisa in allegati; e nell'allegato 2, che riguardava propriamente la difesa continentale e peninsulare, l'onorevole nostro
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-Firenze, inquantochè coll'articolo 21 del nostro disegno di legge si riservava al Ministero la facoltà, fermi i due estremi obbiettivi, di poter poi
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Per conseguenza non era affatto escluso dal nostro progetto che le considerazioni militari avessero assolutamente dovuto prevalere, e ciò avrei
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rapporto di una Commissione che ha riferito sulle questioni ferroviarie al Consiglio provinciale, compilato dall'onorevole nostro collega i! deputato
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paesi dove la proprietà è molto divisa, la coltivazione intensiva, ed il sistema di viabilità già molto esteso e perfezionato come nel caso nostro, il
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mai desiderare. La Commissione cominciò dall'esaminare la linea Pontassieve-Imola tanto caldamente sostenuta dal nostro collega Codronchi, e conchiuse
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Zanardelli, appuntò per mantenere le promesse, delle quali ha parlato l'onorevole Codronchi; che di questa Commissione fu membro un egregio nostro
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Marolda-Petilli. Chiedo di parlare una seconda volta per dileguare taluni dubbi che sono sorti nella mente del nostro collega Manfrin.
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Uno dei miei amici mi diceva poco fa che il nostro collega Menotti Garibaldi ne ha piantato 500 in una sua proprietà, e che con ciò solo ha
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potrebbe fare nel nostro regno, per le ragioni che tutti comprendono.
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questo lato riceverà quegli aiuti che sono proporzionati al nostro stato finanziario. Ma vi sono certi argomenti che, sebbene abbiano qualche attinenza
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nostro collega ha richiamato l'attenzione del ministro d'agricoltura e commercio, ve n'ha una importantissima, ed è quella che si riferisce alla
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restando a noi il timore di non potere rifornire il nostro esercito in caso di guerra.
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fare utilmente acquisti nel regno, ed ora l'offerta eccede sulla ricerca, che, avuto riguardo ai mezzi assai ristretti del nostro bilancio, ne può
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Non dubito che compreso anch'egli dell'altissimo Interesse che abbiamo di dare sempre al nostro esercito il primo posto, egli vorrà almeno provvedere
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Provincie. Badi, l'onorevole ministro, che nel fargli questa preghiera non intendo far spendere allo Stato un centesimo di più. So che il nostro primo
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un'organizzazione di credito fondiario individuale per certe determinate proprietà, non possa per avventura trovare qualche applicazione nel nostro
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tornava, esuberante di affetto, su Gualdo, mentre un fièvole suono, aleggiando dalla bocca di lei, dicèa: è nostro. - Nostro! - ripetè involontariamente
, leggendo: «Uòmini fratelli! «Già la vostra domanda era scesa nell'ànimo Nostro. «Egri eravate; non vi spegnemmo; guariste. Da ogni vizio, virtù. Roma
volendo macchiare con una sola goccia di sangue, per quanto infame, un giorno del regno Nostro, ringuainammo, inorriditi, l'addentellata spada della
Accademia della crusca
