Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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voluto ancora lasciare la tolda - ci ha portato via il  nostro  John!». «Povero giovane!» rispose Giulia, con un profondo
subito ma per esercitare con essi quella carità, che il  nostro  Salvatore comanda, da principio si risparmia loro la vita
simili mortificazioni del corpo che secondo la legge del  nostro  Signor G. Cristo dev’essere macerato in terra per averlo
di questa opera che il Signore si compiace di fare per  nostro  mezzo.
benigni si contentarono di ridergli in faccia. Allora il  nostro  amico si consolò dicendo: "Peccato che nessuno abbia voluto
nostri dubbi; davanti alla necrosi politica che affligge il  nostro  paese, e non solo il nostro; davanti alla corsa insensata
verso il basso dall' alta atmosfera: non sono racchiuse nel  nostro  ambito terrestre, non sono un fatto nostro privato. Così
racchiuse nel nostro ambito terrestre, non sono un fatto  nostro  privato. Così pure si comporta la luce visibile, ad esempio
per neonati. Ne ricaverebbe un' immagine curiosa del  nostro  modo di vivere. Ma torniamo al cielo stellato. Quando lo
fisse", immutabile, incorruttibile; l' antagonista del  nostro  mondo terrestre, il nobile-perfetto-eterno che abbraccia e
d' esistere. Infatti, ogni pianeta, ivi compresi quelli del  nostro  Sole, doveva essere albergo di vita, o esserlo stato, o
immensa macchina inutile. Ora il cielo che pende sopra il  nostro  capo non è più domestico. Si fa sempre più intricato,
anzi, non ha confini, e sconfinato diventa anche il  nostro  stupore. Non solo non siamo il centro del cosmo, ma ne
mostri celesti si allunga a dismisura: a descriverli, il  nostro  linguaggio di tutti i giorni fallisce, è inetto. Ci sono
ce lo impone: forse il cielo non farà più parte del  nostro  patrimonio poetico, ma sarà, anzi è già, nutrimento vitale
già, nutrimento vitale per il pensiero. È possibile che il  nostro  cervello sia un unicum nell' universo: non lo sappiamo, né
il Mago compisse il portento! Renccio e Reginotta sono il  nostro  gran dolore. Dicono che la colpa è mia, perché quando stava
da genti selvatiche e feroci, che si ribellavano al  nostro  morso, che pure è sì lieve da simulare un bacio, e
potrebbe porre in dubbio che il sugger sangue sia un  nostro  naturale diritto, da cui, oltre a tutto, la nostra stirpe
ma una palese e rigida necessità, dal momento che il  nostro  corpo, in milioni d' anni di assuefazione a questo
abbiamo saputo scioglierci dalla necessità di evacuare dal  nostro  alvo le scorie quotidiane, poiché il nostro cibo mirabile
di evacuare dal nostro alvo le scorie quotidiane, poiché il  nostro  cibo mirabile non contiene né genera scorie. Non è questo
in noi il coronamento ed il vertice della Creazione? Il  nostro  sugger sangue è dunque necessario e buono, ma è stolto
di un pericolo assai più grave: se persevereremo nel  nostro  errore, se continueremo a saziarci dell' oggi senza pensare
se continueremo a saziarci dell' oggi senza pensare al  nostro  domani, che sarà di noi? Chi o che cosa succhieremo quando
del Sole dell'avvenire ove è un articolo intitolato: Il  nostro  candidato contro il privilegio dell'eredità. Ricopio qui il
i giornali dei grandi: A costo di parere indiscreti al  nostro  egregio amico avvocato Maralli, e sicurissimi delle
in tutti gli atti della vita verso i suoi principii. Il  nostro  candidato, dunque, con la generosità che è una delle prime
del quale egli sarebbe stato il naturale erede... se il  nostro  valoroso compagno non fosse fedele seguace dei nostri
di eredità. Egli dunque, in ossequio al programma del  nostro  partito, non solo nulla fece di quel che avrebbe fatto
oggi appunto in cui avverrà la distribuzione del làscito al  nostro  Municipio, avranno un aiuto alla loro grama esistenza. E
di farla finita con quella canaglia, morbo e disonore del  nostro  paese. Regolo e con lui la maggior parte dei trecento,
degli instigatori principali della sommossa era stato il  nostro  sergente di dragoni, Dentato. Uscito dalle torture
fatto ancora cento passi all’ingiù verso la Lungara che il  nostro  amico già si trovava sulle sue peste seguendolo con aria
suo padrone. «È dunque Don Procopio l’uomo» disse tra se il  nostro  eroe, Don Procopio il favorito ed il più dissoluto della
di milioni di innocenti sono gente come noi, hanno il  nostro  viso, ci rassomigliano. Non hanno sangue diverso dal
dissi a Tito, ma non lontano dobbiamo avere la tenuta del  nostro  poeta pastore? Sì! rispose egli: a poche miglia e vi
casipola mentovata e per fortuna sulla soglia scoprimmo il  nostro  amico che sembrava aspettare qualcheduno. "Accidenti!"
il caso ... non è il caso - interruppe donna Transita; - il  nostro  stabilimento, nol dico per vantarmene, può esser preso a
per la martire ... e le buone grazie dello czarre pel  nostro  incomodo». Donna Transita, alla vista di una pernice
un'altra? Pochi giorni dopo, sull'ora del desinare, il  nostro  amico entrò in casa del contadino e trovò tutta la
m'è parso sempre una gran porcheria. Lo dice anche il  nostro  medico ... " "Bravo furbo! E tu sei tanto bono da dar retta
retta al medico?" "Gli do retta sicuro! Cred'ella che il  nostro  medico sia uno zuccone? La se lo levi dal capo: è un omo
"Mi fa le boccacce!" E Formicola aveva ragione: perché il  nostro  amico, fra una fumata e l'altra, faceva con la bocca certi
dire come seguitando un racconto: "Sicché dunque, quando il  nostro  generale ci disse: "Avanti!" noi tutti si rispose:
di corsa. Quando tutt'a un tratto, che è che non è, il  nostro  Generale in capo si ferma ... fa due salti indietro, e
visto come scappava! ... Ti ricordi, babbo, del gatto del  nostro  ortolano, quando gli si faceva vedere la frusta? Tale e
Cesare Beccaria sorge un monumento a quel grande filantropo  nostro  concittadino. _ La solenne inaugurazione di esso ebbe luogo
tutte queste galanterie, la più agognata per il  nostro  Gigino era il cappello a tuba. Un giorno, sfogandosi con la
per l'appunto giovedì, giorno di vacanza per la scuola) il  nostro  Gigino, frugando nell'armadio di guardaroba, gli venne
vero che prima di arrivare alla bottega del cartolaro, il  nostro  Gigino incontrò due monelli di strada, che incominciarono a
lo scoppio delle risate! Appena tornato a casa, il  nostro  amico si chiuse in camera per bagnarsi con l'acqua fresca
anche il lettore. Io devo prima di tutto aver riguardo al  nostro  povero amico, perchè la gente non gli faccia colpa, di
il suo Eden tra le macerie e sotto la toga cenciosa del  nostro  mendico aveva scoperto colla sua immaginazione esaltata il
miglior pasta dell’umana famiglia? Dalla stessa storia del  nostro  povero Muzio sembrerebbe di no. E Muzio amava Giulia? Muzio
e senza meglio chiarire i suoi disegni, accomiatossi. Il  nostro  Attilio stanco dai disagi e dalle fatiche della notte,
di marzo, nell’acqua fresca della laguna poco spaventava il  nostro  affascinato, ma presentarsi alla donna de’ suoi pensieri
vita L'ora fatal che resta, come un negro stilita, sul  nostro  capo, immobile, finché andiam sottoterra; l'ora in cui
dai preti? Di tutti i danni fatti da questi impostori al  nostro  paese, il più imperdonabile è la corruzione con cui han
Silvio. - Il servaggio fa dell’uomo una belva e questo  nostro  è stato il più maligno, il più perverso di quanti si
vedere l'altro giorno Gigino Balestra. Si vorrebbe dal  nostro  avversario trarre vantaggio da una meritata punizione (così
della città. E di questo (seguitava a dire l'Unione) il  nostro  avversario che vorrebbe ora apparire un eroe del
contro un candidato ossequiente a tutti gli articoli del  nostro  Statuto e prima che agli altri al primo, il trionfo di un
di donna s’era fiso per una volta sola nell’occhio del  nostro  Attilio ed aveva osservato la sua bella persona, per duro e
via, non rimase un segreto per i compagni di scuola del  nostro  amico Gigino. Uno scolaro, per combinazione, venne a
in testa il cappello a tuba! ... Non lo farò più! ... ". Il  nostro  Gigino, a questi scherzi sguaiati ci soffriva, proprio ci
carico di pugni, quanti potrebbe portarne un ciuchino. Il  nostro  amico tornò a casa tutto indolenzito: e lungo la strada si
città; la vogliamo chiamare Alessandria, in onore del  nostro  duce supremo, Alessandria non ha bisogno di mura; e se mura
degli avi; belle chiese dove dal pergamo c'insegnano nel  nostro  dolce idioma natio assieme all'amore di Dio anche l'amore a
di industria corrono dov'è la folla. La biografia del  nostro  barattiere fornirebbe un romanzo poco edificante, ma pieno
meraviglioso, che io godeva raffigurarmi tanto diverso dal  nostro  nel più completo sviluppo di ogni idea liberale e
temerarie. Ed ora, dopo questi brevi cenni, vediamo il  nostro  uomo nell'azione che direttamente si riferisce alla nostra
in esecuzione ve la comunicherò, e domanderò l'aiuto del  nostro  bravo Stoppani. - Per me è un piacere di sentirmi così
per noi, ma sono sempre puri e noiosi non-sensi per il  nostro  interlocutore. Perciò chi li "recita" è molesto agli
oscenità e ferocia non siano orme di mostri sepolti nel  nostro  profondo, ma di mostri altrui; che la loro stupidità sia l'
le "aiuole" ci fanno feroci, e la vicinanza del  nostro  simile scatena anche in noi uomini, come in tutti gli
"lucida, spessa, solida e pulita". È peccato, ma questo  nostro  non è tempo di poesia: non la sappiamo più creare, non la
dai favolosi eventi che si svolgono al di sopra del  nostro  capo. Forse è presto, non c' è che aspettare, il poeta
avoltoi. Tutto questo rasserenarsi dell’orizzonte del  nostro  mendico, era dovuto poi al cambiamento di temperatura
ragionevoli, dovremmo rassegnarci a questa evidenza, che il  nostro  destino è perfettamente inconoscibile, che ogni congettura
danno di tutti, con vantaggio di nessuno. Buona parte del  nostro  disagio viene dunque, credo, dall' estrema inconoscibilità
estrema inconoscibilità dell' avvenire, che scoraggia ogni  nostro  progetto a lungo termine. Tale non appariva la condizione
umana, ma errata, ed ora ne scontiamo il fallimento. Il  nostro  futuro non è scritto, non è certo: ci siamo svegliati da un
con la certezza. Nessun profeta ardisce più rivelarci il  nostro  domani, e questa, l' eclissi dei profeti, è una medicina
nero, bisogna stare attenti a evitarlo e a riprendere il  nostro  posto nella fila. Da quando io sono in Laboratorio, Alberto
di nobiltà, è un segno araldico: Henri sta diventando  nostro  amico e parla con noi da pari a pari; L. ha assunto un tono
provare a fargli riparare le scarpe nella calzoleria del  nostro  Lager, dove le riparazioni sono gratuite (sembra un
sconsiglino di spiattellarle in giro: peccato, il  nostro  prestigio personale ne trarrebbe un grande vantaggio. Della
cogli insorti di Birkenau, che abbia portato armi nel  nostro  campo, che stesse tramando un ammutinamento simultaneo
anche se abbiamo finalmente imparato a trovare il  nostro  cibo e a reggere alla fatica e al freddo, anche se
ti presento Silvia e Clelia, la sposa e la figlia del  nostro  celebre scultore Manlio», e allora con un bacio cordiale
rarefatte in una misura che scavalca i nostri sensi e il  nostro  linguaggio. Ad ogni anno che passa, mentre le cose
mesi sono passati dal  nostro  ingresso in campo? Quanti dal giorno in cui sono stato
inglesi con i loro meravigliosi giubbetti di pelliccia. Nel  nostro  Lager non hanno distribuito cappotti se non a qualche
una volta. L' odore acuto della fenilbeta impregna il  nostro  unico abito, e ci accompagna giorno e notte come la nostra
vale a dire di un cesso a due posti riservato al  nostro  Kommando. Noi non siamo insensibili a questo segno di
siamo insensibili a questo segno di distinzione, che fa del  nostro  uno dei pochi Kommandos a cui sia vanto l' appartenere: è
tre dei quattro gasometri dell' acetilene sono saltati. Nel  nostro  Lager affluiscono ogni giorno alla rinfusa i prigionieri
di vergogna e di imbarazzo. Noi sappiamo qual è il  nostro  aspetto: ci vediamo l' un l' altro, e talora ci accade di
in un vetro terso. Siamo ridicoli e ripugnanti. Il  nostro  cranio è calvo il lunedì, e coperto di una corta muffa
alterni di fango e del grasso regolamentare. E poi, al  nostro  odore noi siamo ormai avvezzi, ma le ragazze no, e non
di Häftling, scialbo e dolciastro, che ci ha accolti al  nostro  arrivo in Lager ed esala tenace dai dormitori, dalle
dall'attrazione, manovrate per l'alto in linea diretta. Nel  nostro  serbatoio c'è tanta aria respirabile pel consumo di quattro
alla sua nave colla gondola del conduttore settario. Il  nostro  industriante avea studiato il terreno e fissato il suo
veduto abbigliarsi dietro la scena questo nuovo attore del  nostro  dramma, precediamolo di poche ore sul teatro dell'azione;
dover subire le peregrine arguzie del capitano: "Ecco il  nostro  caro avvocato ridotto all'estrema bellezza", con un tono
e scomparve tra le nuvole. Durante quella giornata il  nostro  cavaliere di industria si tenne chiuso nella sua cabina.
Pietro Pestagalli, servì a parecchi usi, che non è ufficio  nostro  qui rammentare. Dalla Piazza Cavour si può anche avere
noi della Società segreta aspettiamo con ansia l'esito del  nostro  strattagemma per scoprire se la minestra di magro è fatta o
e la messa in comune dei pezzi: sommando i due corredi, il  nostro  assortimento era di tutto rispetto. Al Meccano eravamo
bisogno: una volta gli orologi andavano a pesi, e anche il  nostro  sarebbe andato così. Sarebbe andato anche meglio, gli
del rullo in un ciclo che durasse proprio un' ora. Il  nostro  orologio aveva bensì un quadrante di cartone e una lancetta
chiese: _ A cosa serve? _ Non dedicò più di mezzo minuto al  nostro  capolavoro: le interessavano di più la torta e i regali
(per ora) indecifrato, ed attestano la persistenza del  nostro  legame con la terra e con la "bella d' erbe famiglia e d'
è assai più effetto di esercizio che dono di natura, e il  nostro  olfatto, di regola, più che atrofico è trascurato. Quanto
nostra civiltà lo trascuri, è dimostrato dalla povertà del  nostro  linguaggio relativo agli odori: abbiamo un assortimento di
senza o contro la nostra volontà. Ma, nonostante tutto, il  nostro  trascurato naso ci sa mettere in allarme quando qualcosa
nuove torture! Ecco! come da tanti secoli è trattato questo  nostro  povero paese, ed il mondo tollera questi carnefici, li
chi esse fossero", e che hanno un modo diverso dal  nostro  di dire "io".
ma per noi la questione è più semplice. Oggi e qui, il  nostro  scopo è di arrivare a primavera. Di altro, ora, non ci
dei francesi volontari, e altri che noi non conosciamo. Il  nostro  Lager (Judenlager, Vernichtungslager, Kazett) fornisce da
schiavi degli schiavi, a cui tutti possono comandare, e il  nostro  nome è il numero che portiamo tatuato sul braccio e cucito
è opera sua. Templer è l' organizzatore ufficiale del  nostro  Kommando: ha per la zuppa dei Civili una sensibilità
una sensibilità squisita, come le api per i fiori. Il  nostro  Kapo, che non è un cattivo Kapo, gli lascia mano libera, e
già per derisione o per scherno, ma perché realmente questo  nostro  mangiare in piedi, furiosamente, scottandoci la bocca e la
fra noi. Meister Nogalla assiste, e chiude un occhio sul  nostro  assentarci dal lavoro. Anche Meister Nogalla ha l' aria di
sarete a Odessa. - Avete comunicato con qualcuno durante il  nostro  viaggio? - chiese Fedoro. - No, non avendo amici nell'Asia
ad attraversare tutto lo strato d'aria che circonda il  nostro  globo. - Per giungere alla luna? - chiese Rokoff, ridendo.
io, eppure non è giallo e se non esistesse intorno al  nostro  globo la massa d'aria, tutto il mondo diventerebbe, almeno
astro del più bel violetto e che altro non è se non il  nostro  sole. - Il cielo nero? - Sì, signor Rokoff. - E perché ci
sua compagna è giallo-pallido. - Deve essere però enorme il  nostro  sole per sprigionare tanto calore. - Un milione e
terra, signor Rokoff. - Che meschina figura farebbe il  nostro  globo. - E altrettanto meschina la farebbe il sole messo a
che ci illumina - disse il capitano. - Eppure anche il  nostro  sole deve produrre del calore in quantità enorme - disse
che mi fa scoppiare la pelle del viso. - Ma allora il  nostro  globo non deve ricevere che una piccola parte del calore
periodo, tristi giorni dovranno passare gli abitanti del  nostro  globo. La terra, non più riscaldata, diverrà infeconda,
e stanno bene. Come definire la loro impresa? Anche il  nostro  lessico è diventato corto: chiamarla "volo", "cavalcata",
il proprio confine, per esprimersi, per misurarsi. Il  nostro  mondo, sotto tanti aspetti sinistro, provvisorio, ammalato,
Devono essere sentite, anche queste, come una sfida al  nostro  valore, e anche queste, poiché possono, debbono essere
che probabilmente è proseguita costante da quando il  nostro  pianeta esiste, non fosse continuamente dilavata dalle
nel lago Windermere, in Inghilterra (press' a poco, nel  nostro  lago d' Orta). A scorno dei seguaci della macrobiotica, ed
lentamente. Visto attraverso le lenti di Houwink, il  nostro  corpo acquista tratti surreali, ora etere ora creta. Una
ad alta pressione; la corrente d' aria che attraversa il  nostro  naso in una normale inspirazione corrisponde a un vento
di tutti gli esseri umani che sono esistiti finora. Il  nostro  cervello è l' oggetto più complesso che esista nell'
a dire qualcosa di assai meno definito e perentorio del  nostro  "domani", e, in armonia con le abitudini russe, vale
ancora pazienza, in dose imprevedibile: altra pazienza. Il  nostro  treno era lungo più di mezzo chilometro; i vagoni erano in
ci accorgemmo che stavamo ripetendo a ritroso le tappe del  nostro  ultimo viaggio verso nord, che ci aveva portati da Zmerinka
steppa maestosa e deserta. Fin dalle prime giornate, il  nostro  ottimismo perse un poco del suo splendore: quel nostro
il nostro ottimismo perse un poco del suo splendore: quel  nostro  viaggio, che secondo ogni apparenza faceva bene sperare di
del rifugio di Cesare: ricerca ben facile, perché il  nostro  era il solo vagone con le porte chiuse. La faccenda si
ricordi. Ed ecco, in piedi sulla banchina, proprio sotto il  nostro  vagone, il ricordo nebuloso fatto persona: Galina, la
enigmatiche iscrizioni cirilliche, ma, proprio di fronte al  nostro  vagone, una casupola sbilenca, celeste di verderame, con su
alla nostra miserabile tradotta, e avevano seguito il  nostro  destino, né mai si seppe se ciò fosse avvenuto per disegno