, quasi coetaneo di Nello e il suo miglior amico. Si può dire che que' due ragazzi fossero a dirittura cresciuti insieme. E se fin qui non s' è ancor
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genitori Rita e Nello, sedevano accosto, sfogliando un grosso libro, che la mamma aveva regalato loro perchè anche durante la ricreazione imparassero
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. Rita e Nello, che crescevano sempre più diligenti e più bravi, studiavano con maggior zelo dacchè la rinnovata prosperità allietava i loro genitori
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fiori di una forma inaspettata, dai colori vivi e smaglianti. La mamma di Rita e di Nello, ch' era una bella signora ancor giovane, e si chiamava la
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nervosamente una zampa, e Bellino spalancava un momento gli occhietti rossi, Moschino badava a fantasticare: faceva nè più nè meno di Nello, al racconto
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, Moschino credè vedere la Caciotta andar attorno per i salotti in cerca di lui, inquieta: credè udire la voce di Rita e di Nello chiamarlo per tutte le
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soprattutto gli pareva d' esser cullato fra le manine della Rita, baciato tanto da Nello, leccato da' suoi genitori e da' suoi fratelli!... Maledetto l
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sempre più da presso: - Moschino! Moschino mio!... - Era la Rita. Un singhiozzo le rispondeva. Era Nello. La Letizia, anch' essa turbata, consigliava ai
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, in una paniera ch' era servita a' bambini per la merenda; e a tavola o la Rita o Nello se lo tenevano su le ginocchia e gli porgevano il cibo. Così
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piantato, immobile, appoggiando la testa alla canna, assai più lunga di lui. - Bravo Dodò, mio Dodò! - diceva Nello al buon topino; e gli offriva, subito
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occhi come allargati, a forza di guardar davanti a sè, dove potesse trovare la porta di casa. Ah, se Rita e Nello fossero venuti a visitar Vittorio
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A quando, a quando, da poco più di un mese, la Lilia scompariva, nè si facea più vedere per ore e ore: e ciò accadeva anche se Rita e Nello
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avviate, non avevano nè lasciavano più pace. - Che cosa ne volete, infine? - chiedeva Nello, impazientito. - Se vi muore - osservò Rita - vi pentirete di
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da Nello, ma da tutte le persone che capitavano in casa. Bellino s' impinzava senza preferenza di sorta, e senza che nessuno scegliesse per lui quel
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Nello affettò una pera, e pigliando il centro pieno di semi, lo porse al nuovo venuto; che si mise subito a mangiarlo con bel garbo e buon appetito
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uscita, vivente e sorridente, al colpo di bacchetta d' una fata, da un ventaglio di carta di riso con le stecche di lacca intarsiate. Nello, egli
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profumandoli. Soltanto l' ultima sala, quella attigua allo studio della contessa, rimaneva ermeticamente chiusa; e per quanto Rita e Nello avessero fatto
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A Rita e a Nello la mamma aveva data una graziosa canestra con un coperchio ricamato in lana a rosoni rossi per farne un nido ai loro nuovi piccoli
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la candida bevanda. - Come sono contenti, mamma! come gli piace il latte ! - esclamavano Rita e Nello, battendo le mani dall' ammirazione. Così fu per
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! hanno i baffi anche le femmine), e già sognava le gioie d'una famigliuola di topolini, che Rita e Nello avrebbero saputo educare con ogni cura e ogni
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vedevano fare a Rita e a Nello. - Che avete fatto oggi a scuola, ragazzi? - domandava intanto la contessa a' suoi figliuoli. - Un po' di tutto, mamma
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' suoi piccini.... - A tale notizia la Rita e Nello si misero a saltare e a strillare battendo le mani; parevano ammattiti dalla contentezza. La madre
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, grosse come mosconi, che strillavano in coro senza chetarsi. Figurarsi la gioia di Rita e di Nello, quando, tornati dalla scuola, si videro venir
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da pappagallo. Nello, per non essere da meno della sorella, dichiarò che, quanto a lui, da che Ragù e la Caciotta erano entrati in casa, aveva quasi
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compiuti con lui, la vecchia topa doveva, a volte, intrattenere i propri figliuoli; perchè Nello e Rita li trovavano certi giorni tutti riuniti su
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per Rita e per Nello. - Vedi, Rita, - diceva il fanciullo alla sorella - il vecchio Marjant è partito come mozzo su la Stella di Francia proprio alla
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quel prepotente di Moschino. Rita e Nello, a volte, udivano tutto il diavoleto che succedeva nella canestra dove i piccoli gridi di Bellino erano
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. - Chi tocca così il pianoforte? - domandò maravigliato di quella musica singolare. Nello corse nel salone. Su la tastiera del piano, rimasto aperto dopo
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mai.... - Nello portò trionfalmente Moschino al padre. - Ecco chi sonava, babbo! - diss' egli ridendo come un matto. - Ma, signor Moschino, lei una ne
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mattine, dopo aver preso il caffè con gli altri, Dodò, a furia di cenni, si faceva metter per terra, e correva nello studio del conte. Lì s' arrampicava
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- Bravo Dodò! - esclamava il conte, mentre la Rita e Nello, vedendo quell' armeggìo, si tenevano i fianchi dal ridere. Forse un solo vizio aveva Dodò
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braccio del padre, mentre Nello gli abbracciava le gambe. - E poi - soggiunse questi - io divento grande, lavoro, e riguadagno tutto quello che abbiamo
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