AVVISO Prendendo noi ad esemplare la edizione di questo Galateo fatta a Lugano nel 1848, crediamo nostro dovere di porre qui innanzi l'avviso, onde
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nostro Kyrie » Eleison; ciò non ostante rimasero persuasi che il » loro canto era più maestoso, e noi agevolmente » ne convenimmo ». Voyage en Gréce
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Il nostro sguardo che con piacere s'aggira tra i candidissimi lini e i serici drappi, la fantasia che sorride alle immagini della bellezza, lo
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viene comunicato al nostro animo. I gesti si possono paragonare agli accenti del discorso, che, posti al loro luogo ed a proposito, fanno un effetto
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Infatti allorché noi, mettendo al paraggio l'altrui potere col nostro, ci riconosciamo inferiori qual altro affetto ne può egli nascere se non è
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quale uso due sono i motivi: I.° Mostrarsi pronti agli ordini della persona che onoriamo; 2.° Farla oggetto degli altrui sguardi col nostro atteggiamento
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disse: » Sire noi apportiamo a Vostra Maestà » il nostro vino, le nostre pere e i nostri cuori: » è tutto ciò che abbiamo di meglio nella nostra
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veduto da tutti in ogni istante; siccome l'arrivo improvviso d'un estraneo ci sorprenderebbe talvolta occupati in azioni e in mezzo a cose che a nostro
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D) Durata della visita. 1.° Un uomo che ci visita é un uomo che si impadronisce del nostro tempo; dunque in pari circostanze una visita ci sarà più o
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che, nel presente stato dei nostri costumi, una manifesta freddezza in chi riceve una visita importuna tolga la voglia di replicarla. ll nostro tempo
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Siccome il nostro piacere comunicato agli altri cresce, e il dispiacere scema; perciò é chiaro il motivo per cui l'uso vuole che visitiamo i nostri
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e siane la base; aggiungasi che gli amici » mostran talvolta le nostre lettere ad altri, i quali, » non essendo prevenuti in nostro favore, ne
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umiliato da sé stesso. L'umiliazione che ci viene dagli altri è un oltraggio; quello che sorge dal fondo del nostro Animo, è una lezione. Questa
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, più sicuro del nostro, e quasi direi infallibile. Qualunque sia la contesa, purché non si tratti di morale, inclinerei a lasciare alle donne il trionfo
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de'limoni in mano (cosa incomoda) e gli andavano di quando in quando mordendo, onde avvivare sulle labbra il colore vermiglio. inclina il nostro labbro al
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col tempo si sono largamente diffuse. 9.° Quelle che relative ad altri furono affidate al nostro segreto, e che svelate ad esso trarrebbero seco la
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tanto che non sia a nostro modo nè sole nè luna, e volere che sia amaro lo zucchero e dolce il sale, ingrassando ne' cavilli e nelle disputazioni
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. Licenziarlo perché mente a nostro od altrui danno é motivo giusto per tutti.
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sua statua fatta dal celebre Saly, si ritrovò circondato dal suo popolo che lo adorava ed esclamava: Viva il re, viva il nostro padre. Federico discese
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sia nuda, mentre abbordate qualcuno; e noi crediamo di doverci spogliare interamente presentandoci ai nostri principi, per dimostrar loro il nostro
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Il ribrezzo cresce, se si presentano al nostro sguardo piaghe ulcerose e fetenti, ecc.
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collerico, d'un furioso, o di qualche disgrazia successa, e rinnovandone nel nostro pensiero la paura. Salvator Rosa volendo porre in ridicolo i poetastri
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» fiutate, perciocchè pute.» Siccome non sempre soavemente olezza il nostro alito, e molto meno riesce gradito alle altrui nari, perciò la pulitezza
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pubblico, si estese e si forti negli scorsi secoli, sono andate continuamente scemando e s'avvicinano allo zero del nostro, almeno in alcuni paesi
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supporre una menzogna, un inganno, un'insidia; 3.° Perché nell'affettato veggiamo un giudice severo, pronto a condannare ogni nostro benché minimo atto
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' vezzi esteriori; giacchè se la bellezza è una e per lo più indipendente da noi, la grazia è moltiforme e al nostro volere soggiace.
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alle nostre idee abituali ecc., questi e simili indizi servono a provare la piccolezza del nostro spirito. Chi s'abbandona ad eccessive esclamazioni
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anche con sacrifizio del nostro; 6.° Rinunziare a risentimenti momentanei che frutterebbero dispiaceri futuri maggiori; 7.° Sacrificare le affezioni
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nauseoso secondo lo stato del nostro stomaco; per es., maneggiare le armi mentre la compagnia é occupata di musica, é togliere un piacere senza
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eccitiamo col nostro esempio alla gioia. Nella Nuova Francia chi dà pranzo, non mangia, ma s'intrattiene a cantare, pipare, divertir la brigata; alla
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sentimenti, i suoi gusti, i moti della sua fisonomia, la qualità de' suoi gesti la palesano al nostro sguardo; noi sappiamo come fa d'uopo regolarsi con
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nostre qualità, l'ingrandisce smisuratamente, come il sol cadente ingrandisce l'ombra del nostro corpo e la fa comparir gigantesca. Può essere citato
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Questo prurito d'indagare le facccende altrui é tanto più attivo, quanto più si manca di idee e di sentimenti propri; giacché il nostro animo volendo
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l'opinione degli altri, quanto è maggiore l'aria di comando con cui ci viene proposta. Chi sottopone al nostro giudizio un'idea sotto le forme del
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il conoscere i veri e segreti motivi che agiscono sul nostro animo, è cosa temeraria il pretendere di ravvisare quelli che muovono l'altrui; e
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nel nostro animo da un oggetto nuovo o inaspettato si chiama sorpresa. La sorpresa é maggiore quando l'oggetto comparso o la cosa successa é
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festa delle libazioni funebri. Dopo lungo silenzio Apemanto disse: Fa d'uopo convenire, o Timone, che il nostro pranzo è molto allegro; e questi
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un secolo un po' meno lontano dal nostro, qual é il XIV, du Guesclin contestabile di Francia, il più grand'uomo di Stato e uno de' maggiori personaggi
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felicità conduce alla corruzione, converrebbe dire che i secoli scorsi furono mille volte più corrotti del nostro, giacchè la somma de' mali cui quei
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migliori mani la di lei castità. La moglie accusa il marito da cui vorrebbe sottrarsi; il marito fa lo stesso della moglie di cui è sazio. Chi prega Nostro
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veniva chiamato cache bâtard, vocabolo che aggiunge una tinta più forte al nostro guardinfante. D) Se la moda delle donne nascondeva loro il ventre, quella
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astanti, li previene od asseconda; Il secondo comprende le attitudini esteriori dimostranti che l'altrui discorso occupa interamente il nostro animo. I
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s'accorse della sua stoltezza se non dopo la risata generale che eccitò). 3.° Ci fa svelare i sentimenti del nostro animo contro nostra voglia. (Una dama
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? Perché vorremmo noi essere » maestri a tutti coloro i quali ci ascoltano, e comandare » ad ognuno che a nostro modo favelli? » E se per avventura
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scintilla di gusto sul nostro globo, scrisse la sua vita, acciò da stolta e mercantile adulazione non venisse presentata ai posteri sotto falso
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sentimenti quali nascono nel nostro animo, mentre si prova pena nel reprimerli; dall'altro noi non abbiamo bisogno di nissuno. Di questo raziocinio la prima
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