cavaturacciolo; io ho un migliaio di spilli ficcati sotto il cranio; io ho un chiodo confitto nella tempia dritta. Eppure, in questa lunga agonia, io non
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saper perchè, presa da necessità di andare dove andava lei, di fare quello che lei faceva. La seguii con gli occhi fissi nella sua figura bruna
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meriggio d'inverno, io passeggiava nella campagna, trasaIendo d'emozione per la maestà del fiume che se ne andava lento al mare, per gli anemoni
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che lo uccido, signora. Senza più dirgli nulla, fattasi un po' seria nella faccia, Paola si allontanò da lui, a rilento, come se l'avesse colpita una
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non parlava. Invece, nel momento che aveva strappato a Paola la fatale promessa, la sua passione era in uno stato di esaltamento. Nella prima ora di
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nel desiderio di ritrovarci, di vederci; le sue ore più care sono nella casa, nelle nostre braccia. O che tesoro di piccoli e grandi sacrifici l'amore
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, nella casa paterna, le raccomandò ai suoi parenti e ripartì per Napoli. Nè troverete Ventaroli sulla carta geografica. Ventaroli è anche meno di un
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venti di settembre s'intese nella valle un gran rumore di trombe, di cavalli, di soldati, e un distaccamento di Svizzeri venne ad accamparsi in
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: invano aguzzava gli occhi, sulla torricella, ma non un'anima passava nella valle, non un carro, non un contadino; un deserto, un paese morto. Il
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unicamente all'orecchio e che vi dice, gelidamente, quanto voi siate impari all'avversario, nella lunga milizia che è l'esistenza. La fredda ragione v
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In un limpido raggio di luna che penetra nella foresta, sotto i grandi alberi clove si è addormentato il canto degli uccelli, mentre mille insetti
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nè un grand'uomo, nè una grande donna, nè un artista trionfale, nè uno scienziato mondiale. No! La madre che, nella casa solitaria, ogni sera culla il
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facoltà sconveniente e quasi simile alla follia. Dice, questo Tommaso Gradgrind, tali parole, nella prima pagina dei Tempi difficili: - «Ciò che io
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ci fosse qualcheduno che la prendesse per buona moneta, quegli c'imparerà senza fatica, che nella vita bisogna badare a due cose; foggiarsi un ideale
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non c'e' anche da temere che voi vogliate piuttosto attaccare una pietra al collo della vostra figliuola, per affogarla nella Darsena? - La botta era
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gravità senatoria, abbracciò la figliuola, rimandandola nella sua cameretta. E andasse magari alla finestra; che tanto il male era fatto, e non c'era
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Inarimensis sul davanzale del vicino. Doveva egli collocarlo quel medesimo giorno? O nella notte, perchè facesse più colpo la mattina seguente? Per intanto, la
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concitati. - Dodici sgomberi, in verità, sono troppi, nella vita del perfetto inquilino. Non cambio più; non voglio cambiar più. E così? E così, come
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. - II discorso è oscuro, nella sua brevità, e richiede un commento. Dovete sapere che il signor Ascanio Denèa, tra gli altri difetti suoi, ci aveva il
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nella nostra coscienza; benedetta coscienza, dove siam sempre in due; uno che sta sul grave, e l'altro che gira al faceto; uno che si loda, e l'altro che
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grandi specchiere, dove si contemplavano due secoli fa tante nobili dame, nella pompa dei loro guardifanti e delle loro faldiglie, nella gloria dei loro
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Evo e gli Scrittori delle cose Italiane del Muratori, nella grande edizione palatina; i ferri del mestiere, insomma, che ad ogni tanto bisogna avere tra
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tunichetta succinta, che gli scendeva appena al ginocchio. Dai lembi di questa spuntavano due gambettine eleganti, ben nutrite nella loro sottigliezza
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qua e di là, nelle pieghe del copertone, nella rimboccatura del lenzuolo, da un fianco, dall'altro, ma inutilmente. Mi alzo sulla vita, e puffete, la
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Il magnifico Bendinello Sauli non era amico del magnifico Gian Luca Balbi. Perchè? senza un perchè, come occorre troppo spesso nella vita. Non
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