d'autunno inoltrato, in campagna, nella provincia d'Arezzo e proprio entro una bella stalla ove erano riunite tutte le comari del vicinato con le
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, che radunava i polli, si fece animo e le disse: - Sposa, avreste per carità un cantuccio nella stalla per farci passar la notte a questa disgraziata? La
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, avrei pensato a una cosa..... Il padrone, sdraiato nella poltrona dinanzi alla scrivania, aspettava: - Di' su: a che cosa avresti pensato? - O che vuole
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prepararsi a partire. La Virginia traccheggiava, sperando da un momento all'altro di vedere entrar nella stanza Ettore per dire al babbo qualche cosa che
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chiamavano di continuo, un impiccio per tutti. E questa idea erasi così profondamente radicata nella sua povera coscienza umile, talmente assimilata al suo
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ragazza e di legittimare la piccina. E mentre si avvicinava all'amena borgata toscana, posta sur una collinetta, rannicchiato nella vecchia carrozza che da
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attraverso le spalle e il roncolo infilato nella cintura dei calzoni. Si accompagnarono e cominciarono a parlare delle cattive mattinate, che facevano andare
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tacchinotto intero. Nella tasca del grembiale poi teneva sempre pronto a tiro di mano, un coltellaccio col cric, dì cui all'occasione sapeva servirsi
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fantasia. Per diversi giorni seguitai a veder la Sara e ad intrattenermi con lei, cercando sempre di farle coraggio e sostenerla nella battaglia
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affacciò all'imboccatura del viottolo, agitando le braccia con aria trionfante e gridando: - L'hanno trovata! l'hanno trovata! È nella cisterna della
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