Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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PREGHIERE PIÙ BELLE Il Padre  nostro  Il Padre nostro è la preghiera che Gesù stesso ci ha
PREGHIERE PIÙ BELLE Il Padre nostro Il Padre  nostro  è la preghiera che Gesù stesso ci ha insegnato; con essa
che possiamo desiderare. Recitiamolo insieme: Padre  nostro  che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il
la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il  nostro  pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti, come noi
Mussolini, il grande figlio del  nostro  popolo, che è oggi il Duce dell'Italia fascista, accendeva
sua eloquenza. Entrambi, come gli scrittori ed i poeti del  nostro  Risorgimento, furono poi eroici soldati sui campi di
dell'Italia. Il  nostro  popolo aveva compreso ch'era giunta l'ora di strappare al
guerra all'Austria. Ancora una volta le belle canzoni del  nostro  Risorgimento suonavano su le labbra di tutti, e con esse si
sei ne' Cieli. Gesù ci ha fatto sapere che Dio è proprio il  nostro  Padre e noi siamo proprio diventati i suoi figliuoli. E che
bene come un buon figliuolo vuol bene a suo padre. Dio è  nostro  Padre. Ed è Padre di tutti; non solo dei re, dei principi e
quando pregano, dicono alla stessa maniera: - Padre  nostro  - perchè alla stessa maniera sono figliuoli di Dio. Allora
preghiera è una conversazione famigliare con Dio. Se Dio è  nostro  Padre, noi siamo naturalmente tutti fratelli. Ed è per
nel manoscritto il medesimo soggetto, che è l' ombra del  nostro  corpo, si vede così ridotto a sonetto, mantenendo sempre i
la tua volontà come in Cielo così in terra. Dacci oggi il  nostro  pane quotidiano; e rimetti a noi i nostri debiti come noi
oggi il  nostro  pane quotidiano. Gesù ha messo in bell' ordine le cose che
corpo, vuole che noi gli domandiamo ciò che è necessario al  nostro  corpo, cioè quel tanto di nutrimento che ci basta per
dunque, la Provvidenza divina. E se talvolta qualche  nostro  compagno, più povero di noi, manca del pane necessario,
prepararci al grande avvenimento: ricevere Gesù nel  nostro  cuore, cioè fare la prima Comunione. Il giorno della prima
DEL VECCHIO TESTAMENTO Leggiamo ora in questo  nostro  libro dei fatti, veri, che furono scritti tanti e tanti
di tutto; perchè ogni cosa parla di Dio ai nostri occhi, al  nostro  spirito, al nostro cuore. Alza gli occhi al cielo: vedi il
cosa parla di Dio ai nostri occhi, al nostro spirito, al  nostro  cuore. Alza gli occhi al cielo: vedi il sole, la luna, le
di Caporetto e a dilagare nella pianura veneta. Il  nostro  esercito dovette abbandonare l'Isonzo, e
famiglia umana, e che è la gloria dell' Italia, l'onore del  nostro  nome nel mondo. L'amiamo perché l'hanno formata, lavorata,
a noi come un'eredità sacra milioni e milioni d'esseri del  nostro  sangue, dei quali, per secoli; ella espresse il pensiero, e
sua ci scaturisce d' in fondo all'anima insieme con ogni  nostro  sentmento, si confonde con le nostre idee fin dalle loro
e non è soltanto forma, suono, colore, ma sostanza del  nostro  pensiero. L'amiamo perchè è la nostra nutrice
vincolo più saldo della nostra unità di popolo, l'eco del  nostro  passato, la voce del nostro avvenire, verbo non solo, ma
unità di popolo, l'eco del nostro passato, la voce del  nostro  avvenire, verbo non solo, ma essenza dell'anima della
pensieri e immagini e versi di maestri immortali, diventati  nostro  spirito e nostro sangue; ossa è per noi la musica
e versi di maestri immortali, diventati nostro spirito e  nostro  sangue; ossa è per noi la musica dell'affetto, del dolore,
della nostra natura. Anche per questo, perchè è voce del  nostro  cuore e lume della nostra coscienza, l'amiamo. Ma che vale
nella vita dipende un grave danno o un grande vantaggio  nostro  da un nostro pensiero o sentimento espresso in un modo
dipende un grave danno o un grande vantaggio nostro da un  nostro  pensiero o sentimento espresso in un modo infelice, onde
sentimento di dignità nazionale e d'onestà cittadina, per  nostro  interesse e individuale e per vantaggio di tutti, noi
classe sociale ci abbia posto la fortuna, qualunque sia il  nostro  ufficio nella società e la natura dei nostri studi
dover  nostro  Ebbene: è necessario che noi ci abituiamo fin d'ora ad
per il Re e per il Duce; prega che il Signore benedica il  nostro  Paese, e fecondi il lavoro delle sue belle campagne e delle
l'aiuto di Dio. Dio, dunque, ci sia sempre vicino; e il  nostro  Angelo custode ci aiuti a vincere le tentazioni della
tua volontà, come in Cielo così in terra 169 Dacci oggi il  nostro  pane quotidiano 170 Rimetti a noi i nostri debiti, come noi
le quali gli dissero: - Signore, se tu fossi stato qui,  nostro  fratello non sarebbe morto! - Gesù si fece conduce presso
che la succhiano, e diventa come il loro sangue. Anche il  nostro  corpo ha bisogno di acqua e perciò noi dobbiamo bere. Ma
alla riscossa, rievocando gli eroi e le grandi memorie del  nostro  passato nell'inno, che anche oggi cantiamo fremendo
vicino e lo protegge. Camminiamo sotto la guida dell'Angelo  nostro  Custode; rispettiamo la sua presenza invisibile; non
di Dio. La risposta di Gesù vale anche per noi. Quindi il  nostro  primo dovere è quello di conoscerli bene, anzi di mandarli
è il più grande perchè ci ricorda la Croce, sulla quale  nostro  Signor Gesù Cristo è morto per salvar noi. Per questo, Gesù
E riflettiamo: il segno che abbiamo fatto con la destra sul  nostro  corpo ci ricorda la Passione e la Morte di Gesù in Croce,
l'ingegno) e le grazie che Egli ci ha dato e ci dà; e  nostro  dovere è di bene usarne per fare la sua volontà durante la
e della terra; 2. E in Gesù Cristo suo unico Figliuolo,  Nostro  Signore, 3. Il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque
attiva. Nella Somalia Italiana fu assicurato ed esteso il  nostro  dominio, che fu accresciuto anche di un nuovo territorio:
— rispose Massimo, — e, proprio in questo momento, il  nostro  signor padrone ci ha scacciati perché avevamo fatto
giù il cappello e glielo porta lontano. Per fortuna il  nostro  Nino ha assistito al tiro birbone; rincorre il cappello e
appena scoppiata la guerra mondiale, aveva propugnato il  nostro  intervento contro l'Austria. Era mosso dal suo genio
era convinto che la guerra avrebbe reso più forte il  nostro  popolo. Il 15 novembre 1914 egli fondò il suo giornale di
e ogni giorno che si ricomincia è un nuovo dono di Dio. Il  nostro  risveglio non sia dunque muto e indifferente. Uniamo la
con me - disse Sergio ad Anselmuccio. - Quando? - Quando il  nostro  compagno Stefano, che è quasi il doppio di Cherubino, ti
in quella dura scuola di ardimento e di disciplina il  nostro  popolo si è mostrato degno degli antichi padri romani,
ogni opera buona; è preghiera l'adempimento d'ogni  nostro  dovere. Ma il luogo specialmente destinato per onorare e
muovere la faccia, abbassiamo gli occhi all'orizzonte, il  nostro  sguardo è diretto al punto nord.
me, che cavaliere già sono, un'idea molto opportuna per il  nostro  viaggio. Quanto a te, se non ti basterà una sciarpa spessa
gli ufficiali, i sacerdoti, a lacerare ed abbattere il  nostro  bel tricolore. L'Italia era su l'orlo di un terribile
o immagini della Trinità, che ci ha fatte lo stesso  nostro  Signore. La prima figura ci mostra il Battesimo di Gesù; e
fanciulle, e certo di tutte quelle destinate a servire  Nostro  Signore in questo monastero. Insieme a suor Anna, umile
cose. — Ti ascolto, madre Pia. — Benché, come sai, il  nostro  non sia ordine chiuso, nei primi tre anni del monacato è
— disse la badessa. — E certo, lo sarebbe di piú, nel  nostro  caso, correggere la modella toccandola con la mano... —
ritratto che farai, giacché la regola della modestia, nel  nostro  ordine, è assoluta. — Capisco perfettamente, madre Pia, —
le sorti non erano ancora decise, e potevano volgere a  nostro  favore, se la battaglia fosse stata continuata nel giorno
balzarono fuori dai loro buchi e lo salutarono: — Evviva il  nostro  salvatore! — e volarono incontro ai suoi caldi raggi. Il
Ora che abbiamo la prova e che abbiamo individuato il  nostro  nemico, dobbiamo trovare il modo di cacciarlo via. —
uncinato e artigli potenti contro i quali nulla possono il  nostro  piccolo becco e la nostra forza, — avvisò Cipí. — Ma noi
sue parole e nessuno degli altri passeri deve venire sul  nostro  tetto di notte, e se vorrà venire noi lo cacceremo a
III promuove e segue con vigile premura i progressi del  nostro  Paese, così nelle industrie, nei commerci e
e con la figura della Croce, la passione e la morte del  nostro  Signor Gesù Cristo.
gli Stati Uniti d'America. Finalmente nell'autunno 1918 il  nostro  esercito distrusse in Italia quello austriaco ed obbligò
primo volo... — E Palla di fuoco, Mamí, che cos'è? — È il  nostro  amico che brucia in mezzo al cielo per scaldare e dar luce.
Pia. (Questa famosa Porta è stata costruita sui disegni del  nostro  grandissimo Michelangelo). Erano tutti orti e vigne, e
vento, tutta la natura arrabbiata contro di noi? c'è là un  nostro  compagno ferito e ha bisogno di essere riscaldato e di
maggiore, Giovanni disse: — Ma io credo, signore, che  nostro  padre non potrebbe provare gioia piú grande di quando,
scoprimmo sotto lo sguardo amoroso e leale di Jacopo  nostro  padre, le diversità del nostro stile, subito le accettammo
amoroso e leale di Jacopo nostro padre, le diversità del  nostro  stile, subito le accettammo ed amammo come fossero parte
cosí bene l'apprese, che sempre era lui ad accompagnare  nostro  padre Jacopo alle fiere di piazza, dove i mercanti del
giacché ricordo le storie che non solo la balia turca, ma  nostro  padre ci raccontava: storie di cavalieri e cavalli
profumo dei porti d'Oriente. Alla fine, ricordi, Giovanni?  nostro  padre diceva: «E domani, pesciolini, ve ne conterò una
che sorgeva sulla costa ligure tutta seni e golfi, quel  nostro  solito viandante che non si capisce come faccia a stare in
gioia del lavoro cresce ogni giorno, ci fa contenti del  nostro  stato, e ci anima a continuare nella stessa vita attiva e