Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale

268013
Dorfles, Gillo 50 occorrenze
  • 1999
  • Feltrinelli
  • Milano
  • critica d'arte
  • UNIFI
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Nel caso di Arnaldo, dopo una fase essenzialmente intimista e simbolica, l’imponenza delle forme, la loro grandiosità spesso minacciosa e

critica d'arte

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In un altro italiano — Umberto Milani — prematuramente scomparso nel 1968, la ricerca del materiale (rilievi in cemento, concrezioni quasi vegetali

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, nella ormai famosa sequenza del suo autoseppellimento, del suo scomparire entro una buca scavata nel terreno, ha saputo creare con efficacia un

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inflitti alla tela come alcune di Fontana? o di fronte a poche parole stampate sopra un foglio come nel caso di alcune opere di Kosuth, di Barry, di

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interlocutorie sono più vicine alla tecnica maieutica dei koan buddisti, spesso del tutto assurde; o a quelle di Barry e di Weiner, spesso sconfinanti nel

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Tracciare un solco sopra un fiume ghiacciato; scavare una fossa nel terreno e poi riempirla con altra terra presa altrove, non porta ad un resultato

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particolare dell’abito), riesce a creare nel ritrattato una sensazione quasi indescrivibile di "eautoscopia” (la "visione del se stesso," presente in

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Ma, nel caso dell’iperrealismo, quello che ha colpito più acutamente il pubblico, non è tanto la resa veristica dovuta all’impiego di mezzi

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europei, da Gerry Schum (morto nel 1972) che raccolse, tra gli altri, i video-nastri di Baldessari (Folding Hat), Beuys (Filz-TV), Buren (45 x 10 sec

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Quel movimento, ormai (all'inizio del 1982) già massicciamente affermato ubiquitariamente e che nel nostro paese è posto soprattutto sotto l

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un neo-pop che, invece dell’intero oggetto di consumo, incorpora nel dipinto (cfr. i “ combine-paintings ” di Rauschenberg) soltanto il “debris

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Prima di chiudere questo capitolo nel quale ho cercato di fissare la situazione dell’arte visiva agli inizi degli anni ottanta, una questione forse

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Le recenti indagini semiotiche ci hanno insegnato come molto spesso un signifiant (nel senso usato da De Saussure) possa mutare di signifié anche nel

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Nel quindicesimo capitolo avevo considerato gli ultimi sviluppi dell’arte visiva fino all’inizio degli anni ottanta; trascorsi, ora, altri sedici

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Con l’avvento, allora, di queste recenti correnti assistiamo a un duplice fenomeno. 1) L’immissione dell’elemento gnoseologico, conoscitivo, nel

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Il fatto che, proprio in questa fine di secolo, si riaccendano alcuni profondi impulsi verso un recupero della corporeità nel settore delle arti

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, materie plastiche), come nel caso di Marco Lodola o di mescolanze pittorico-plastiche (in Ceccobelli e in Luigi Ontani) e in quello degli spagnoli Miquel

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3) Gli argomenti avanzati qui sono il risultato di un interesse nel potenziale "grammaticale” di un’opera d’arte e nel modo in cui l’elaborazione di

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costituita dalla mia azione quando colloco questa attività (l’investigazione) nel contesto artistico (e cioè, “art as idea as idea"). La qualità specifica

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loro collocazione all'interno del concetto del termine generico “arte,” e che il dipendere di un artista dal critico d’arte nel coltivare le implicazioni

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D. Non teme di incorrere nel pericolo di fare un tipo di arte che sia solo informazione?

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costituisce. La natura di questo artificio tende a una specie di obiettività paradossale perché introduce nel presente, nel momento in cui la percezione si

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Il poeta visivo non idolatra i contenuti, ma neanche li rifiuta; anzi è da essi stimolato continuamente. Tuttavia, nel momento operativo, varranno

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Nel primo la parte principale è data da lievi ma variatissimi rumori che si possono ottenere soffiando nei capelli di una donna. Nel secondo

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Penso che ci sia una specie di errore concettuale nel considerare il mio lavoro cibernetico come una sorta di performance più sofisticata rispetto

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Nel mio lavoro non impiego fotografie, perché sono bidimensionali e non voglio attenermi a un concetto visivo fisso e rigido. Faccio fare un calco

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aspetto della vita, cerco di conseguire una durezza nel realismo che parli della affascinante idiosincrasia del nostro tempo.

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Arte cinetica: arte del movimento, di solito basato su meccanismi inseriti nel corpo dell’opera; come nel caso delle opere del Gruppo T (Colombo

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Cobra: gruppo composto da pittori di Copenaghen (Co) Bruxelles (Br) e Amsterdam (A) riuniti nel 1949 in una mostra allo Stadelijk Museum di Amsterdam

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Astratto-concreto: espressione ambigua perché facilmente confusa con "concreto” (nel senso di: “astratto puro”), è stata usata da Lionello Venturi

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Cibernetic Serendipity: mostra organizzata nel 1968 all'ICA di Londra da Jasia Reichardt, e comprendente opere realizzate essenzialmente attraverso l

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americano, e in seguito fu adottato soprattutto da Pollock a partire dal 1946. Consiste nel lasciar sgocciolare i colori o le vernici direttamente sulla tela

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MAC (sigla del “Movimento per l’arte concreta”): fondato nel 1948 a Milano da Atanasio Soldati, Gillo Dorfles, Bruno Munari, Gianni Monnet, questo

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“materica” si vale oltre che dei normali colori, anche di materiali “insoliti” (come, nel caso di Burri, di sacchi, stracci, legni combusti, lamiere

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Movimento nucleare: gruppo milanese fondato nel 1952 con un manifesto firmato da Enrico Baj e Sergio Dangelo che si ispirava alla "nuova realtà dell

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Tachisme (da “tache" = macchia): termine introdotto nel 1954 da Pierre Guéguen (e ormai usato universalmente, anche italianizzato come "tachismo”) a

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La vera stagione pittorica dell’artista esplose soltanto nel periodo tra il '46 e il '51 (anno della sua morte), e fu in questo periodo che avvenne

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Nel frattempo, attorno al 1954, l’appellativo di tachiste, inventato pare da Guéguen, veniva adottato ampiamente, pubblicizzato da Charles Estienne

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gruppo Cobra, il quale, oltre ad essere l’autore d'un film sulla scrittura giapponese, introdusse nel suo espressionismo surrealistizzante alcune

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come questi artisti abbiano fatto parte di due importanti raggruppamenti: quello costituitosi nel 1948 a Barcellona di “Dau al Set" (a cui

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Harold Rosenberg in un articolo pubblicato nel 1952 (American Action Painters, "Art News", dic. 1952) appunto per sottolineare l’importanza dell’atto

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apparse in Italia nel dopoguerra.

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di un altro manifesto siglato nel 1947-48 dallo stesso Fontana, da Joppolo, Dova, Tullier, a cui si associarono in un secondo tempo diversi artisti di

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Un altro artista italiano che, invece, è giunto alla ideazione di un’opera dove la spazialità si trasforma in una dinamica "avventura nel tempo” è

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Tutti questi giovani (nel 1973) artisti, hanno notevoli punti di contatto con la "scuola" americana che fa capo ai nomi di Robert Mangold, Ellsworth

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Se la prima opera “concreta" si debba considerare l’acquarello dipinto nel 1910 da Kandinsky (50 x 65) intitolato in realtà première aquarelle

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Doesburg del 1930 e tentava di far rientrare nel concretismo alcune personalità che solo parzialmente avevano diritto di cittadinanza.

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rotoreliefs di Marcel Duchamp (esposti nel 1936, ma già precorsi dal suo "readymade” Roue — del 1917 — che dagli artisti "cinetisti" Victor Vasarely

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) che, in realtà, si può considerare come un outsider nel panorama dell’arte contemporanea. Accade spesso di sentir rammentare — accanto a Wols, a

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simmetrico, dall'euritmico, di trovare nell’inquieto, neU'informe, e nel deforme, ima nuova sollecitazione estetica. Tendenza, che, del resto, ritroviamo in

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