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nostro sguardo. Se percorriamo un paese montuoso, son colline, son monti che limitano da
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, ma sono tali che da esse può farsi astrazione in un libro elementare, e che di esse dar ragione sarebbe inopportuno nel libro nostro.
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quarto del nostro; è di 88 giorni in cifra tonda (87g 23h 15m 44s).
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Dalla rotazione della Terra è determinato il nostro giorno (§ V, capitolo primo); dalla rotazione di Marte è determinato il giorno di chi in esso
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intorno al Sole determina il nostro anno, e l'abbiamo dimostrato nel paragrafo VII del capitolo primo; 687 giorni terrestri rappresentano quindi ciò
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La verità si è che se si paragonano le carte di Marte uscite fra il 1840 e il tempo nostro, si nota in esse un grande e graduale progresso. Tutte
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rotazione terrestre un punto del nostro equatore si muove colla velocità di soli 1667 chilometri all’ora.
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celeste sopra il nostro capo.
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Esso è in media lontano 1418 milioni di chilometri circa dal centro del nostro Sistema, e intorno ad esso si aggira compiendo un intero giro in
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Dopo Giove è il più grosso pianeta del nostro Sistema, misurando il suo diametro circa nove (9,299) diametri terrestri; sotto un volume così grande
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splendide comete del 1881 e del 1882 nessuna più venne a colpire veramente l'attenzione del pubblico del nostro emisfero.Nel secolo presente già ebbimo due
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nell'emisfero nostro; la cometa periodica di Halley che nel mese di maggio 1910 riapparve visibile ad occhio nudo e della quale i giornali molto e molto si
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l'attenzione del pubblico del nostro emisfero.
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numeri verosimili e solo lontanamente approssimati, ma certo è che, relativamente al grande numero delle comete ognora esistenti nel nostro Sistema, minimo
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dal Sole, nel nostro Sistema, lo attraversano, passano vicino al centro del medesimo, poi tornano verso altre regioni del cielo per non far forse mai
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Malgrado il suo gran volume e le sue dimensioni sterminate, il Sole appare al nostro occhio così come all'occhio appare la Luna, sotto un angolo
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è opinione di molti che le macchie del Sole abbiano un certo influsso sulla temperatura dell'atmosfera terrestre e sul nostro tempo, ma quale sia il
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le macchie del Sole abbiano un certo influsso sulla temperatura dell'atmosfera terrestre e sul nostro tempo, ma quale sia il carattere di questo
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nostro al crescere delle macchie solari corrisponda un aumento della temperatura dell'aria, ma i due aumenti non sono simultanei, il massimo relativo della
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delle quali fondatamente si può dire che sono dieci o cento volte più distanti che altre stelle, e ciò sebbene al nostro sguardo le stelle paiano
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di osservazioni fredde ed attente sono le stelle nuove del tempo nostro, quelle subitamente apparse in cielo nel 1848, nel 1866, nel 1876, nel 1885
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227. I Greci e gli Arabi hanno fatto uso di nomi speciali per le stelle più brillanti, alcuni dei quali si sono conservati fino al nostro tempo
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corso dei secoli. La stella che ora chiamiamo Polare, alcune migliaia di anni fa era molto lontana dal nostro polo, e di nuovo ne sarà molto lontana in
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descritta, ad esempio, da η della Corona è quella che presenterebbe un nostro anello ordinario veduto alla distanza di due chilometri. Gli strumenti
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La diversa costituzione fisica delle nebulose e delle stelle ha fatto pensare che le nebulose possono essere comparativamente più vicine al nostro
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fra i moderni trovati dell’ingegno umano, la più popolare fra le invenzioni del nostro tempo, questa la più antica, la più solitaria e forse la più
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Supponiamo che nella fig. 5 il circolo QABC rappresenti il nostro emisfero, l'emisfero settentrionale o boreale; il punto P rappresenterà il polo che
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occupata dalla costellazione di Orione, la più bella del nostro cielo, si trovarono incise sulle lastre sensibili le immagini di ben dodici nuove
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ancora che in due sole epoche dell'anno noi abbiamo il giorno lungo così come la notte successiva. In ogni altra epoca il nostro giorno e la successiva
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piccolissima nel supposto disegno questa differenza di un millimetro fra EF' e PP', e nel disegno nostro essa riescirebbe affatto insensibile all'occhio. Si è
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Guardando verso il mezzodì, ossia verso il punto sud del nostro orizzonte, noi abbiamo l'est o levante a sinistra, l'ovest o ponente a destra.
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fu nel luogo T2 il nostro osservatore arriverà colla Terra in T4 vedrà, verso l’ora di mezzanotte, ricomparire
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didicesi Solstizio d'inverno La parola solstizio deriva da Solis statio, cioè fermata del Sole. per il nostro emisfero, e che evidentemente per l
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alla direzione dell'asse terrestre prolungato. Osserviamolo meglio, e vedremo nei paesi nostri alto sul nostro orizzonte circa 45 gradi, mezz'angolo
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) coll'asse di rotazione, corrisponde all'estate, più precisamente al solstizio estivo del nostro emisfero e al solstizio d'inverno dell'emisfero australe.
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49. Ora, con un semplice ragionamento, considerando, se vogliamo, soltanto il nostro emisfero, si può intendere come debbanvi necessariamente essere
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Nel nostro emisfero l'estate comincia nel giorno in cui avviene la culminazione più alta del Sole, l’inverno quando ha luogo la sua culminazione più
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Reciprocamente, quando nel nostro emisfero i giorni s'accorciano e le notti s'allungano, quando il rovescio accade nell'emisfero australe, noi
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, accumulandosi alla superficie del nostro emisfero, e ciò per due ragioni prima perchè il suolo non ha tempo sufficiente a perdere, durante la notte
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irradiata dal Sole verso il nostro emisfero; le notti più e più lunghe lasciano maggior tempo al suolo di raffreddarsi e la temperatura decresce.
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servono a gettar luce sopra parecchie questioni della geografia fisica del nostro globo.
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Le stelle sono in realtà disseminate nello spazio a distanze svariatissime le une dalle altre, ma sembrano al nostro occhio appartenere alla vòlta
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Sole nel cielo di mese in mese. Con quest'ultima osservazione chiuderò questa parte del nostro manualetto, che tratta dei movimenti della Terra.
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possono essere visibili. Alcune troppo meridionali, ad esempio la stella e, non arrivano fino al nostro orizzonte e culminano, il disegno lo dimostra
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Anzitutto per questo osservatore, abitante del nostro polo, qualunque stella a, b si consideri, nè mai sorge, nè mai tramonta, ma, circolando essa
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OO’ passa per i 'poli P, P'. È facile riconoscere che i paralleli di tutte le stelle, come a, b, c, d, sono divisi per metà dall'orizzonte del nostro
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numero di queste stelle costantemente invisibili nel nostro clima è di circa 15 per ogni 100 stelle esistenti nel cielo.
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E. PM la torre appie della quale eravamo poc'anzi, ed OABCD è la superficie del mare lungo la strada percorsa dalla nave. Da P il nostro occhio getta
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Passano tre giorni e mezzo, la Luna nel frattempo è venuta in T: il nostro osservatore in quel dì vedrà il Sole passare per il meridiano prima che vi
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lineare che è molto ma molto al disotto di ciò che il nostro occhio nudo può ancora distinguere sulla Luna.
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