splendenti; ma essi non possono mai diffondere la loro influenza benefica su tutta la vita, costituendo da soli la nostra felicità. Se si potessero
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incorruttibili; ma l'egoismo arriva sempre inaspettato, seduce o inganna le sentinelle, sempre si asside in consiglio e lo domina. I piaceri dell'egoismo non
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Non credo necessario giustificare questa suddivisione, alla quale io non attribuisco alcuna importanza, ma che solo adotto come mezzo opportuno per
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opaca di molti non le riflette che in un modo confuso. Per rimediare a questo difetto, pare che la natura abbia voluto mettere in noi un altro
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Se la gloria non ha che un solo manto riservato al genio, l'ambizione tiene nei suoi magazzini abiti d'ogni misura, che si adattano alle varie
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, sublime. Ora egli contempla intera la propria immagine morale, e si giudica un uomo superiore; ora non si arresta che sopra una faccetta del
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vanità è più frequente nelle donne e in una classe ridicola di uomini, che si credono dotati di alto sentire; perchè non possono tollerare l'odore del
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ispirare in noi un affetto particolare. Noi indirizziamo loro l'emanazione del nostro cuore; ma essi non la possono sentire, e ritorna a noi ancor
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. La forma meglio definita di questi piaceri consiste nel godere e nel soffrire delle gioie e dei dolori che non sono nostri. Parrebbe a prima vista, che
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nostra azione è naturalissima e non esige una lotta e una vittoria. Le gioie del sacrificio hanno qualche volta una fisonomia angelica indescrivibile
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. La gioia generale che, a guisa di atmosfera, abbraccia in sè tutti i piaceri minori, è il conforto di non sentirsi soli, su questa terra, di vivere
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sentimento. Nella stretta di mano si può far sentire tutta la forza dell'affezione, e nello stesso tempo non si esce dai limiti di una calma dignitosa
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Se nel breve cenno fatto di questo museo dell'amore non trovate molto sentimento, non dimenticatevi che questa non è che la semplice topografia
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Anche l'amore ha i suoi casi patologici, ma quasi sempre l'elemento morboso non è nato in lui, ma gli è stato comunicato per contagio da qualche
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Anche il padre ama le proprie creature, e trova una sorgente fecondissima di gioie nell'affetto che lo lega ad esse; ma ben di rado, se non quasi mai
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nei moltissimi altri che si potrebbero citare, la malattia della gioia non proviene mai dall'affetto di padre o di madre, ma da un altro sentimento
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, non di raro spilorci. Non c'è da spaventarsi: è legge di natura che ha in sè la propria ragione. La vita delle generazioni doveva sussistere ad ogni
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La patologia di queste gioie è molto ristretta, perchè questo sentimento è sempre nobile e generoso per se stesso, e non può diventar colpevole che
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La natura, che non ha dispensato con uguale misura le sue dovizie sulla superficie della terra, vuole che l'umana famiglia non si accumuli sopra un
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produrre alcuni piaceri con la vittoria di una resistenza; ma in questo caso essi spettano al senso del tatto, e il sentimento non è in alcun modo
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Il sentimento del dovere non è forse che una modificazione di quello della giustizia: in ogni modo la sua sodisfazione è quasi sempre accompagnata da
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Nella serie delle gioie impartite dal sentimento, ci siamo imbattuti in molti piaceri colpevoli e morbosi; ma il loro carattere patologico non era
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troviamo davanti un orizzonte nebuloso e indeterminato, nel quale gli oggetti si delineano con confini vaghi, che spesso la debolezza della vista non
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L'attenzione non è una facoltà intellettuale primitiva, nè una forza speciale; ma è soltanto uno stato nel quale si trova la mente quando è intenta
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Tutti nella loro vita provano in qualche momento il piacere di imparare, ma non tutti provano il piacere di osservare. Vi sono cognizioni così facili
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memoria. Sebbene però questa facoltà sia quella dai confini più precisi e dall'invariabilità più incontrastabile, non è per questo meno misteriosa nella
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È verissimo che l'uomo non può oltrepassare d'una linea l'orizzonte ristretto che lo rinserra, e non può creare un solo elemento che non gli sia
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possano indirettamente fornircene molti negativi. Il fegato, il cuore, la milza, ecc. non ci possono dare piaceri che quando cessano i dolori che li
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di rado il matematico o il meccanico sa scrivere in poesia o sa essere eloquente in prosa. Non è che in pochissimi che tutti i poteri mentali si
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I piaceri negativi della mente si conoscono appena, perchè per se stesso l'intelletto ci procura pochi dolori, i quali non arrivano quasi mai a tale
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I diversi piaceri che ho esaminati ad uno ad uno, non esistono quasi mai isolati, ma si combinano fra loro in diverso modo, per costituire alcune
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nascendo, essa subisce infinite modificazioni, attraverso il corso della vita, descrivendo la famosa parabola comune a tutte le cose umane e fors'anche non
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più ricco sarebbe il più felice, e chi nascesse senza quattrini, e non potesse guadagnarsene, dovrebbe maledire la vita e disperare della provvidenza
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ne è un momento o una forza, deve essere diverso nei diversi tempi. La storia, che fu per lunghi anni cronologia o racconto di vite reali, non è che
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, o crearne nuove varietà. Lo studio diretto ad abbellire ed accrescere i tesori delle gioie concessi dalla natura, non è per se stesso colpevole, e
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I prodotti minori dell'arte sono i giuochi, i quali nella loro essenza non sono che artifizi fatti al solo scopo di produrre più piacere. Quando
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Tutti gli artifizi più ingegnosi immaginati dall'uomo per produrre nuovi piaceri non bastano a renderlo felice, mentre un'unica gioia può essere
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, crudele, non ha mai veduto nella religione cattolica che gli abusi dell'intolleranza, e soprattutto ha lodato il rogo, il cilicio e l'inferno. È
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Il tempo non è che la vita collettiva dell'universo, e la vita non è che il lampo di un microcosmo organizzato.
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non è che un momento della vita prestabilito e necessario, e il suo fine è di un ordine troppo elevato perchè venga meno negli esseri più semplici
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uomo o una nazione. Se il cercare il piacere morale e il diffonderlo in un campo più vasto non è colpa, non può essere peccato d'epicureismo l'avere
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Siamo alla fine. Dall'analisi minuziosa e particolareggiata, a cui abbiamo fatto seguire la sintesi relativa, risalta evidente che il piacere non è
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Tutti questi piaceri sono fisiologici, cioè conformi a natura, e non diventano morbosi che quando vengono goduti a scapito delle facoltà più delicate
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L'uomo che generalmente abusa di tutto, non poteva accontentarsi di piaceri naturali che accompagnano il congiungimento dei sessi, sia perchè
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I piaceri dell'onanismo non sono così intensi al senso ed all'intelletto come quelli della copula, sebbene siano per la loro natura tanto affini. La
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L'elemento caratteristico dei piaceri del gusto consiste però nella sensazione specifica propria di questo senso. Non tutti i sapori sono piacevoli
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patologiche. Chi rifugge dal solo odore del formaggio, non ha certamente diritto di chiamare patologico il piacere di chi trova delizioso un pezzo di
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dei piaceri patologici della vista non deriva da un difetto del senso, ma da una alterazione del sentimento. Così le immagini oscene non possono piacere
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I. Lavorare sempre con alacrità; II. Amare sempre tutto e tutti; III. Amare la donna più di se stesso; IV. Non mettere mai nel bilancio attivo della
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Il diminuire o il cessare di una qualunque sensazione spiacevole può costituire un piacere, il quale si chiama negativo, perchè non si proverebbe se
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