Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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«Corriere dei Piccoli» 3, Anno XV (21 Gennaio 1923)

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AA. VV. 1 occorrenze

Nel «teato» - oh quale effetto! - vede il caro figlioletto di «brigante» nel costume, delle sue candele al lume!

Il Mezzogiorno e la politica italiana

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Sturzo, Luigi 1 occorrenze
  • 1923
  • Opera omnia. Seconda serie (Saggi, discorsi, articoli), vol. iii. Il partito popolare italiano: Dall’idea al fatto (1919), Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922), 2a ed. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, pp. 309-353.
  • Politica
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della patria italiana, che riaffermi, nel futuro domani, i vecchi e i nuovi diritti nel Mediterraneo.

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I bollettini della guerra 1915-1918

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AA. VV. 1 occorrenze

Il numero degli uomini catturati nel combattimento nella notte sul 29 nel settore di Tolmino ammonta a 88, tra i quali 3 ufficiali.

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Lezioni di meccanica razionale. Volume primo

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Tullio Levi Civita - Ugo Amaldi 47 occorrenze

, positivamente nel senso in cui crescono le anomalie, negativamente nel verso opposto; e sia A il valore che le spetta in un generico istante t, nel

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nel quale, risultando orizzontale la velocità (e quindi la tangente alla traiettoria) il punto deve trovarsi precisamente nel vertice V della

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Secondo che ω è positivo o negativo, P ruota nel senso positivo (o delle anomalie crescenti) o nel senso opposto.

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Leonardo Eulero, n. a Basilea nel 1707, m. a Pietrogrado nel 1783, diresse successivamente le Accademie delle Scienze di Berlino e di Pietrogrado. Fu

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ossia, per la nota formula di Eulero Leonardo Eulero, n. a Basilea nel 1707, m. a Pietrogrado nel 1783, diresse successivamente le Accademie delle

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Guglielmo Francesco Marchese de l’Hospital (si scrive più frequentemente Hôpital) nacque a Parigi nel 1661 e vi morì nel 1704. Fu in gioventù

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Jaques Binet, n. a Rennes nel 1786, m. a Parigi nel 1856, insegnò Astronomia al Collége de France.

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Johann Kepler, nato in un villaggio del Würtemberg nel 1571, m. a Ratisbona nel 1630. Fu dapprima assistente e poi successore del danese Tycho Brahe

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e per la velocità v nel moto risultante

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Escludiamo, naturalmente, che sia τ = 0 (moto rotatorio) od ω = 0 (moto traslatorio) o infine che sia ω parallelo a τ, nel qual caso l'asserto è già

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Siméon Denis Poisson, n. a Pithiviers (Loiret) nel 1781, m. a Parigi nel 1840, insegnò Meccanica razionale alla Sorbona e fu tra i più strenui

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che si designano sotto il nome di formule del Poisson Siméon Denis Poisson, n. a Pithiviers (Loiret) nel 1781, m. a Parigi nel 1840, insegnò

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L’esistenza dell’asse di moto fu segnalata per la prima volta nel 1763 da Giulio Mozzi, n. a Firenze nel 1730, m. ivi nel 1813, letterato e in tarda

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Infatti l’angolo di precessione φ determina, sul piano ξη, la linea (orientata) dei nodi N; dopo di che nel piano perpendicolare alla N per Ω, resta

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Gustave Gaspar Cariolis, n. a Parigi nel 1792, m. ivi nel 1843. Il suo espressivo enunciato si trova inserito in una memoria del «Journal de l'Ecole

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Michele Chasles, n. a Épernon (Epure et Loir) nel 1793, m. ivi nel 1880, fu professore di Geometria superiore all’Università di Parigi, e coltivò

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Girolamo Cardano n. a Pavia nel 1501, m. a Roma nel 1576 insegnò Matematiche a Milano, e quindi Medicina a Pavia e a Roma.

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Un punto qualsiasi M solidale con k descrive nel primo rotolamento un arco di curva e, nel secondo, un arco di curva γ, che risultano coniugati

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Félix Savary, n. a Parigi nel 1797, m. a Estagel (Pirenei orientali) nel 1841, insegnò astronomia e geodesia alla École Polytechnique. La

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§ 7. - Teorema geometrico e formula del Savary Félix Savary, n. a Parigi nel 1797, m. a Estagel (Pirenei orientali) nel 1841, insegnò astronomia e

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Per il secondo e terzo aspetto, occorre ricordare l’osservazione del n. 22. Riferendoci al secondo, rileviamo che, nel moto di Φ' rispetto a c, il

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Pierre Varignon, nato a Caen nel 1664, morto a Parigi nel 1722. Il teorema citato nel testo è contenuto nell’opera postuma: Nouvelle mécanique ou

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A (Teorema del Varignon ) Pierre Varignon, nato a Caen nel 1664, morto a Parigi nel 1722. Il teorema citato nel testo è contenuto nell’opera postuma

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Ragionando come nel caso degli spostamenti possibili, salva la potesi che qui il tempo non varia, si trova per gli spostamenti virtuali, nel caso di

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12. Sinora abbiamo considerato il moto di un punto materiale libero su cui agisca un’unica forza F, come accade nel caso tipico dei gravi (nel vuoto

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nel cui integrale generale compaiono le ulteriori quattro costanti arbitrarie.

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Sempre nel caso di forze costanti, dalle identità evidenti

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James Clerk Maxwell, n. a Edimburgo nel 1831, m. nel 1879 a Cambridge, dove era professore di fisica dal 1871. Illustre fisico-matematico diede

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Nel primo caso si può effettivamente avere una reazione (appartenente, beninteso, alla falda esterna del cono d’attrito); nel secondo caso la σ non è

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Lagrange Giuseppe Luigi, n. a Torino nel 1736, m. a Parigi. nel 1813, si designa per antonomasia come l’Autore della Meccanica analitica. Egli diede

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il campo di integrazione S essendo l’arco L’integrale che sta a numeratore si valuta nel modo più semplice, adottando come variabile corrente d

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Paolo Guldino, n. nel cantone di San Gallo nel 1577, m. a Graz nel 1643. Fu Gesuita e visse a lungo a Roma; poi insegnò nelle Università di Vienna e

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Di qua [come del resto anche dalla (20')] si rileva che la correzione di prim’ordine U 1 è identicamente nulla se O cade nel baricentro, se cioè si

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1° per un cono, l’attrazione nel vertice vale

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Notiamo che, nel caso di un sistema S pesante, l’insieme dei pesi dei singoli punti di S vettorialmente equivalente al loro risultante (peso totale

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Nel caso accennato nel n. prec., in cui

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Sappiamo già (n. 66) che si tratta di un vettore diretto secondo la tangente alla linea (luogo del punto variabile) nel verso concorde a quello in

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Ove la (15) si riferisca ai due assi ξ, η, paralleli e di verso concorde ad x, y e aventi l’origine nel punto più basso della parabola, cioè nel suo

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12. Poiché il postulato caratteristico della Statica dei solidi rientra nel principio dei lavori virtuali, devono necessariamente rientrarvi anche le

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Jean Frédéric Frenet, n. a Pèrigneux (Dordogne) nel 1816, m. ivi nel 1900, fu professore all’Università di Lione. Le formule che da lui si intitolano

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80.Formule del Frenet. Jean Frédéric Frenet, n. a Pèrigneux (Dordogne) nel 1816, m. ivi nel 1900, fu professore all’Università di Lione. Le formule

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dove, nel caso del collegamento rigido, varrà soltanto il segno di eguaglianza. In una configurazione di equilibrio (a filo teso nel secondo caso, se

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a) La reazione R 1 del suolo, applicata nel punto di contatto A, non necessariamente verticale, ma comunque contenuta nel piano della ruota.

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Va in pari tempo fissata la circostanza che, avendo R 2 componente orizzontale nel senso del moto, la sua linea d’azione si trova necessariamente

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risulta che nel caso presente si tratta di un vettore perpendicolare ad N, ossia situato nel piano tangente in P al cilindro, e diretto

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dove si dovrà scegliere il segno + o - secondo che, nel tempuscolo dt considerato, il punto P si muove nel verso delle s crescenti o nel verso

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si ottiene il cammino totale compiuto dal punto, sulla sua traiettoria, nel prefissato intervallo di tempo, restando computato positivamente nel

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