come la «norma» artistica (intesa qui nel senso mukařovskiano di regola che col tempo si deteriora e anzi si contraddice) è labile e mutevole. Per cui
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difficile spiegare perché l’arte dei Greci ci procuri ancora un piacere estetico e... valga come norma e modello inarrivabile»)3 non è certo più
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resto non vuole e non può esserla qualsivoglia considerazione che prenda a sua norma un’operazione cosi poco «normativa» come il gusto. E, del resto
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