Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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mente anche altri frammenti dell'Iliade, sempre ben inteso  nella  traduzione del Monti, poichè non ho vanità letterarie e
averla letta per tre anni in greco ho dovuto rileggermela  nella  sua migliore traduzione, in quella fatta nell'armoniosa
di questa nuova Iliade del secolo ventesimo — poichè anche  nella  guerra di Fantasia come in quella di Troia bisognava
- la morte ci ha da trovar vivi. Un gran silenzio regnava  nella  soffitta. Il sole, tramontando, l'aveva lasciata in una
agi, la bellezza, tutto ciò che a molti sembra invidiabile  nella  vita. Eppure, credi a me, i più felici son sempre quelli
marito), ma si muoveva con una grazia cosí tranquilla  nella  sua ondeggiante gonna a cerchi, che la sua statura non
nei suoi occhi, piú calore nel suo sorriso, piú spontaneità  nella  sua voce che suonava come dolce melodia all'orecchio dei
attiva non accompagnata dalla bambina negra che non aveva  nella  vita altra funzione se non quella di togliere le
negri che mormoravano di malattie, di nascite e di morti  nella  lunga fila di capanne imbiancate nel quartiere degli
il russare di Geraldo continuava ritmico e ininterrotto  nella  luce tenue di una candela tenuta in alto, con la borsa dei
era piacevole tornare a letto e sapere che Elena era fuori  nella  notte e che tutto andava bene. La mattina, dopo le sessioni
tanti anni prima Elena Robillard di Savannah aveva riso  nella  simpatica città costiera nello stesso modo inesplicabile in
O'Hara, di vent'otto anni maggiore di lei, era entrato  nella  sua vita... l'anno in cui il suo giovane cugino dagli occhi
Giulia si trovava da alcune ore  nella  soffitta umida e fredda, dove appena un raggio di sole
all'età di due anni, Diletta andava a dormire di buon'ora  nella  camera che divideva con Wade e Ella. Poi, senza ragione
Non voleva accontentare Diletta lasciando un lume acceso  nella  stanza, perché Wade ed Ella non avrebbero potuto dormire.
Sembrò una cosa poco corretta che una bambina dormisse  nella  camera di suo padre, anche se aveva solo due anni. Rossella
che se la bimba aveva paura a dormir sola, il suo posto era  nella  camera di sua madre. E Rossella non volle né poté spiegare
non voleva piú bambini, egli non aveva mai piú messo piede  nella  camera di lei; inoltre aveva preso l'abitudine di cenare
ma non poteva far nulla. Questa follia di dormire  nella  stessa camera con la bambina era probabilmente una sua
casa era sottosopra e gli urli di Diletta si sentivano fino  nella  stalla. Si era destata nell'oscurità; lo aveva chiamato ed
un'aquila, semplicemente perché avevi sognato che correvi  nella  nebbia. E non è stato neanche molto tempo fa! Rossella
la imbarazzava il pensare che Rhett l'aveva confortata  nella  stessa maniera nella quale confortava Diletta. Quindi cercò
pensare che Rhett l'aveva confortata nella stessa maniera  nella  quale confortava Diletta. Quindi cercò di riprendere
dal letto: io la seguo vacillante, ed ambedue corriamo  nella  stanza de' genitori, i quali già accorrevano incontro a noi
che ci vestissimo alla meglio, e andassimo a cercar rifugio  nella  grande piazza del quartiere, che era vicino alla nostra
Lunghissimi erano i miei capelli: le treccie, svolte  nella  corsa, mi pendevan disordinatamente sugli omeri. Mi sentii
de' suoi passi. Conviene credere, che ogni persona abbia  nella  sua vita una qualche data nefasta, un qualche critico
mio padre, ormai settuagenario, e pregiudicato inoltre  nella  salute dal lungo disagio, accusava un malessere generale.
le sue sofferenze sintomi di vicina morte. Lo menammo  nella  sua stanza col cuore spezzato da tali detti, e si mandò a
Terminata la lugubre funzione, volemmo essere ricondotte  nella  sua stanza. Lo ritrovammo poggiato sul fianco dritto, colle
richiuse gli occhi. Sulla sera il confessore entrò mesto  nella  nostra stanza, e il suo silenzio ci disse che non avevamo
navette fra le nostre due villette bianche tra gli alberi  nella  dolce quiete del sobborgo Nomentano, rivedo le sere in cui
soldati, a incuorarli, a confortarli, a soccorrerli, non  nella  pompa ufficiale d'un quartier generale grande, più grande o
Fantasia. Ma la grande ora che volge ci prova che vi sono  nella  vita individui e nella storia popoli per cui il vivere è
ora che volge ci prova che vi sono nella vita individui e  nella  storia popoli per cui il vivere è lotta continua,
progresso, sacrificio, eroismo, stoicismo. Sono, così  nella  vita come nella storia, gl'individui o i popoli che fan da
sacrificio, eroismo, stoicismo. Sono, così nella vita come  nella  storia, gl'individui o i popoli che fan da protagonisti
pure una gran dolce cosa; e il cuore, povero cuore nascosto  nella  segatura, le si rasserenò a poco a poco come per incanto.
la polvere ma compresa e amata da un amico, anzichè passar  nella  vita, al gran sole d'oro, coperta di stoffe di seta a
nessuno. Allora s'inoltrarono per il portico e penetrarono  nella  stamberga, dove li attendeva uno spettacolo da mettere
iscarso tributo di documenti interessanti. Ferma adunque  nella  speranza di fare all'Italia cosa gradita ed utile al tempo
Da questi detti fu ispirato san Benedetto, allorchè scrisse  nella  sua Regola: «Quanti vi chiederanno soccorso, siano accolti
Il cristianesimo rivela la missione di lei, che consiste  nella  carità e nella devozione. In Inghilterra, in Germania, o
rivela la missione di lei, che consiste nella carità e  nella  devozione. In Inghilterra, in Germania, o presso i popoli
senz'amarsi, muoiono senza piangersi.» Pochi proverbi sono  nella  bocca del popolo più veraci di questo: «La religione di
calcolo e d'egoismo. - È uso sotterrare le morte per lo più  nella  mattina: non sì tosto il cadavere è calato nella fossa,
per lo più nella mattina: non sì tosto il cadavere è calato  nella  fossa, suona il refettorio, e guai alle converse, se, per
amava. La badessa, condiscendente verso quante avevano voto  nella  elezione triennale, usò massimo rigore a quella
dell'agente deleterico e praticata una visita minuziosa  nella  cucina, vi trovò l'olio divenuto verde per un pezzo di rame
chiostro impunemente si commettono. Viva tuttora conservasi  nella  memoria del pubblico napoletano la ricordanza de'
ricacciato  nella  Virginia, si ritrasse per i quartieri d'inverno sul
che era stata costretta ad imporsi. Questo Ashley Wilkes,  nella  sua uniforme scolorita, coi capelli biondi arsi dal sole di
di un perfetto soldato. Si teneva dritto militarmente  nella  sua logora uniforme, con la pistola nella fondina consumata
militarmente nella sua logora uniforme, con la pistola  nella  fondina consumata e il fodero della sciabola deformato che
qualche ruga. Vi era un non so che di nuovo e di strano  nella  forma quadrata delle sue spalle, nella lucentezza fredda
di nuovo e di strano nella forma quadrata delle sue spalle,  nella  lucentezza fredda dei suoi occhi. Mentre una volta appariva
lo ascoltava neppure, troppo felice di trovarsi nuovamente  nella  stessa stanza in cui si trovava Ashley. Come poteva in quei
cuore di Ashley. Ma questo pensiero svaní subito, perché  nella  sua mente non poteva esservi altro se non un senso di
Elena che la scuote leggermente. Poi si accorse di essere  nella  propria stanza, nel suo letto, con Mammy e Dilcey che la
non umana. Vedeva ogni cosa con occhi nuovi, poiché,  nella  lunga strada che la avvicinava a Tara, aveva lasciato tutto
visione persisteva. Dai vecchi racconti che aveva ascoltato  nella  sua infanzia, qualche cosa emergeva chiaramente. Geraldo,
il bisnonno Prudhomme si era fatto un piccolo regno  nella  giungla di Haiti, lo aveva perduto, e poi aveva vissuto
scorreva nelle sue vene sembrava muoversi silenziosamente  nella  stanza inondata dal chiaro di luna. E Rossella non era
bocconi, scolpirono profondamente quel risvegliamento  nella  mia memoria. - È questa la prima e più antica rimembranza
quel misterioso terrorismo, che formidabile lasciò scritto  nella  storia il nome del Consiglio de' Dieci. Senza saperne la
oppresse gli spiriti nostri. Continuammo il viaggio  nella  mestizia, ed io, benchè tuttora fanciullina, piansi più
ai più urgenti bisogni del vivere. Tre anni interi passammo  nella  ristrettezza, soffrimmo tre lunghi anni di disagio, finchè,
mio padre destinato al comando della provincia di Reggio  nella  Calabria. Noleggiato pertanto un brigantino inglese, ed
pochi giorni dimenticare e i disagi sofferti per tre anni  nella  capitale ed il sibilo sinistro della tempesta. Facili a
Facili a dissiparsi son le tracce che imprime la sventura  nella  puerile età. Presentiva io forse allora le tempeste e i
uomini meglio pensanti del secolo, ma già radicate eziandio  nella  pubblica e generale opinione. Senza la reclusione
Signore, dopo una esistenza cachettica, scendere immature  nella  tomba, senza il compianto della madre, delle sorelle, delle
Ma i giorni passarono; passarono forse dei mesi, che  nella  vita di una bambola rappresentano tanti anni de' nostri; e
Stette in ascolto un pezzo. Non era la chiave che girava  nella  serratura; la chiave non fa quel rumore. O allora, che cosa
nell'ombra, sicuro di non essere disturbato da alcuno  nella  sua opera di distruzione; corse qua e là per l'armadio,
finito lì il suo spavento! Ma che! L'animale, fatto un foro  nella  scarpa, attaccò la calza di seta, che i suoi denti lunghi e
come un impiccio, come un limone spremuto. Dal buco fatto  nella  pelle fina del roseo pieduccio, una ferita orrenda, la
di Viareggio; per le gite lungo la spiaggia e le colazioni  nella  pineta, dove tutte le sue amiche e più ancòra le bambine
aveva inzeppato il guardaroba al suo ritorno da Milano.  Nella  stanza degli armadi, davanti agli sportelli spalancati,
- Sono nel vecchio pascolo. Prendi il cavallo e conducilo  nella  palude e... Prima che avesse finito la frase, Melania si
Quanto avrei fatto meglio a fabbricare un recinto per loro  nella  palude! Corse nella sua camera, aperse il primo cassetto
meglio a fabbricare un recinto per loro nella palude! Corse  nella  sua camera, aperse il primo cassetto del canterano e frugò
dal cestino da lavoro dove li aveva celati e li ficcò  nella  saccoccia. Ma ora dove nasconderla? Sotto ai materassi? Sul
Rossella corse alla camera dove il piccolo Beau dormiva  nella  sua culla. Lo prese fra le braccia ed egli si svegliò
che adesso ha paura. «Ha fatto bene» pensò Rossella. Tornò  nella  stanza e trasse dal loro nascondiglio i gioielli che aveva
aperta ed ella scorgeva un angolo della vecchia scrivania.  Nella  stanza da pranzo le sedie erano in disordine attorno alla
quella che avrebbe visto dal suo nascondiglio nei boschi o  nella  palude: i comignoli avvolti di fumo e il tetto crollante
come se ad ogni passo i suoi piedi stessero per affondare  nella  sabbia mobile. Non aveva mai, prima d'allora, conosciuto
quello del suo vecchio incubo, quando si trovava a correre  nella  nebbia densa col cuore che le scoppiava, cercando un
lanciata quell'accusa dal fondo della propria disperazione,  nella  speranza di alleviare il proprio dolore. Ma non trovava mai
non desiderasse un'altra creatura. Almeno, non veniva mai  nella  sua camera, quantunque la porta non fosse mai chiusa, ma
la sua vita prima di raggiungere quella salda posizione  nella  bella casa di Via dell'Albero di Pesco. Ed essi non le
di fame, di lotte, che non aveva radici che sprofondavano  nella  stessa terra rossa. Nella sua solitudine, le sarebbe
aveva radici che sprofondavano nella stessa terra rossa.  Nella  sua solitudine, le sarebbe piaciuto passare i pomeriggi con
ricordando che anche questa aveva perduto un bimbo, morto  nella  pazza fuga dinanzi all'esercito di Sherman. Sarebbe un
stava ravvolto in una carta. Ebbi cura di nasconderlo  nella  pezzuola, e volai tosto nella mia stanza, dove lo
Ebbi cura di nasconderlo nella pezzuola, e volai tosto  nella  mia stanza, dove lo svolsi..... già s'intende, colle
di quel tesoro inapprezzabile, feci ritorno alla festa  nella  certezza che tra la folla non vi fosse altra donna più
del nipote suo futuro erede, erasi determinato a quel passo  nella  speranza che il genitore stesso avrebbe finito
affettuose preghiere, si alzò di bello, e corse a chiudersi  nella  sua stanza, dove per due giorni rifiutò qualunque alimento,
questi malaugurati accessi di malinconia, troppo frequenti  nella  natura calabrese, Domenico prese il cappello, e andò via
il suo ordine. Rimaste sole, mi fece dire che mi attendeva  nella  sua stanza. La trovai coricata in letto. Lunga ed amara fu
la sera di quel giorno in società, ma di trattenermi sola  nella  mia stanza. Io non ignorava lo stile irrevocabile delle
da due giganti della stessa materia, veggonsi drizzati  nella  piazza dell'Arcivescovado. Una pelle di cammello, da'
d'ogni genere, e questi, per devozione, intromettono  nella  bocca spalancata del questuante quadrupede una porzione
festa. La parte più rilevante della solennità consiste  nella  seguente processione: Una macchina enorme è condotta per la
arrecato a Domenico l'annunzio di tale divertimento, perchè  nella  brigata s'erano insinuati dei giovani, pe' quali egli
un poco, soltanto quando fui giunta alla Borsa. Entrata  nella  grande sala, dissi a Paolo sotto voce di seguirmi al
era il seguente martedì. Come ho già detto, trovavasi  nella  nostra casa un coretto che dava nell'interno della chiesa
e, malgrado la sua nascita e la sua famiglia, era ormai  nella  categoria degli opportunisti, dei negrofili, dei traditori,
e ufficiali che dopo il congedo si erano stabiliti  nella  città che avevano tanto faticato a conquistare. Stranieri
rappresentava un punto di contatto con la vecchia società  nella  quale esse desideravano rientrare; quella società che le
buona società. Recentemente salite dal nulla, e malsicure  nella  loro ansia di apparire raffinate, esse temevano di sembrare
Bart non avrebbe mai supposto che la prima era cresciuta  nella  bettola di suo padre servendo a volte il vino sui tavolini
che uno o due ospiti dovessero rimanere a passare la notte  nella  casa. Non si ubriacavano alla stessa maniera degli uomini
stessa maniera degli uomini che Rossella aveva conosciuto  nella  sua infanzia: diventavano facilmente brutali od osceni;
la frivolezza della giornaliera conversazione, e  nella  maggior parte delle monache che si trovano della
ragione, pretendeva che non dovessi più ricever la matta  nella  mia stanza. E quando io le diceva: "Ma, non vedi che la
più d'una volta di proibire ad Angiola Maria l'ingresso  nella  mia stanza: ma costei, prosternandosi a me dinanzi, e
vuoi?" "Niente: non posso dormire." Gaetanella, che abitava  nella  mia stanza, avendo un sonno pesante, rare volte destavasi;
badessa, chiamatami a sè col gesto, m'impose d'intervenire  nella  contesa, per placare col mio ascendente i furori della
un efficace rimedio. Angiola Maria erasi chiusa a chiave  nella  sua cella, nè voleva aprirmi. Bramosa di appurare il male
restare completamente ignuda, e andò a chiudersi di nuovo  nella  sua cella. L'imputazione appostami da Paolina, mi aveva, di
la matta trovavasi rinchiusa, onde trasferire il mio letto  nella  stanza della zia; io sapeva altresì che la conversa, memore
dopo, la pazza riapre la porta: era vestita per metà. Entra  nella  mia camera, che dalla sua era separata da altre quattro, e
ne sta. Non mi farai la finezza di riportare il tuo letto  nella  tua stanza, e farvi inoltre collocare quello d'Angiola
promise che non l'avrebbe fatto mai più. Mi portai quindi  nella  sua cella, e fattomi da essa lei aprire i bauli, le tolsi e
senza far motto. Ciò fatto, le dissi che avrebbe pernottato  nella  mia stanza: al quale annunzio, abbandonatasi di subito alla
a ridere sgangheratamente. In un momento portò il suo letto  nella  mia camera, ciò che a Gaetanella fece saltar la mosca al
al cuore, che spesso m'assaliva, mi risvegliò. Regnava  nella  stanza perfetto silenzio: non udivasi che la respirazione
allora per la mano e la ricondussi senza più tema o fatica  nella  mia stanza. Ivi si pose a sedere a terra, guaì ancora per
colla neve sul capo le fossero amministrati, e promise che  nella  giornata stessa avrebbe mandata una donna del mestiere per
una lettera di ringraziamento. Il mio letto si ricolloco  nella  stanza della zia, e fui sollecita a coricarmi, non reggendo
convento. Poco dopo, una vecchia che dormiva con Concetta  nella  stessa stanza, le disse avere sul far del giorno veduta la
facchini con manovelle passate sotto la sedia la portarono  nella  sua stanza. Il prete la seguì, ma dovette presto lasciare
ordine espresso del Santo Padre mi è vietato di ricevere  nella  clausura chicchessia, fosse pur egli lo stesso sovrano." "E
respinse villanamente la mano dell'inquirente, e ricadde  nella  demenza. L'ispettore, steso il verbale, se ne partì. Ma
ancor vicino il nono mese. Il sacerdote non potè entrare  nella  stanza per recitare qualche prece, se non nel solo momento
nel dividere con Tara il poco che avevano. Era tradizione  nella  Contea che i vicini si aiutassero a vicenda, e nessuno
domestici, non contadini. Specialmente Mammy, che era nata  nella  casa dei Robillard (neanche nel quartiere degli schiavi!)
(neanche nel quartiere degli schiavi!) ed era cresciuta  nella  camera della padrona, dormendo su un materassino collocato
come la «pupa», e che era troppo giovine per avere  nella  sua vita un serio amore. E avrebbe voluto, Rossella, avere
di risparmiare per piú tardi quello che aveva trovato  nella  saccoccia dello yankee. In primavera cercherebbe di
dopo essersi impadroniti di Chattanooga, erano penetrati  nella  regione attraverso i passi montagnosi, ma erano stati
indugio balzavano direttamente dai convogli precipitandosi  nella  battaglia. E gli yankees erano stati scacciati dalla
orfani. A peggiorare la situazione cominciava a serpeggiare  nella  popolazione una vaga sfiducia in coloro che occupavano
di vergogna coloro che in altri tempi lo avevano ricevuto  nella  loro casa ad Atlanta. Malgrado tutte queste tribolazioni,
suora, a poco a poco si delineavano nitide e si fissavano  nella  mente di lei, ormai avida di novità, formate, colorite e
alla donna così appassionatamente chiamata e bramata  nella  crisi del male. A suor Istituta, che sedeva, immota,
l'equatore, somigliante a un meriggio mitemente roseo,  nella  cui luce diafana disegnavasi qualche pagoda dalle
del giardino, sconquassavano e ingolfavansi dalla finestra  nella  stanza, gonfiando le cortine come vele, sparpagliando su'l
la fiammella del lume, che ondeggiava, lingueggiando,  nella  continua minaccia d'estinguersi; da che il malato, per un
rispondo di sí. Per essere un giovinotto che si è trovato  nella  sua prima adolescenza di fronte alla vita senza uno
guadagnare tanto denaro nel naufragio di una civiltà come  nella  costruzione di un'altra. - E che significa tutto questo? -
fa guadagnar molto denaro. Ma se ne guadagna anche di piú  nella  sua distruzione. - Di che impero state parlando? - Questo
ai miei piedi? Oh, come eri fiero dinanzi a me  nella  tua uniforme grigia! Quando giurasti eterna fede alla tua
schivando la vita attiva, ripone i destini del genera umano  nella  contemplazione, nell'apatia, nella penitenza; si pasce di
destini del genera umano nella contemplazione, nell'apatia,  nella  penitenza; si pasce di fantasime, e lungi dallo spegnere le
porcellana della China. È proibito di ritenere molto denaro  nella  propria stanza; havvi però nel monastero un luogo, chiamato
l'occupazione principale, la summa rerum del convento, sta  nella  confezione de' dolci. La confezione de' dolci è nei
borbottando: "Che bel gusto di predicare a delle Saracene!"  Nella  distribuzione poi dei dolci i parenti hanno sempre la
colla clessidra. Avevano esse un fratello solo, impiegato  nella  diplomazia. Fu suonato il loro tócco alla porta, e la
Giungeva loro un messaggio funesto: compromesso col governo  nella  sua gestione, quel fratello erasi bruciate le cervella con
gridai da spiritata: "entrano in questo momento: i birri  nella  porteria!" "La polizia, reverenda, entra colle baionette in
tutto aveva sentito, spalancando la porta e precipitandosi  nella  stanza. La vecchia, rinvigorita dal terrore dell'imminente
superba la fronte, se non volete abbassarla poco dopo  nella  polvere. Questo spavento vi serva di lezione! Quanto a me,
portossi a Gaeta all'incontro di Pio IX, con una supplica,  nella  quale io chiedeva al pontefice l'atto di secolarizzazione,
preci delle mie sorelline. Si volse attorno per vedere se  nella  stanza vi fosse l'occorrente da scrivere, e non avendovelo
Che direbbero, che farebbero le altre monache, vincolate  nella  medesima sua condizione? Avevamo dimenticato il suo nome
faceva da cicerone, non sarebbesi potuto aprire un varco  nella  folla, senza far calpestare dai cavalli la gente. Mi
uomini sembravano fantasmi senza voce; solo il calpestio  nella  polvere soffice, e il debole ticchettio delle briglie! E il
cuore balzò di gioia all'idea di trovare amici e aiuto. Ma  nella  piantagione era un silenzio di tomba. L'erba e gli arbusti
miss Rossella. Io credere di non svegliarmi mai piú se non  nella  Terra Promessa. - C'è tempo, per quella, - rispose Rossella
lei maledirebbe Dio e morrebbe. Era successo a qualcuno  nella  Bibbia, che aveva maledetto Dio ed era morto. Ne
al carretto, divise le mele e gettò quelle che avanzavano  nella  parte posteriore del veicolo. Il cavallo ora era in piedi,
che poche settimane prima era cosí sicura e tranquilla,  nella  certezza che Atlanta non sarebbe mai caduta e la Georgia
digiuno, lo avevano tenuto in tutto quel semestre  nella  piccola Sede d'Aversa. Il pontefice Gregorio se ne morì,
dati al facchino. Le monache, tutte ansanti, affollate  nella  porteria, ne giubbilavano, e quelle di loro che si
rimembranza, destata da lui stesso, il sangue mi rifluì  nella  faccia, e gli volsi un'occhiata di sdegno. "Vostra
restituirti all'inferno del secolo, capissi j'à!" Ritornai  nella  mia cella, ove m'abbandonai alla disperazione, che pur
e gli altri d'infermiera, per la più breve via mi riduceva  nella  mia stanza, dove o leggeva, o meditava, o piangendo
me l'ipocrita badessa, solita sempre a lodare le persone  nella  loro presenza. "Brava!" soggiungeva l'eminente visitatore:
"così va bene." Un giorno la superiora mi fece mettere  nella  prima fila. Tale studiata preferenza indignò le monache, le
la compagnia, passa gran parte della giornata rinserrata  nella  sua cella, e nelle ore di ricreazione non si vuol unire
vedere traverso le pareti ciò che fate per tante ore sola  nella  vostra stanza. Il confessore non deve internarsi in tutto?"
E, di grazia, che state leggendo e scrivendo?" "Cerco  nella  lettura di qualche libro istruttivo un conforto alla
prospettiva, dico, mi sbigottì. Nulladimeno, per non cadere  nella  prescrizione, deliberai di mandare il ricorso alla curia
allora in grido d'uomo d'alto ingegno e d'uomo di mondo.  Nella  relazione, che per lui in particolare scrissi, credetti
che ve l'avea menato, si fece condurre dalle monache  nella  mia cella, che prese ad esplorare a parte a parte; quindi,
così mi disse. - Son tutti d'una buccia. È certo però, che  nella  confessione io m'era fatta una legge di non rivelargli, se
ed il concilio di Trento; crisi successe nel XVI secolo.  Nella  facciata della chiesa di san Gregorio, Napoli e sue
tavola dell'Ascensione del Signore, opera di Bernardo Lama.  Nella  prima cappella del lato destro della chiesa è il quadro
Giordano, che narrasi averle molto ammirate e lodate.  Nella  quarta cappella, la tela della Madonna del Rosario è di
del suo figliuolo Ferrante d'un cerchio d'oro, e posegli  nella  man destra una spada ornata di gemme, confermandolo in tal
un giorno avanti era stato acclamato dal general parlamento  nella  sala del Capitolo in San Lorenzo. Una tal solenne cerimonia
di Lucrezia Caracciolo: «Restavano, scrive essa, solo  nella  chiesa le sepolture, nelle quali erano posti i corpi morti
ne tornavamo a tagliare i capelli. In questa guisa cavavamo  nella  fronte una ghirlanda de capelli, la quale spartita in sette
siccome quello del medesimo martire che è venerato in Roma  nella  chiesa di santa Maria in Vallicello e nella cattedrale
in Roma nella chiesa di santa Maria in Vallicello e  nella  cattedrale d'Amalfi. Questo Santo gabinetto di anatomia dà
loro discendenza, da non voler accogliere per sorella  nella  congrega nessuna giovine, la cui prosapia non sia stata
non meno bello il refettorio, spazioso il coro che risponde  nella  chiesa; largo il chiostro, con in mezzo una fontana e due
monache, che le due sorelle, da mia zia pregate di guidarmi  nella  visita. Chiesi a codeste quale fosse la monaca nominata
non fu la mia sorpresa nel vedere il mio letto collocato  nella  camera stessa della zia badessa, con al fianco un terzo
di sincera carità. Il medico Ronchi, che allora entrava  nella  porteria, essendo uno dei curanti della comunità, mi fece
tanti milioni di oppressi, consumar la vita nei contenti e  nella  prosperità?"
Quando questi gentiluomini toscani entrarono  nella  sala da pranzo, tutt'i posti alla tavola, tranne quelli di
si fermò subito sur un tenentino de' bersaglieri, attillato  nella  caratteristica divisa. Era la prima volta che lo
bersagliere continuavano la loro conversazione intima,  nella  quale, riscaldandosi, alzavano un po' più la voce, a segno
uomo era innamorato; e l'amore, si sa, più si va innanzi  nella  vita e più ci stringe e ci raffittisce la benda su gli
non son mica delle schiave! — sentenziò Sampieri, il quale  nella  pensione Alford si era sciolto da parecchi pregiudizi tutti
era sciolto da parecchi pregiudizi tutti nostrani. — Anzi,  nella  libertà che si accorda loro da fanciulle, vale a dire
eccetto Rossella, Wade, e le tre inferme, erano andati  nella  palude alla caccia della scrofa. Perfino Geraldo si era
la rumorosa famiglia dei merli, che da tanti anni viveva  nella  magnolia, quel giorno era taciturna. Ella aveva trascinato
uno, e la madre era ancora in libertà. Se fosse andata lei  nella  palude, insieme a loro, si sarebbe alzata le gonne fino
e come pagarlo? Aveva frugato nelle tasche di Geraldo e  nella  sua cassa, e tutto ciò che aveva trovato erano pacchetti di
che si accorgeva che la casa era deserta. Ora si trovava  nella  sala da pranzo; fra poco andrebbe in cucina. Al pensiero
aveva portata, ma con la quale non aveva mai sparato. Frugò  nella  borsa di cuoio sospesa alla parete sotto la sua sciabola e
gioia da figlie. Avrebbe affondato con piacere il tallone  nella  larga ferita che era al posto del naso di quell'uomo, e il
la scena nel suo insieme; il corpo vestito di azzurro  nella  pozza di sangue, la scatola da lavoro, Rossella scalza e
da lavoro, Rossella scalza e pallida con la pistola stretta  nella  mano convulsa. I suoi occhi incontrarono quelli di
senti... - Di'? - Credi che sarebbe... disonesto frugare  nella  sua giberna? Potrebbe esservi qualcosa da mangiare. - Hai
di non avere avuto lei stessa quell'idea. - Tu guarda  nella  giberna; io esaminerò le tasche. Chinandosi sul morto con
abbiamo tempo. Guarda nelle altre tasche mentre io frugo  nella  giberna. Le tasche dei calzoni contenevano soltanto un
coraggio tutto d'un pezzo che aveva caratterizzato Melania  nella  terribile notte della resa di Atlanta e durante il lungo
mille volte: «Ma siamo proprio i soli rimasti  nella  Contea? Tutto è stato incendiato, tutti si sono rifugiati a
saluti affettuosi furono scambiati, e tutte si riunirono  nella  sala da pranzo, Rossella ebbe un brivido. Gli yankees non
bambino di Sally, il piccolo Joe appena fuori dalle fasce.  Nella  grande casa erano sole la nonna Fontaine, ormai
a Vicksburg. Gli altri due ragazzi, Alex e Toni, erano  nella  Virginia; e nessuno sapeva se erano vivi o morti; il
Tara siamo completamente privi di ogni notizia. - Qui siamo  nella  stessa condizione, figliola - rispose la vecchia. -
è morto nel Wilderness! E Raiford a Gettysburg e Cade è  nella  Virginia, con l'esercito! Catina era cosí mortificata che
in questione fosse per me solo il modo di apprezzare  nella  più graziosa intimità i fascini delle attrici francesi e
nel suo camerino, intenta a cercar di capire in qual modo,  nella  lingua di Fantasia, i giornali pulquerrimesi della sera
vario e diverso elemento drammatico insinuatosi a un tratto  nella  frivola commedia che tutti e tre recitavamo dalla sera
Superata così ogni difficoltà ero sul punto di riporre  nella  tasca posteriore della mia marsina il gioiello di Sua
Ero adesso meno ingenuo della sera prima, tanto è vero che  nella  mattinata, mandandole al Suprême Hôtel il promesso ricordo,
riguardoso d'un cameriere di albergo che ha accompagnato  nella  stanza a loro destinata due giovani sposi appena arrivati e
che non sia prolungala Manon Manette tenne così a lungo  nella  sua mano sinistra il Pisanello depostovi da Sua Altezza che
di Frondosa o mettere Marion Manette di là, con me,  nella  biblioteca, col pretesto di un'udienza di somma importanza
era fuori di sè dall'ansia e dalla gioia e che fremeva  nella  impazienza di vederci uscire dalla porta di destra per
aveva fatto troppo bene la lezione. Aveva ricominciato come  nella  prima parte della sua visita a far la ritrosa, a sfuggirmi,
qualcosa di simpatico in quell'avvicinamento, e rispose  nella  loro lingua ignota a noi: - Grazie, Orlando, grazie. Vicino
costante fra le piccole cause e i grandi effetti è,  nella  roulette del destino, il fortunato en plein del colpo
intenzione d'andarsene, ritornarono: il poeta aveva,  nella  fretta, scambiato per una partenza quella che non era altro
quella notte i loro sonni tranquilli. Io solo ebbi,  nella  mia notte, qualche agitazione. Ma nel breve periodo della
un processo verbale di reciproche scuse, così  nella  guerra due nazioni che non si vorrebbero torcere un capello
dell'alta cultura, aggiunsi con un mite sorriso: «E come  nella  Belle Hélène». Ma, il ricordo offenbachiano non parve
più di questo. «Gia, esclamò infatti, anche meglio: come  nella  Belle Hélène». Non bisogna giudicare da questo Rolando II
storia, aveva d'altra parte una conseguenza immediata che,  nella  sua letizia, aveva il potere di dissipare tutte le più
il suo dovere, incontrando la duchessa Isabella, risaliva  nella  sua limousine, in cui, seduto di fronte al suo aiutante di
Zarzuelopoli e Rolando II reduce dalla sua frattura avvenne  nella  sala operatoria d'un ospedale, mentre un esercito di
non appena usciti dall'ospedale e non appena seduti  nella  limousine tra la folla che acclamava, Rolando II si volse a
la frontiera, stretta l'elegante e ancor giovanile persona  nella  bella uniforme azzurra dalla triplice bottoniera d'argento
intrepidamente di morte, quell'omettino lindo e pinto  nella  più pacifica redingote io risposi di non saper che
Queste tre responsabilità assommavano, naturalmente,  nella  responsabilità di Rolando II, il quale cominciò a diventare
essa la tragicità d'una fuga a Varennes o d'un internamento  nella  Torre del Tempio, poichè il popolo di Fantasia non ebbe per
suggestivo d'un fanciullo imprigionato e proclamato re  nella  prigione dai principi emigrati, e il romanzesco d'una morte
della Repubblica che le Camere avrebbero certamente eletto  nella  serata, Rolando II se ne rimaneva lì, su la poltrona,
hanno la medesima inesorabilità e Rolando II dovette,  nella  stessa mezz'ora, lasciarsi strappare un dente di bocca e la
viaggio verso la frontiera. Rolando II, intanto, mentre giù  nella  piazza la folla, tanto per aver l'aria di fare qualche
con due dita il re per il naso e per il mento e  nella  bocca violentemente spalancata introdusse il ferro
al suo Primo Ministro, sui gradini del trono. Così, quando  nella  storica frase di Rolando II trove tanta rassicurante
Rivoluzione, avvertiva che tout finit par des chansons.  Nella  Rivoluzione che sconvolge oggi l'ordine delle cose nel
di questi preludi musicali. Del resto, se vogliamo rimanere  nella  musica, anche nella sinfonia i tempi si seguono e non si
Del resto, se vogliamo rimanere nella musica, anche  nella  sinfonia i tempi si seguono e non si rassomigliano; e se
atteggiamento minaccioso stazionava attorno alla stazione  nella  speranza di poter dare un rumoroso saluto agli alti
che esercita la porta di una cabina di sleeping-car  nella  quale sia chiuso un re che, deposto, parta
diretto al confine, il quale ci aveva raggiunti  nella  quieta stazione secondaria che cento chilometri appena
del re durante i preparativi della partenza doveva ora,  nella  solitudine, aver dato luogo alla tragica angoscia della
cabina regale e appena mi vidi davanti Rolando II stretto  nella  seta d'un pigiamino changeant, col volto fresco di chi ha
e ad altro luogo la possibilità dello scontro. Ho avuto  nella  mia vita d'amico di Rolando II missioni difficili, ma
avvenimento che li dovrà far entrare, insalutati ospiti,  nella  storia. Le spiegazioni ulteriori le fornì, loquacemente,
del resto augusto, di Rolando II, piuttosto che incorrere  nella  violenta sanzione dei piu sacrosanti scappellotti paterni.
l'interminabile tunnel, riconduceva nel regno, pardon,  nella  repubblica di Fantasia. Disposi sùbito per la mia partenza.
pagarla, dal'elegante giovinetto. Già sorrideva fra loro,  nella  sera che scendeva, nella notte che s'apriva, il primo
Già sorrideva fra loro, nella sera che scendeva,  nella  notte che s'apriva, il primo quarto di luna di miele. Già
abbandonata e il re deposto filaron via così, verso Parigi,  nella  letizia degli incontri felici e predestinati. E, mentre
determinato, passa in rivista quanta gente è raccolta  nella  sala. Non gli sfugge il più piccolo segno. Un'inclinazione
di botto a quattro mila. Di subito il silenzio si fece  nella  sala. Il perito atteggiò, fra la barbetta brizzolata, la
metallici color viola, ben conservato, assai raro. Mentre  nella  sala lo si stava osservando, Il perito, direttore della
Osservino, osservino pure, signori. Una voce d'uomo  nella  sala: Quattrocentosessanta! Qualcun altro fa un cenno. Il
più bel piatto del genere ch'io abbia visto. Uno simile è  nella  collezione di quel Rothschild morto da poco. Che
appesi alle pareti di qualche nobile dimora, alla fine,  nella  suprema dispersione d'ogni reliquia famigliare, fu separato
affatto l'illusione della vita, spiccante soprattutto  nella  luce de' larghi occhi bruni e in un sorriso civettuolo e
vedere Rhett impiccato! Il gruppo era sempre associato,  nella  sua mente, con la morte di Franco; e tutto l'insieme le
non riuscí a dominarsi. Sentendo infilare la chiave  nella  serratura, si gettò uno scialle sulle spalle e, nella luce
nella serratura, si gettò uno scialle sulle spalle e,  nella  luce del gas acceso nel vestibolo, lo attese in cima alla
è per questo che rientri a queste ore? Appartieni forse...  Nella  luce del gas egli la fissò senza curiosità e sorrise. - Sei
anche con molti quattrini. Ti ricordi che alcuni anni fa,  nella  bottega di Franco, mi dicesti che era una disonestà
il Re riconosceva veramente intrepido il figliuolo non era  nella  esplorazione di cui non ignorava le segrete comodità ma a
osava cimentarsi in una conferenza; poichè era tradizionale  nella  famiglia di Fantasia il poco culto delle discipline
a me, raccomandandomi di trovarne quante più potevo, un po'  nella  mia immaginazione e il resto in qualche libro poco noto di
del nostro pugno di prodi esploratori. Mentre io lavoravo  nella  biblioteca reale, Sua Altezza aveva ripreso attivamente il
finito di far colazione, Sua Altezza ed io ci chiudemmo  nella  biblioteca armati di sigarette e di buona volontà. Sua
resistito all'invito di Sua Altezza quando aveva saputo che  nella  collezione erano alcune medaglie del Pisanello. Andava
di revisione; e ad informarmi, meglio di un buco praticato  nella  pesante porta che ci separava, sul genere d'occupazioni cui
più di un'ora, infatti, quando Sua Altezza ricomparve  nella  biblioteca con l'aria più tranquilla e più innocente del
fu quindi in silenzio che Sua Altezza tornò a sprofondarsi  nella  sua poltrona di marocchino rosso e, accesa una sigaretta,
Altezza. Il gran Condé dormiva placidamente e profondamente  nella  notte precedente alle sue più ardue battaglie. Io potevo
un'ora e mezza dopo, Sua Altezza mi destò rientrando  nella  biblioteca, gli sguardi non bastarono più e ci vollero le
avventura di salotto. Aprii la porta ed entrai, guardingo,  nella  gabbia della leonessa. La quale leonessa era quanto mai
intatto era. la chiesa, le cui maestose linee spiccavano  nella  perfetta purezza d'ogni opera del Brunellesco, il quale,
con un gesto d' automa la punta dell'indice e del medio  nella  bocca paonazza e cadente; e in tanto le galline, che
camposanto non era anche scesa l'ombra del crepuscolo,  nella  stanza di sotto il portico, già invasa dal buio fitto,
padrona, coteste galline avessero dovuto morir decrepite  nella  pace in cui vivevano. Ma no. Con la più giusta filosofia,
nè pur l'ombra d'un ragionamento, la Rosona intuiva come  nella  vita ogni affetto, di qualunque genere, è sempre una
di mezzo all'incolto campicello, e in quel mentre che  nella  frettolosa avidità le galline raccoglievano e inghiottivano
Melania e Pittypat erano sedute  nella  loro carrozza dinanzi all'ufficio del «Daily Examiner». Le
che nessuno sospettava?) La signora Merriwether sedeva  nella  sua carrozza accarezzando la mano di Maribella. Questa si
Merriwether, che non temeva nulla, si sollevò leggermente  nella  sua carrozza e disse ad alta voce: - Speculatore! - con un
doveva esservi errore. Non potevano esservi tre «Tarleton»  nella  lista. Forse lo stampatore frettoloso... Ma no. Ecco. -
morto nel primo anno di guerra, era sepolto Dio sa dove,  nella  Virginia. Tutti i ragazzi Tarleton. Tom e i due indolenti
e aveva ballato, civettato, scambiato qualche bacio, era  nella  lista. Avrebbe voluto piangere, liberarsi dalle dita
fuoco o non fuoco, lei non doveva fare altro che rientrare  nella  stanza da letto prima di essere scoperta. Il suo cuore
quando dalla fessura della porta di fronte che metteva  nella  camera da letto le giunse la voce di Gioia Wilkes, sommessa
spioni ascoltano spesso cose molto istruttive» le risuonò  nella  memoria. Doveva uscire nuovamente? O farsi vedere e mettere
La mortificazione e l'orgoglio offeso di cui aveva sofferto  nella  biblioteca con Ashley e con Rhett Butler erano punture di
Se avesse udito ancora una parola si sarebbe precipitata  nella  stanza e avrebbe afferrato a manate i pallidi capelli di
- Non posso decidere ora se andrò con Mr. Wade Hampton  nella  Legione della Carolina del Sud o con la Guardia di città di
La mano di lei, col palmo umido di traspirazione, scivolò  nella  sua. - Non vorrei aspettare - mormorò, e i suoi occhi si
a stringerle la mano fino a farle penetrare gli anelli  nella  carne. - Volete sposarmi presto, Miss Rossella? - Uhm! -
soglia come sua sposa. Oh, Ashley! Che cosa ho fatto?  Nella  profondità del suo intimo, sotto l'orgoglio felice e il
poi quasi subito in una mezz'ombra senza tinte spiccate,  nella  quale la bianca veste da camera che l'avvolgeva con le sue
d'onde era licenziata, che la ragazza si gettò a capo fitto  nella  vita di avventure. E un altro paio d'anni erano scorsi tra
lingueggiavan più in fiamme, non crepitavan più, sembrando,  nella  loro immobilità, come dipinti, Leda aveva ripiegata la
aveva ripiegata la lettera materna; e si era raggomitolata  nella  poltrona. Pensava: forse a casa sua, forse a tutt'altro.
forse a casa sua, forse a tutt'altro. D'improvviso,  nella  via, sotto il terrazzo, echeggiò il ritornello nasale,
Poco dopo, qualche nota più sonora, più larga, vibrava  nella  pace alta della solitudine: la campana della chiesa. Era
non sapeva dove posare i piedi, impacciati, affondati  nella  neve. E le zampogne, ora di lontano, ora come avvicinate, a
giunta là su; e, fuori, le zampogne, discordanti, ma dolci  nella  loro selvatichezza, sonavano, sonavano monotonamente,
lui... E dopo, che bella corsa giù, per la scesa, sfangando  nella  neve, per rientrar presto a casa! Uno si sentiva più
fu assicurata d'esser ormai libera nell'appartamento, corse  nella  sua camera da letto, e aperto un baule chiuso a chiave, che
si vide intorno il buio, cominciò a correre; tale quale  nella  sua infanzia, quando avea fatto tardi e temeva d' essere
legno, tutto tarlato e vacillante sui cardini, che metteva  nella  viottola, in linea retta, a pochi passi della sua casa, la
E le parve così naturale di trovarsi lì tra i suoi,  nella  chiesetta del suo villaggio nativo appollaiato su' monti,
morii d'asfissía. La mia vanità fu soddisfatta più tardi  nella  piazza della cattedrale, in mezzo alle assordanti
i preti di San Gennaro tenevano occupato Garibaldi  nella  visita oziosa de' loro tesori; io, toltomi il velo nero dal
galeotto, se fossi passata a marito giovinetta, avrei forse  nella  scuola del mondo imparato altrettanto a scernere le
di Lydia. Uno sguardo che la turbò perché conteneva  nella  sua fredda profondità qualche cosa di piú forte dell'odio,
perché essi... - Dio mio, Lydia! - esclamò Melania; e anche  nella  sua collera Rossella fu stupita di udire Melania
Smettete di schiamazzare. Vi era una maschia autorità  nella  sua voce e le donne tacquero di colpo; la collera scomparve
di cortesia. Non si tolse il cappello né guardò alcuno  nella  stanza. Fissò solamente Melania, alla quale parlò brusco,
- Sulla via di Decatur, presso Shantytown. Il ritrovo è  nella  cantina della vecchia piantagione Sullivan... Quella che è
di voi sa nulla. Si allontanò cosí velocemente scomparendo  nella  notte, che esse avrebbero quasi potuto credere di averlo
Ashley e del signor Kennedy! - Malgrado il terrore, vi era  nella  voce di Lydia una nota di trionfo. - Smettila di scrollare
aveva nello stivalone e aver liberato la pistola che teneva  nella  fascia dei calzoni, Baldo zoppicò verso la porta e la
frugate pure, se volete. Sono tutti e due a una riunione,  nella  bottega del signor Kennedy. - Non vi sono. Non vi è nessuna
e Ashley non erano morti, in quel momento essi si trovavano  nella  stessa posizione di Toni; anzi peggiore. Con la casa
era in cima alle scale e guardava lo yankee morto, tenendo  nella  manina fragile la pesante sciabola... un'anima dolce e
oscillante, il lungo corpo avvolto dal collo alle ginocchia  nella  cappa nera di Rhett. Ugo Elsing e Rhett, entrambi malfermi
curiosamente mentre il vento freddo penetrava  nella  casa. Rossella, spaventata e perplessa, lanciò un'occhiata
Melania e poi ad Ashley; e un po' di luce cominciò a farsi  nella  sua mente. Aperse la bocca per gridare: «Ma non può essere
È in stato di arresto. Sergente! Quando il sergente entrò  nella  stanza, col fucile a tracolla, Rhett cercando evidentemente
un dottore... non il dottor Meade. È implicato anche lui  nella  faccenda e probabilmente in questo momento si starà
il vestibolo uscendo dalla porta posteriore, e dileguò  nella  notte. Rossella, sforzandosi a guardare al disotto del
disteso; ma tremava talmente che non poté neppure entrare  nella  stanza. Con la mano sulla bocca, osservò Melania che aveva
dell'Albero di Pesco. - Nervi a posto - disse Rhett; e  nella  sua voce era un vago barlume di canzonatura. - Ora andate
- Hum... - brontolò Baldo. - E vi sono due... uomini  nella  cantina. Caricateli sul cavallo alla meglio e portateli in
due pistole che porse a Baldo il quale le fece sparire  nella  fascia della cintura. - Sparate un colpo di ognuna. Deve
dispiace di aver dovuto dire che il signor Wilkes è stato  nella  casa di Bella Wading. Mi duole di aver dovuto trascinare
non era un ubriaco molto convincente. Si sentiva ferito  nella  sua dignità per il solo fatto di trovarsi in quel luogo. Ma
e la spinse fuori della camera. Vi era nel suo gesto e  nella  sua voce una dolcezza insolita. - Avete avuto una giornata
giornata tremenda, non è vero? Ella si lasciò accompagnare  nella  stanza dov'erano prima; e benché fosse adesso dinanzi al
Spirò appunto nel verone l'ultimo de' miei giorni allegri.  Nella  folla de' vagheggini, che sfilavano al di sotto, distinsi
fastidiose; desiderava con ansietà veder giunger l'ora  nella  quale mi sarebbe dato il permesso d'uscir sul verone
è all'orecchio dell'appassionata zittella contenuto  nella  mistica voce Matrimonio. Viene la cameriera tutta ansante,
che lo sposo futuro! L'immagine di Carlo non mi ritornò più  nella  mente, se non sotto le sembianze d'un personaggio
parte del volto all'uso inglese. Eravamo da circa mezz'ora  nella  sala del ballo, quando giunse il re. Mio padre, facente
da noi abitato, un piccolo coretto, con una grata, che dava  nella  chiesa di sant'Agostino: lì ascoltavamo la messa e facevamo
al sepolcro pochi anni dopo. Un'altra mattina, mi recai  nella  stanza di mio padre per dargli il buongiorno; gli presi
uscíi di casa senza incontrarlo; l'occhio mio lo discerneva  nella  folla con penetrazione maravigliosa, ed alla sua vista il
di una scaramuccia. Una volta avrebbero ridestato  nella  memoria di Rossella ricordi spaventosi; ma ora non vi
a gas delle strade apparivano come dischi gialli e opachi  nella  bruma. Rhett l'attendeva con la carrozza. Il suo viso la
i gradini, attraversò il porticato, spalancò la porta.  Nella  luce giallastra della lampada erano Ashley, zia Pitty e
Aperse l'uscio prima che ella potesse rispondere, la spinse  nella  stanza e richiuse. La stanza, modestamente arredata con
La stanza, modestamente arredata con mobili di noce, era  nella  semioscurità; un giornale era stato messo dinanzi alla
sentendosi soffocare, e strinse lievemente la mano che era  nella  sua, per assentire. - Te lo do. - Vi fu un debole tentativo
le conservava lo stesso affetto e la stessa fiducia anche  nella  morte. No, non poteva parlare. Non poteva neanche dirle
fiammeggiato fra lei e il mondo era rinchiusa per sempre  nella  sua guaina. «Melly è la sola amica che ho mai avuto» pensò
Le parve di essere nuovamente a Tara, dinanzi al mondo,  nella  desolazione di sapere che non poteva fronteggiare la vita
A questi detti il prete varcò la soglia, ed entrato  nella  camera, che a rapidi passi prese a misurare, "Come!"
per ogni buco e bucolino; impadronitisi poi delle chiavi,  nella  speranza di sorprendere qualche documento relativo a
del vocabolo eziandio scendeva le scale quand'io rientrava  nella  mia camera. Voltosi con un amaro sogghigno, in cui balenò
ne feci un fagotto per mandarla in casa di mia madre, e  nella  cocca annodata di una pezzuola avvolsi un biglietto, col
abitudini, io ho mirato alla reintegrazione della libertà  nella  terra nativa, prima ancora che la storia romana e gli
l'ammirando esempio degli altri popoli più di noi inoltrati  nella  carriera della civiltà, fecero divampare nell'animo mio
un ritiro di provincia, e passare il resto della mia vita  nella  separazione illimitata da' parenti e dal mondo. Rindossare
rimbambito distruggeva i beneci effetti dell'ultima crisi  nella  mia ragione. Protestai contro quella quotidiana molestia;
canonico del vicinato, il quale spesso veniva a dir Messa  nella  chiesa del ritiro, ed informavasi ogni volta sì della mia
di monaci e di monache; cosa che mi costrinse a carcerarmi  nella  propria stanza, e mi ridusse al compiuto isolamento. Un
e santo zelo di quell'èra cristiana mi serviva di calmante  nella  lotta interna che m'agitava. Ammirabile secolo di riscatto,
in cui giaccio, ecco come mi preparerete a secondarvi  nella  grande opera dell'incivilimento! Nelle ore d'ozio (e quante
in differenti repubbliche e sotto capi differenti  nella  mia stanza, ne prendevano imperturbato possesso, si
Sede, e l'intero cattolicismo che le ubbidisce." "Non credo  nella  Santa Sede, con vostro buon permesso." "Dunque voi non
m'aspettavo la perquisizione, gli aveva teso un bel laccio.  Nella  piega d'un asciugamano il reverendo trovò una lettera
del delitto. "Finalmente," disse alla priora, "il topo è  nella  trappola!" E senza mettere tempo in mezzo, cominciò a
egli chiamava ora l'una ora l'altra delle monacelle  nella  propria stanza, e vi rimaneva lungo tempo da solo a solo
stava per ripartire; tornava  nella  Virginia, tornava alle lunghe marce sotto la pioggia, ai
rapidi come i battiti del cuore. Una settimana affannosa,  nella  quale Rossella aveva cercato con un misto di dolore e di
sua bocca... Tutto questo restava impresso indelebilmente  nella  sua mente; perché una settimana passa presto e la guerra
qualche cero - rispose egli sorridendo del terrore che era  nella  voce di lei. Ma ella non poté replicare: dinanzi ai suoi
della Virginia, lontano da lei. Egli continuò a parlare e  nella  sua voce era una malinconia è una rassegnazione che
pezzi di sacco, e vedo le impronte sanguinose che lasciano  nella  neve... e so che io ho delle scarpe... ebbene, mi pare che
per... farvi dispetto. Oh, Ashley, vi amo tanto che verrei  nella  Virginia... a pulirvi le scarpe e cucinare per voi e
Rossella le pregò di scusarla se non le accompagnava e salí  nella  sua stanza. Svanito il rumore della carrozza, quand'ella fu
che la famiglia non era piú in vista, si insinuò cautamente  nella  stanza di Melania e girò la chiave nella serratura. Era una
insinuò cautamente nella stanza di Melania e girò la chiave  nella  serratura. Era una stanzetta semplice e verginale;
di quest'ultimo erano sospese alla parete, con la pistola  nella  fondina. Fra la sciabola e la pistola era un dagherrotipo
era un dagherrotipo di Carlo, molto rigido e orgoglioso  nella  sua grigia uniforme, coi grandi occhi neri che sembravano
uniforme, coi grandi occhi neri che sembravano brillare  nella  cornice, e un timido sorriso sulle labbra. Rossella non
ripiegò attentamente la lettera senza terminarla e la ficcò  nella  busta, troppo annoiata per continuare la lettura. Inoltre
ne aveva scritte. Ella aveva letto tutte quelle che erano  nella  scatola di legno e in nessuna di esse era una frase che un
di Diletta, Mammy salí lentamente i gradini che mettevano  nella  cucina della casa di Melania. Era vestita di nero: dalle
questa volta Mammy non le asciugò. - Ma quando lei entrare  nella  camera dove lui stare tenendo miss Diletta, lei dire: «Dare
miss Rossella aver detto che bisogna mettere in salotto  nella  bara, io credere che mist' Rhett volerla battere. E dire
lui ripetere che miss Diletta avere paura del buio e che  nella  tomba essere terribilmente buio. E dopo poco miss Rossella
e si sentiva spezzare il cuore pensando di dover entrare  nella  camera splendente di luce ove giaceva la bimba a cui aveva
potrebbe lasciarlo portar via, lasciarlo solo nel vento,  nella  pioggia, nell'oscurità? - Oh, povero capitano Butler! Vado
sulla soglia, ma Mammy non riuscí a gettare un'occhiata  nella  stanza. Melly sembrava stanca e le sue ciglia erano bagnate

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