sarebbe ritrovato a Roma, in famiglia, dopo più d'un mese di lontananza. Che felicità nel suo cuore! Che feste nella sua casa! Quando gli affari da cui
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, per la Giulia, il sentire ch'ella non si trovava completamente sola al mondo, era pure una gran dolce cosa; e il cuore, povero cuore nascosto nella
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simpatico in quell'avvicinamento, e rispose nella loro lingua ignota a noi: - Grazie, Orlando, grazie. Vicino a te, mi sembra d'essere più sicura, più
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signorile; e a malgrado dell'umidità sofferta nella soffitta, Orlando s'imponeva ancòra con quel suo fiero aspetto. - Uh! Par proprio un omo! - esclamò
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, si chinó tutta su la sua nuova amica. - T'amo! - soggiunse questa nella sua lingua meccanica e nasale, quando il signor de' Rivani ebbe tirato l'altro
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amorevole e schietta, che non avrebbe saputo far carezze, perchè nella sua semplicità e con le sue grevi, materiali cure quotidiane, non avea nè
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volte nella vita; e quando quella corda... o quello spago si spezza, meglio è tacere. Diceva, però - oh questo sì - nella sua lingua di bambola, al
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. Figlia d'una sorella della signora de' Rivani che aveva fatto un matrimonio assai disgraziato, quella bambina era cresciuta nella solitudine, con poche
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dell'amica di carne, capiva nella sua mite anima di cosa, apparentemente inanimata, certe nervosità strane, perfino certe piccole crudeltà della bimba. Se
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seguitava a correre, come ammattita. Nella sua corsa si trascinava dietro la bambola per un braccio, senza più badarci, quasi avesse portato uno
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piccolo cavallo - fu condotto nella scuderia di casa de' Rivani, fu un giorno indimenticabile nella vita della Marietta. Ella non si aspettava un dono
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, che nella vita di una bambola rappresentano tanti anni de' nostri; e nessuno venne a tirarla fuori, a consolare la sua profonda afflizione. L'oscurità
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Giunta che fu a casa, Camilla s'affrettò a chiudersi nella sua cameretta con la Giulia. Era una stanza delle più modeste, mobiliata d'un lettino a
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sè la bambola, mentre la involgevano delicatamente nella carta velina e la mettevano dentro una grande scatola di cartone piena di ovatta, come in un
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. Spesso, voltandosi e rivoltandosi nella smania dell'insonnia, Camilla sbatteva un braccio su la pupattola: e subito la paura d'averla sciupata, più
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, andava in punta de' piedi a metter l'occhio in un foro fatto nella porta delle scale apposta per vedere chi bussava; e s'era una signora, eccola a buttar
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girò nella serratura. Entrarono la signora Amalia, vestita a lutto, di semplice lana, e un ometto su' sessant'anni: uno sconosciuto. L'ometto vestiva
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passava più facilmente nella capigliatura, ma il color biondo s'oscurò come se vi avessero steso sopra un velo nero, e la testolina signorile cominciò a
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, per di più metteva paura a chi la vedeva! Nella sua desolazione un pensiero la consolò: s'ella era ridotta a quel modo, nessuna bambina l'avrebbe più
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La Giulia si trovava da alcune ore nella soffitta umida e fredda, dove appena un raggio di sole entrava per l'abbaino, quando le parve d'udire
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almeno questo di buono: che ci fanno amare tutti coloro i quali sono caduti nella nostra stessa miseria. La Giulia, dunque, andava quasi dimenticando
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ha da trovar vivi. Un gran silenzio regnava nella soffitta. Il sole, tramontando, l'aveva lasciata in una mezz'ombra grigia, che accresceva la
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