Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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tempo mentre scriviamo vola,  noi  moriamo a noi stessi mentre intorno ci cresce la vita e la
tempo mentre scriviamo vola, noi moriamo a  noi  stessi mentre intorno ci cresce la vita e la realtà si
da sfidare e migliaia di unghiette di dio ci feriranno,  noi  del '55, il cuore impoverito, la mente che decade: noi che
noi del '55, il cuore impoverito, la mente che decade:  noi  che senza mai diventare adulti siamo di colpo vecchi e noi
noi che senza mai diventare adulti siamo di colpo vecchi e  noi  che il nostro unico obiettivo è scivolare, per guardarli
riconoscere il profilo e il colore delle cose. Attraverso di  noi  cresceva la stagione peggiore. Un principio di immobilità
fermi, e se qualcuno ci chiedeva: Tu cosa pensi ?,  noi  pensavamo che non volevamo pensare niente.
estreme: - Io sono la coltrice del letto infantile... - E  noi  siam le gioie dei giorni d'aprile.. - Son io la locanda dei
della scuola... - Io son del giardino la memore aiuola... -  Noi  siamo le cabale dell'alta lavagna... - Noi siam le
aiuola... - Noi siamo le cabale dell'alta lavagna... -  Noi  siam le domeniche passate in campagna... - E noi
- Noi siam le domeniche passate in campagna... - E  noi  dell'inverno le notti vegliate... - E noi, noi le vergini
- E noi dell'inverno le notti vegliate... - E noi,  noi  le vergini dal cielo invocate! - Rammenti ?...Rammenti ?...
senza sangue che si consuma quotidianamente. Ci chiamano,  noi  rispondiamo, dobbiamo rispondere, dobbiamo voltarci a
non è più occupata, O non c'è, o è diversa, o siamo diversi  noi  che adesso comprendiamo solo il mare e la sua fluidità di
tutte appartenenti a qualcuno da cercare, seguendo come  noi  le indicazioni dei cartelli tra campi riquadri file numeri
amico; a lui che ignoto e trepido poeta orando sbarca.  Noi  gli direm: siam nati ove trescavano i despoti stranieri; e
e ci sentimmo intemerati e liberi ne' tuoi pensieri!  Noi  gli diremo: abbiam sognato tanto, cittadini del mondo, e al
chi ci guida ancora in mezzo ai triboli è il tuo concento!  Noi  gli diremo: additaci la pietra ove la bella tua defunta
noi!.. Per le croci comuni e la memoria dei baci suoi!  Noi  vi porremo un fior che non ha nome fra quanti il cimitero
 Noi  sedemmo sull’orlo della fontana nella vigna d’oro. Sedemmo
dolore d’amore né dolore di nostalgia né dolore carnale.  Noi  morivamo tutti i giorni cercando una causa divina il mio
alla bella contrada vi sian facili i venti del mar;  noi  sappiam che a far breve la strada vi fia dolce di noi
mar; noi sappiam che a far breve la strada vi fia dolce di  noi  ricordar! E se Napoli, giunti, vi chiede che novella Milano
e di congiure, epopea di cui rapsode avvilita è l'età che  noi  giovani viviamo!... Ma parmi udir, da questa tomba uscita,
riserve di cibo. Da occidente guardi la distanza tra  noi  macerie e le nozze, tra la polvere e il rame, tra la tela
si viveva del prossimo in disparte, rimescolando fra di  noi  l'eterno tema dell'arte. Rammenteresti il dì, quando
giallonere, e alle nostre bandiere risero i tre color;  noi  cantavamo, pargoli, l'Inno di Pio nono, che dei tiranni al
la vita nella morte; morte, vita, la morte nella vita.  Noi  col filo col filo della vita nostra sorte filammo a questa
nello specchio. O cara speranza, quel giorno sapremo anche  noi  che sei la vita e sei il nulla. Per tutti la morte ha uno
compare: o pace, o solitudine, o dolcezze! Chi, chi di  noi  più puri e più beati in quei giorni d'affetto e di mistero?
dal vago argento che maschera il vero? Chi, chi di  noi  più puri e più beati? Tu prevedevi un serto alle mie
Signor sei messaggiera; spunti, auretta, il giorno estremo,  noi  lassù ci incontreremo!-
vero solo in parte: io sono veramente preoccupato che  noi  veramente non parliamo la stessa lingua, ed è così che ho
in un ordine diverso, per quanto quello in cui ci muoviamo  noi  ritardatari, così pazzesco com' è, sembri alla nostra
una baia tranquilla e profonda assai più del cielo notturno  Noi  vedemmo sorgere nella luce incantata Una bianca città
ignoto, Dopo molto cigolìo di catene e molto acceso fervore  Noi  lasciammo la città equatoriale Verso l'inquieto mare
soffi incontro passavano lente: Sì presso di sul cassero a  noi  ne appariva bronzina Una fanciulla della razza nuova, Occhi
Verso la prateria senza fine Deserta senza le case umane E  noi  volgemmo fuggendo le dune che apparve Su un mare giallo de
nel mondo vedovo, un'anima alla meta in compagnia? A  noi  l'antica età divinatrice questa speranza del poeta invia.
la gazza saliva dal cespuglio gracchiando, accanto a  noi  sulla strada passi d'ombra ascoltavano i suoi racconti, mia
Porta! Una falange di sublimi esempi, una olimpica scorta!  Noi  vaghiam nell'Ignoto. I figli siamo del Dubbio (oh i grandi
sia stato dalle muse a pranzo o a cena? Secol decimonono,  noi  dividemmo i fulmini dal tuono, ma tu, crudel, rapisti le
dai cuori, e ci punisti! Ecco! ogni anno che scende a  noi  trafuga, nella veloce fuga, qualche sacra dei nostri avoli
candide persone schiudan sorrisi da strappar le stelle ...  noi  conosciam le belle: e colle muse al fianco, accorti eroi,
d'oblio forier ? ... Egli era un nero fior del pensiero ...  Noi  Lena amiamoci senza pensier! E finché sento questo
 Noi  siamo figli dei padri ammalati; aquile al tempo di mutar le
come raggi lunari, alla mestizia e al pianto! E  noi  riparlerem di quando ancora l'Arte era un sogno vago; era
Diva, la abbellirai cantando! Andiam nei prati. E intorno a  noi  si susurri: "...Giuliva coppia di innamorati! ". - Deh!
- A1di là dei comignoli se tentiam batter l'ali, potrem fra  noi  benissimo dichiararci immortali, ma ricontando cedole e
quello è sempre lo stesso da quando in cielo entrò! E a  noi  mutar coi secoli è legge e forma e ingegno; or giganti
per lo «sciacchetrà ». E` curioso pensare che ognuno di  noi  ha un paese come questo, e sia pur diversissimo, che dovrà
è curioso che l' ordine fisico sia così lento a filtrare in  noi  e poi così impossibile a scancellarsi. Ma quanto al resto?
l'eterna notte dopo queste d'amor fulgidi notti; morrem  noi  pur, frammisti alle bigotte ed ai bigotti; ma di costor la
tutto è festa, e buon umor! E stassera, o mesta vergine,  noi  stassera, danzeremo, e nel vino affogheremo le mie ciancie
inquiete... Racconto queste cose, perché, se nol sapete,  Noi  poeti, sovente, non siam noi che scriviamo, È il vento che
cose, perché, se nol sapete, Noi poeti, sovente, non siam  noi  che scriviamo, È il vento che fa un fremito correr di ramo
guardava la madre, e parea dir... * * Che cosa ? * Che tu a  noi  non pensavi e che verresti tardi. * * Per lo ciel! mio
questa povera mia Musa passeggiera, e, tu canuto e burbero,  noi  mesti e giovinetti, oltrepassiamo i tetti, chiediamone al
singhiozzare, e sentirai sull'anima le tenebre piombare, e  noi  dei versi apostoli, tu della scienza duce, nella beata luce
almen, se più non m'ami; se m'ami ancor, parlino insiem di  noi  come tu meglio brami. Qui vendemmian. Bei giorni, allegre
questi sudanti apostoli negli opifici oscuri non sian di  noi  più puri in faccia al Creator! Ma al suon dell'aspre
preti ai tempi andati? Che a profanar sian nati strano per  noi  non è. O Santi, quando cantano le litanie pagate, o Santi,
nella tenebrìa rime felici. Apri, ingrato, ai dolor! siam  noi  la musa, l'eterna musa che pel mondo corre; non è poeta
a pregare pei vostri figli e per le vostre spose,  noi  morivam dietro le grate esose. Oh frescura notturna! A
Sfinge: fuori gli orti verdissimi tra i muri rosseggianti:  noi  soli tre vivi nel silenzio meridiano. ... Era intanto
"E' così Parigi? Ecco Londra. La battaglia di Muckden."  Noi  guardavamo intorno: doveva essere tardi. Tutte quelle cose
di quella scena. Già era tardi, fummo soli e tra  noi  nacque una intimità libera e la matrona dagli occhi giovani
nascondiamo, d'atti comuni, con gelosa cura nascondiamo a  noi  stessi, ora del volgo mi par fatto preda contaminata. Nei
trionfale? Qual ponte, muti chiedemmo, qual ponte abbiamo  noi  gettato sull'infinito, che tutto ci appare ombra di
vapore; ammireranno i ciondoli villico e pescatore. Musa! E  noi  pingerem carta bollata e canterem... la fisica applicata!