vogliamo colta la nazione, ingentiliti i costumi, ognor crescente fra noi la civiltà, cominciamo dal coltivare noi stessi e insegniamo ai nostri figli
paraletteratura-galateo
Eccoci alla fine del nostro scrivere di cui chiediamo venìa, adempiendo noi per i primi al dovere di Galateo che c'incumbe presso i cortesi nostri
paraletteratura-galateo
Pagina 121
Il Proto ci domanda ancora due mezzi fogli per compaginare e finire il libriccino, e noi che avevamo già preso congedo dai nostri lettori e dalle
paraletteratura-galateo
Pagina 122
Per educare degnamente i nostri figli conviene che siamo molto morali, poichè la più utile delle educazioni è l'esempio. Amiamoli tutti dello stesso
paraletteratura-galateo
Pagina 15
galateo sociale, c'impone il santo dovere di tenere con noi e mantenere i nostri parenti, quando l'età li ha resi inabili a guadagnarsi il vitto. Non
paraletteratura-galateo
Pagina 23
conoscenza di noi stessi, sul valore dei nostri mezzi, ma farci apprezzare i giusti nostri meriti. Diversamente non è più amor proprio: è superbia, è
paraletteratura-galateo
Pagina 27
Verso i nostri eguali e colleghi siamo concilianti, schietti, servizievoli; non presumiamo mai di essere o di sapere più di loro atteggiandoci a
paraletteratura-galateo
Pagina 28
nostri padri hanno sudato per noi, a noi il debito di faticare per i figli nostri. L' umanità dal primo uomo all' ultimo , è una sterminata famiglia
paraletteratura-galateo
Pagina 30
dei nostri consigli; se è brutto o difettoso di corpo, apprezziamo i pregi del suo spirito, e compatiamo i difetti della natura. Pur troppo tutti i
paraletteratura-galateo
Pagina 40
con tale contegno vengono meno alle regole più comuni della civiltà, che insegnano queste due cose: 1° Procurare che le nostre parole e i nostri detti
paraletteratura-galateo
Pagina 42