Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene

215233
Garelli, Felice 50 occorrenze
  • 1880
  • F. Casanova
  • Torino
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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talento e buon cuore; quanto poi a sodezza sembrava un ometto. Non era caso di dirgli: «fa questo, fa quello»; egli sapeva prevenire il comando. Era anzi

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dai prodotti che ne vuoi ottenere. Un bue non resisterà al lavoro, una vacca non produrrà latte, se loro dài solamente quanto fieno basta a tenerli vivi

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preparazioni degli alimenti, fin qui accennate, non sono nè costose, nè difficili a farsi. Neppure manca il tempo a ciò; perchè d'inverno il lavoro non

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, dopo il pasto, od il pascolo, si disseti all'abbeveratoio. Ma bada che questo non riceva i colaticci del letamaio, o le sozzure dell'aia. Non abbeverare

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del sinistro. Il panattiere ha braccia robuste, e gambe sottili, perchè lavora di braccia, e non fa moto di gambe. Questi fatti dimostrano la

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l'attività, ci fa pronti a ripigliare le interrotte fatiche. Il riposo è dunque necessario; e lo è non meno che il nutrimento, ed il moto. L'uomo non

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4. Trattamento delle bestie. Gli animali domestici non sono per natura viziosi e cattivi; sono anzi dotati di sentimento, e capaci di affezione. A

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5. Un buon vaccaro vale un buon bifolco. Chi non ha amore alle bestie, non ne ha nemanco ai cristiani: lo dice il proverbio, ed è vero. Ma a trattar

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lavori e nelle faccende di casa: non avviene mai che si bisticcino fra loro, o si guardino storto. Ma io ne conosco altri che non vanno guari d'accordo

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freddo, chiede un tozzo di pane e un ricovero per la notte. Tu dividi con lui la polenta, e gli fai posto nella stalla. Ma la carità non è tutta di

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, come l'olio, viene a galla. Ma poi, anche non si venisse a scoprire la bugia, forse che Dio non vede nel cuore? Non lo sa la coscienza? La bugia è un

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14. Un ragazzo che non sa farsi amare. Gaetano è un fanciullo stizzoso e superbo; vuol sempre aver ragione, perfino quando manca; non sa adattarsi

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. Remigio si lascia prendere facilmente dalla rabbia, e allora non ragiona più; non sa più quel che si fa; batte i piedi, stringe i pugni, mette la spuma

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17. Non toccare la roba d'altri. Nicola vide in un orto delle pesche mature, primaticcie, bellissime, e gli fecero gola; si guardò attorno: gli parve

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come lui; stava più volentieri all'osteria, che non a casa; faceva insomma il buontempone. Era naturale che così non la potesse durare; e molti

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fatte per camminare e le braccia per lavorare. Chi lavora guadagna la propria vita; chi non lavora la ruba. Chi lavora non teme miseria; anche povero

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23. Il buon uso del tempo. Il tempo è un tesoro che non costa un soldo; ma se lo perdi, non lo puoi comprare, neppure a pagarlo un milione. Il tempo

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24. Meglio oggi che domani. Non rimettere a domani ciò che puoi fare oggi. Un buon oggi, dice il proverbio, vale due domani. Il più delle volte il

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25. Le veglie d'inverno. Non è vero che nell'inverno la terra riposi; essa lavora a preparare la nutrizione delle piante che il coltivatore le affida

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26. La costanza riesce a tutto. Sì, giovinetto: con la pazienza e la volontà si viene a capo di tutto; senza costanza tutto va male, e non s'arriva a

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27. Come si vincono le difficoltà. Per riuscire in un lavoro, bisogna farlo con calma e perseveranza, e non sgomentarsi delle prime difficoltà che

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28. Impara dalla formica e dall'ape. Sii previdente; fin da giovane pensa all'avvenire. Chi lavorando non pensa al domani, confida troppo nel tempo

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29. Una lezione ben data. Il grillo non ha il giudizio della formica e dell'ape. Al contrario è uno spensierato, che si dà bel tempo nell'estate, ma

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risparmiato; e ti ricordo il giustissimo proverbio: Chi non sa tener conto d'un soldo non vale un soldo. Uno spillo val meno d'un centesimo, non è vero

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! Renzo ha una casetta bene arredata, non lascia mancar nulla alla famiglia, manda alla scuola i figlioli sempre puliti, è contento della sua condizione

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a trattare con lui si direbbe il contrario. Se gli chiedi un servizio, te lo fa con mal garbo; se lo riceve da altri, non dice un «grazie». A chi gli

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34. Tommaso vorrebbe andare in America. Non si può dire che Tommaso sia un cattivo figliolo; ma è verissimo che non ha gran voglia di lavorare. Il

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35. Tommaso lascia la zappa e se ne trova male. Tommaso non pensò più all'America; ma la vita del coltivatore gli pareva pur sempre una dura vitaccia

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cose. Si persuase dapprima che tutto il mondo è paese, e perciò in Italia, come in America, in città, come in campagna, per vivere, chi non ne ha

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non hanno a saper di lettera; che essi son nati per lavorare, mangiare, dormire, e poi di nuovo lavorare; che quando fossero un po' istruiti

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42. Tipo di galantuomo. Tu conosci Carlambrogio. Guardando la sua faccia sempre tranquilla e serena, non puoi a meno di esclamare: «Che aria di

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beni che possediamo. Se ci manca questo dono di Dio, a che giovano tutte le altre ricchezze? La vita stessa a che cosa serve a chi non è robusto e

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. Senz'aria non possono vivere nè gli animali, nè le piante. Noi respiriamo l'aria per mezzo dei polmoni. Le piante la respirano per mezzo delle foglie. Se

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fa bene l'aria pura. Peggio ancora avviene nelle stanze ove arde il carbone. Là, se non si rinnova prontamente l'aria, c'è pericolo di morire

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3. Luce viva. Ama la luce; lascia che entri a pieno sbocco nella tua casa, e nella stalla: essa, non meno che l'aria, è indispensabile alla vita e

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, basse, umide, non ammattonate, fumose, nere come la notte, dove l'aria e la luce entrano di straforo per un buco che tien luogo di finestra. Più che

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vivere lungamente sopra la terra». Guai a chi trasgredisce il comando di Dio! Guai al figliolo che dà dispiacere ai genitori, e non li rispetta come deve

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5. Le stalle. Come le case, così le stalle: le bestie non hanno miglior ricovero dei cristiani. Le stalle ordinariamente sono basse, ristrette, e

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sporchi, che mette schifo. Forse che in casa di Geppino non c'è acqua per lavarsi? non c'è un pettine per ravviarsi i capelli? Io conosco molti ragazzi

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3. Acqua! Acqua! Ragazzo mio, non prendere l'abitudine della sporcizia; non fare economia d'acqua; làvati ogni mattina la faccia, e il collo, con

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4. Gli abiti. Vesti semplicemente, come si conviene alla tua condizione: gli abiti grossolani, rattoppati, non fan torto a nessuno. Ciò che fa

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i loro consigli, e mettili in pratica. Alla tua età non si conosce ancora quel che è bene vero, e male vero; però devi rimetterti ai consigli di chi

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6. Pulizia della casa e della stalla. Non tutti i contadini possono avere casa e stalla, come le ha Carlambrogio, e quali sarebbe a desiderare

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sucidume. Ti apparve quindi manifesta la convenienza di non fare economia di acqua; di non risparmiare qualche bagno; di mutare spesso la camicia e la

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, perchè mangia per vivere e lavorare. Egli non vive per mangiare, come il fannullone. Chi non vuole lavorare, nè di testa, nè di braccia, non dovrebbe

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3. Mangia bene. Fra tanti cibi, passati a rassegna, c'è da scegliere quanto si vuole, e mangiar bene. Ma fa la scelta chi può; e tu non puoi: sulla

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, mai all'osteria. A molti contadini non riesce di passare innanzi all'oste, senza fargli una visita. Altri non sanno andare al mercato, senza cadere

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5. Bada ai funghi. Ti darei subito il consiglio di non mangiare mai funghi: e sai perchè? Perchè sono indigesti, e quindi non giovano alla nutrizione

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6. Avvertenze sull'uso dei funghi. Ad evitare funeste conseguenze dall'uso dei funghi, segui queste norme: 1°«Non mangiare funghi, della cui bontà

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9. Perchè si fuma? Duecento anni fa non si conosceva tra noi l'uso del tabacco: oggi il fumare è diventata un'abitudine comune. Dapprima fumavano

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